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Il SI Agrigento piange l'amica Giusi Carreca

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  • Club: Agrigento
  • Autore: Antonella DIMINO
  • Ultima modifica: Febbraio 2021

Il Soroptimist Agrigento piange l'amica Giusi Carreca, socia fondatrice e Past Presidente del Club, la cui scomparsa prematura lascia un vuoto incolmabile e un grande dolore in tutte le socie.Giusi aveva messo, con grande trasporto e generosità, la sua brillante intelligenza e le sue molteplici qualità al servizio del club per il quale ha operato sempre per attuare una presa di coscienza del ruolo sociale della donna, per una rinnovata identità femminile sul piano storico, sociale, culturale ed educativo. Molte iniziative promosse dal club fin dalla sua fondazione sono state realizzate con il suo contributo spassionato e con la sua rara capacità creativa ed innovativa,sempre condividendo con tutte le socie, come lei scriveva, "un percorso comune per l'affermazione di pari opportunità e per la costruzione di una società a misura di donne e uomini".

 

 

 

 

https://youtu.be/EcFdRwhM7Q8

 

Carissimi Ninni, Chiaretta e Massimo, parenti e amici tutti,

Care amiche soroptimiste,

o meglio, care sorelline, come ci amava chiamare Giusi.

È con sgomento e immenso dolore che 10 giorni fa abbiamo appreso la tragica notizia della prematura scomparsa di Giusi, una delle più convinte socie fondatrici del nostro club, la terza Presidente del nostro sodalizio, ma prima di tutto un’amica leale ed insostituibile. La notizia ci ha lasciate tutte attonite e senza parole. Parole che ancora adesso faccio fatica a trovare, per ricordare una donna poliedrica, carismatica che ha lasciato un'impronta significativa non solo per la sua creatività, l’originalità del pensiero, il coraggio, ma soprattutto per le sue qualità umane, per il suo modo empatico e attento nei confronti di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla e frequentarla.

In tutti questi anni di sodalizio fatto di telefonate, complicità, incontri conviviali, assemblee, direttivi e gruppi di lavoro a casa sua, Giusi ci ha fatto scoprire che anche se siamo diverse per carattere, idee, abitudini, amicizie, la diversità è una grande ricchezza e non un ostacolo alla vera amicizia se si ha voglia di ascoltare le proposte, le opinioni e le idee, i consigli dell’altra persona.

E Giusi ti ascoltava. Un dono raro. Perché l’ascolto è un vero e proprio dono, non da tutti, è un’arte pura e profonda, che le consentiva di accoglierti sempre con l’animo libero, scevro di qualsivoglia pregiudizio e distrazione. L’innata empatia le consentiva di usare la sua mente lucida per comprendere ed apprezzare i sentimenti di un’altra persona e per poterle stare vicina.

Metteva generosamente a disposizione delle amiche e degli amici il suo pensiero veloce, visionario ma allo stesso tempo analitico e ponderato. E con la mente aperta e lo spirito accogliente, sin dalla fondazione del club nel 1997, Giusi è diventata  un’instancabile promotrice delle nostre azioni più incisive, iniziative che sono diventate pietre miliari del nostro percorso.

Mi piacerebbe citarne qualcuna. Nel 1999 nasce da un’idea di Giusi l’iniziativa dal titolo emblematico “Troppe farfalle hanno perso le ali”, per rompere il silenzio sull’abuso sui minori.

Per la sua presidenza dal 2001 al 2003 Giusi si era proposta un impegno, sono parole sue - “quello della leggerezza, non certamente intesa come superficialità, bensì capacità di rispondere ad appuntamenti importanti senza farsi prendere dalla seriosità”. E con leggerezza e con una parola d’ordine - pace e tolleranza- siamo partite con una tombola per i bimbi del centro storico, un territorio già allora multiculturale e multietnico. Giusi voleva che il club fosse anche vicino ai giovani e l’abbiamo fatto con gli studenti e le studentesse delle scuole superiori della città. “Oltre la punta del naso” è stato un viaggio sulla tolleranza e solidarietà attraverso un cineforum e un dibattito in collaborazione con” I Medici senza frontiera”. I ragazzi delle scuole superiori sono stati coinvolti anche in un concorso di scrittura, in onore di Maria Grazia Cutuli, una giovane giornalista siciliana, barbaramente uccisa in Afganistan mentre faceva il suo dovere di cronista. Importante è stata, inoltre, la collaborazione con il Polo Universitario e il Tribunale di Agrigento, nell’organizzazione dell’incontro-dibattito ”Donna-Mafia-Donna”, per ricordare le donne vittime della mafia ma anche per interrogarci sul ruolo delle donne all’interno della criminalità organizzata.

E anche se eravamo una nuova formazione nel panorama soroptimista, Giusi ci ha subito spronate a dimostrare che eravamo all’altezza dei Club più anziani, e così abbiamo accettato la sfida di presentare la nostra candidatura come sede del 98° Consiglio Nazionale delle Delegate con l’obiettivo di fare diventare la nostra città per qualche giorno centro di incontro e di riflessione su tematiche femminili. In quell’occasione abbiamo avuto modo di conoscere ogni realtà soroptimista, ma anche di farci conoscere e fare rete.

Queste le parole di Alessandra Xerri Salamone, Presidente nazionale durante il biennio di Giusi. “Nel 2002 il club di Agrigento fu sede del Consiglio nazionale delle delegate, l’Assemblea più importante dell’Associazione. Lo fu per idea e merito di Giusi, la cui portata per un club di neanche cinque anni di vita, non fu immediatamente percepita a nessun livello associativo. Solo la tenacia di Giusi - che si incontrò con la mia – fece portare a termine un’organizzazione non facile conclusasi con un grande successo.”  Come Alessandra, tutto il Soroptimist International d’Italia  si è stretto attorno ai familiari e al nostro club in questo momento di grave lutto.

Generosa, con o senza cariche, Giusi ha sempre coinvolto tutte le amiche del club dividendo con noi le sue idee ed il suo entusiasmo, convinta che la condivisione delle scelte ed un lavoro di squadra sono presupposti per fare vivere il senso e l’orgoglio di appartenenza, per sentirsi parte di ciò che si fa.  

Ed ecco che nel 2018, dopo 6 mesi di lavoro intenso svolto all’interno della casa circondariale ”Di Lorenzo” di Agrigento abbiamo messo in piedi uno spettacolo memorabile, “Le brutte anatroccole”, scritto da Giusi insieme ad Anna Maria Tedesco, che si è svolto l’8 marzo all’interno del carcere dove le protagoniste erano le detenute collaborate da alcune di noi.  La presentazione del nostro progetto al 120° Consiglio Nazionale delle Delegate di Rapallo ha strappato un applauso sentito e spontaneo di tutte le delegate durante i lavori.

Poi a Natale 2020, alla festa degli auguri dell’Unione italiana su piattaforma Zoom, ci siamo ancora una volta fatte tutte contagiare dal suo sorriso luminoso, misterioso che risplendeva dal video proiettato sullo schermo mentre recitava emozionando tutte noi.

E noi la vogliamo ricordare proprio cosi - raggiante e coinvolgente. E penso che possiamo fare nostre le parole della Presidente Nazionale Mariolina Coppola: “Ecco chi era Giusi per me: una donna indomita, generosa, critica, aperta, riservata nel suo dolore e nella sua malattia, insostituibile. Senza smancerie, ma con una vera gentilezza d’animo. E ora? Nessuno potrà sostituire Giusi, ma portare avanti la sua memoria sì. Io tenterò di farlo”.   E noi, le amiche del Club di Agrigento, ci saremo sempre per Giusi.

 

 

 

 

 

https://youtu.be/EcFdRwhM7Q8

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