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" Bullismo e Cyberbullismo

" Bullismo e Cyberbullismo: strumenti di prevenzione e contrasto

 Bullismo e Cyberbullismo>
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<li><em>Progetto Nazionale:</em><br> <strong><a href='/it/progetti/progetti-nazionali/contrasto-bullismo-e-cyberbullismo-107/'>Contrasto Bullismo e Cyberbullismo</a></strong></li><li><em>Club:</em><a href='/club/ancona/'> Ancona</a></li>
<li><em>Autore:</em> Paola Castellucci</li><li><em>Ultima modifica:</em> Gennaio 2022</li>
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<div class='abstract'><p>Club di Ancona IL 26 gennaio, su piattaforma zoom,  ha organizzato  un incontro con la Dott.ssa Cinzia Grucci, Presidente del Corecom Marche, che ha relazionato sul tema

Fondamentali le differenze tra i due diversi aspetti del fenomeno.

 Per Cyberbullismo si intende qualunque forma di pressione, aggressione, ricatto molestia, ingiuria, diffamazione, furto dì identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazioni e trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata in via telematica.

Molto spesso si sostanzia anche nella diffusione di contenuti online rivolti a componenti della famiglia del minore. Lo scopo intenzionale dell'autore- che è figura predatoria- è quello di isolare il minore o un gruppo di minori, compiendo un grave abuso ,un attacco dannoso o la messa in ridicolo della vittima. (Legge 29.5.2017 n.71 "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo" pubblicata in G.U. il 3.6.2017)

Il Soroptimist International Club Ancona ha organizzato, online, un incontro con la Dott.ssa Cinzia Grucci, Presidente del Corecom Marche, che ha relazionato sul tema " Bullismo e Cyberbullismo: strumenti di prevenzione e contrasto del fenomeno".

In prolusione, la Relatrice ha brevemente illustrato i tratti salienti e le funzioni dell'Organo che presiede e che si compone di tre soggetti: Presidente, Vice Presidente e terzo Membro.

Svolge sia funzioni tipicamente proprie che delegate da AGCOM (Autorità Garante per le Comunicazioni), che si avvale dei Comitati regionali.

Il Corecom svolge attività di "media education" vigilando sulla efficacia ed idoneità per i minori delle comunicazioni dai Media in generale, quindi i media tradizionali ed oggi anche sulla rete internet.

Quindi ha affrontato, in linea generale, il tema del bullismo e cyberbullismo che vede vittima il minore.

Fondamentali le differenze tra i due diversi aspetti del fenomeno.

 Per Cyberbullismo si intende qualunque forma di pressione, aggressione, ricatto molestia, ingiuria, diffamazione, furto dì identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazioni e trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata in via telematica.

Molto spesso si sostanzia anche nella diffusione di contenuti online rivolti a componenti della famiglia del minore. Lo scopo intenzionale dell'autore- che è figura predatoria- è quello di isolare il minore o un gruppo di minori, compiendo un grave abuso ,un attacco dannoso o la messa in ridicolo della vittima. (Legge 29.5.2017 n.71 "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo" pubblicata in G.U. il 3.6.2017)

La legge definisce il fenomeno del cyberbullismo, un concetto vasto e articolato, una specie di grande contenitore in cui ritroviamo vari comportamenti scorretti, alcuni dei quali costituiscono vere fattispecie di reato perseguibili penalmente.( Ad es.: pubblicazione spettacoli osceni ,Pornografia minorile, Diffamazione, Atti persecutori, sostituzione di persona)

Nel Cyberbullismo, il c.d."online disinibition effect" induce a comportamenti ed espressioni molto forti e a derive di aggressività che non sono usati in comportamenti off line.

I cattivi usi di internet da parte dei minori sono costituiti da:

• Sostituzione di persona su social- network attraverso creazione di profili a nome di altri, accesso a caselle di posta elettronica con sottrazione di user name e password ( ad es, per fare scherzi, rivolgere insulti, diffondere informazioni private anche non veritiere, carpire informazioni);

• Pubblicazione non autorizzata di informazioni personali in luoghi virtuali equivoci;

• Pubblicazioni in rete di video girati con cellulari che riguardano, ad esempio, momenti intimi tra minorenni, atti di vandalismo, prepotenze e soprusi attuati ai danni di compagni;

• Pubblicazione di immagini di carattere equivoco, autoprodotte da minori, che esprimono disponibilità sessuale su siti dedicati (fenomeno "jail-bait" con riferimenti telefonici, indirizzi email etc.)

Anche il Vamping, ovvero la tendenza dei ragazzi a navigare su Internet durante la notte, già praticato dagli adolescenti, è ormai diffuso tra giovanissimi di età compresa tra gli 11 ed i 13 anni. In molti casi il minore resta connesso per diverse ore utilizzando spesso profili social finti che nessuno conosce e quindi sfugge al controllo dei genitori e diviene facile preda degli adescatori .

L'utilizzo di Internet da parte dei giovanissimi è prevalentemente focalizzato sulle Chat di WhatsApp, Telegram, kik e su social network come tik tok, e giochi on line quali Clash Royale , Fortnite ,Pokemon-go e alcuni di questi rappresentano anche un forte rischio per l'incolumità fisica del minore.

La legge della Regione Marche n. 32 del 6.8.2018 attribuisce al Corecom compiti di vigilanza e tutela nei confronti dei minori in rete e sui social non solo come attività delegata dall'A.G.Com ma anche tra i compiti propri del Comitato Marche.

A tale proposito proprio alla fine dello scorso anno sono pervenuti i risultati del progetto "Liberi in rete" che ha visto gli studenti di tre delle Università marchigiane autori di studi ed elaborati volti ad individuare la presenza , la gravità e le caratteristiche dei più frequenti atti di bullismo in rete aventi come protagonisti giovani ed adolescenti marchigiani. Per ulteriori approfondimenti, si invita a visitare il sito www.corecommarche.it.

Per riassumere, gli studi e le ricerche portati avanti dagli Atenei marchigiani hanno evidenziato come:

Il Cyber-bullo abbia competenza informatica superiore alla media, mentre la cyber Vittima ha spesso competenza informatica limitata ma spiccato interesse per le relazioni tecnomediate e non è in grado di difendersi. Inoltre è esposto agli attacchi e alla derisione di un pubblico molto vasto, cha va dagli altri compagni di scuola, ad Utenti occasionali della rete fino agli utenti di tutto il mondo.

Difficile la prevenzione di questo fenomeno che richiederebbe un'attenzione costante da parte degli adulti ( genitori,insegnanti) che normalmente non frequentano i luoghi virtuali dei giovani, non conoscono approfonditamente il Web e quindi non riescono a sorvegliare compiutamente il comportamento on line dei giovani sottovalutandone le potenzialità e i rischi.

A causa della pandemia è aumentato sensibilmente il numero di casi di questo fenomeno, come peraltro riportato dagli organi di stampa.

Il fenomeno di Bullismo si connota attraverso alcuni indicatori fondamentali:

• Intenzionalità del comportamento: il bullo mette in atto volontariamente comportamenti fisici o verbali allo scopo di offendere l'altro e di danneggiarlo;

• Persistenza del comportamento nel tempo;

• Asimmetria della relazione: fondata sulla disuguaglianza di forza/potere fisico e o sociale tra il bullo autore e la vittima che spesso non è in grado di difendersi.

Gli atti di bullismo perseguibili penalmente sono sostanzialmente rappresentati da Ingiuria( Art.594c.p.)- diffamazione ( Art.595 c.p.) Atti persecutori (Art.612-bis c.p.) Percosse(art.581 c.p.) Molestie Art.660 c.p.

Gli attori dell'atto di bullismo sono normalmente:

• Il BULLO: è attore e cioè colui che prende l'iniziativa nel fare prepotenze ai compagni

• Il Gruppo costituito dall' aiutante che è bullo gregario , agisce prepotentemente ma in modo subalterno al bullo e dal Sostenitore cioè colui che agisce in modo da rinforzare il comportamento del bullo( incita, ride o sta a guardare compiaciuto);

• Il Difensore: colui che prende le difese della vittima consolandola e/o cercando di fermare la prepotenza;

• L'Esterno: colui che resta inerte e al di fuori della prepotenza.

• La VITTIMA: colui che subisce la prepotenza

Nel fenomeno di Bullismo ha un ruolo importantissimo il Gruppo dal momento che:

• Il bullismo è un fenomeno in cui ciascun partecipante riceve un rinforzo, nel proprio comportamento, dal comportamento degli altri;

• Il bullo ha bisogno di un pubblico che assista, sostenga, riconosca ed ammiri le sue prepotenze;

• Il bullo vuole essere visibile e vuole l'attenzione degli altri: la presenza di un pubblico che assiste contribuisce ad alimentare la sua motivazione a perseguitare la vittima;

• E' stato rilevato che l'85% degli episodi di bullismo avviene in presenza di coetanei.

Gli Adulti dovrebbero, per la prevenzione e contrasto, assistere e valutare le varie situazioni, potrebbero intervenire per fermare le prepotenze, dovrebbero avere ben chiaro cosa considerare grave e come punirlo.

Siamo in presenza di un problema gravissimo e di una questione culturale su cui si dovrebbe incidere profondamente già nei primissimi anni di vita del bambino, data la precocità con cui i giovani si avvicinano alla rete.

Da ultimo sono da considerare le conseguenze negative prodotte dagli atti di bullismo sulle vittime cha vanno da depressione, a perdita di fiducia e autostima, sensazione di impotenza, disturbi del sonno ed ansia, difficoltà di concentrazione, idee di suicidio ed autolesionismo.

La serata è stata molto interessante e la Relatrice ha intrattenuta la platea con grande competenza ed un brillante eloquio che ha ispirato riflessioni profonde ed uno stimolante dibattito.


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