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Baby squillo dei Parioli: la sentenza

Minorenni si prostituiscono a maturi professionisti dietro compensi

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  • Club: Arezzo
  • Autore: Gabriella Paci
  • Ultima modifica: Febbraio 2024

L'avvocato penalista Francesca Molino, ,ospite d'onore della conviviale del 24 novembre del club Arezzo ha relazionato sul famoso processo riguardante lo spaccio e la prostituzione minorile ai Parioli di Roma nel 2013. Il processo ha coinvolto adolescenti, le loro famiglie e circa 60 clienti della borghesia bene e si è concluso con una sentenza di condanna a vari anni di carcere ai danni di maturi professionisti e anche con un risarcimento particolare: 30 libri inerenti il valore e la dignità delle donne come insegnamento per la quindicenne coinvolta. Il denaro serviva alle giovanissime per acquistare oggetti di lusso e frequentare locali costosissimi. 

L'avvocato Molino ha chiarito il ruolo dei vari attori ,l'importanza delle prove raccolte anche attraverso intercettazioni telefoniche dopo la denuncia della madre di una delle ragazzine e la stessa sentenza.

L'argomento della conviviale ha coinvolto le socie presenti, specie dopo il recente femminicidio di Giulia Cecchettin, anche se nel caso trattato le giovanissime coinvolte praticavano la prostituzione senza coercizione e non ci sono stati femminicidi. Per rispetto della privacy delle minorenni e dell'imputato l'avvocato Molino ha usato nomi di fantasia che non alterano comunque la realtà dei fatti. L'avvocato ha precisato che in ogni caso non sempre quanto viene dichiarato dalle vittime corrisponde alla realtà e che è solo la verità processuale, che si basa su prove oggettive, a far scattare effetti giuridici. Rileva che quello che colpisce nel caso di prostituzione ,oltre l'età delle vittime, è la loro estrazione sociale, essendo ragazzine della Roma -bene dei Parioli: ciò significa che il degrado morale non riguarda nessuna fascia di appartenenza in modo specifico.

L'imputato Mario Rossi è stato accusato di aver fatto sesso con una minorenne, Laura Bianchi, dietro compenso di denaro, come ha comprovato anche l'intercettazione dell'intensa comunicazione messaggistica tra lui e la ragazzina, dal contenuto inequivocabile e dove si parla di tipologia di prestazione e prezzo anche se con un linguaggio criptato ma facilmente decodificabile. Nel cellulare delle giovanissime,c'erano numeri telefonici corredati con l'aggettivo cliente. In particolare, Mario Rossi consuma un rapporto il giorno del quindicesimo compleanno di Laura Bianchi.

L'amica di Laura, che chiameremo Chiara Verdi, testimonia di riconoscere l'uomo, avendolo visto ripetutamente nell'appartamento. Chiara, di poco più grande dell'amica, ha introdotta alla prostituzione che avviene dapprima in auto o in Hotel d'occasione, per poi trasferirsi, come un'attività più consolidata, in un appartamento dove le due lavorano sempre in coppia. Girano soldi, e molti, tanto che la madre di Chiara si preoccupa e denuncia alle forze dell'ordine i suoi sospetti che portano alla sconcertante scoperta.

Il padre di Laura Bianchi è una figura evanescente, che molto sporadicamente fa visita a lei e al fratellino portatore di handicap mentale e regala loro dei soldi, mentre la madre sa e gestisce il ricavato delle prestazioni al 50% come risulta dalle intercettazioni e addirittura minaccia la figlia di farle interrompere gli studi liceali qualora lei non riesca a gestire scuola-lavoro.

L'imputato sostiene di non aver compreso l'età della partner ma il giudice ritiene che la forma fisica sia stata tale da dover suscitare dubbi e che inoltre certi messaggi confermerebbero altro. Tuttavia, dato che non esiste cifra tale da risarcire un bene andato disperso e che Laura ha sempre avuto denaro come misura risarcitoria, l'imputato dovrà donare 30 libri educativi alla ragazzina, affinché si renda conto del valore della dignità e del pudore. La madre, che tuttavia Chiara difende, viene accusata di favoreggiamento alla prostituzione.

La socia Francesca Tarchiani, avvocato, legge alle presenti la sentenza che viene variamente giudicata dalle socie che ne discutono con i due avvocati.

Durante la medesima conviviale, con la cerimonia di rito è entrata una nuova socia amica: Maria Teresa Palloni, presentata dalle socie Benedetta e Rossella Angiolini.


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