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Donne per il cambiamento climatico e sociale

Il ruolo delle donne fotografe tra documentazione e attivismo

Donne
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Il 22 marzo alle ore 20 all'Hotel Alli Due Buoi Rossi, durante la nostra conviviale abbiamo ascoltato la relazione dal titolo 

"Donne per il cambiamento climatico è sociale"

Il ruolo, delle donne fotografe tra documentazione e attivismo. 

Relatrice Benedetta Donato, curatrice e critica di fotografia . 

La fotografia non è da meno delle altre arti, anzi. In più ha l'immediatezza.

E se prima era un aspetto artistico a stretto appannaggio degli uomini (come giornalisti, scrittori), ora non é più così. Alla fine degli anni '20 erano pochi, pochissimi i nomi di donne, professioniste, capaci come Cristina Mittermayer, che hanno saputo dare il la all'impegno di tante donne fotografe. Queste pioniere hanno trasferito - attraverso scatti geniali - il pretesto per conoscere la loro e le altre culture e più in generale per conoscere la vita nella sua complessità. Perché le donne sono il tutto: la vita e la morte, il forte e il dolce, la tranquillità e la passione. Tutto. Non solo morte, né solo poesia. (Graciela Inturbide). Attraverso la fotografia le immagini possono aiutarci a capire l'urgenza che tanti fotografi sentono di proteggere luoghi selvaggi, sconosciuti. Per una donna la fotografia è costruire una maggior consapevolezza della responsabilità di ciò che significa essere umani. Si tratta di capire che la storia di ogni essere vivente è un vissuto che può trasferirsi anche dentro di noi e farci divenire custodi di forme di vita simili. La fotografia non deve urlare il messaggio ma sussurrarlo, suggerirlo, per trasmettere alla sensibilità di ognuno una personale percezione.

Oggi il ruolo delle donne fotografe non ha solo l'impegno di documentare ciò che accade nel mondo ma diventa vero e proprio attivismo, come nel caso di Lynsey Addario che ha trasferito in immagini l'invasione russa in Ucraina: unica donna a fotografare la guerra.  

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