Un progetto importante che ci ha portato ad analizzare più di 300 cartelle di donne ricoverate nell' ex ospedale psichiatrico di Maggiano dal 1943 al 1952.
La mostra nasce dalla somma di sinergie tra donne portando a compimento un progetto storico, dando luce a chi luce non ha mai avuto, storie di donne che si imprimono in 12 pannelli interattivi.
Abbiamo coinvolto due licei che si sono occupati dei podcast ( liceo Chiti ) e di disegnare il volto delle donne sulla base delle loro storie (liceo artistico Palma)
Un progetto quindi oltre che espositivo didattico .
Abbiamo analizzato scientificamente le cartelle cliniche e ci siamo soffermate a riflettere su temi purtoppo ancora attuali quali la privazione dei diritti, la privazione della libertà.
"Il manicomio è pieno di fuori, ma non si riesce a vederli ."
E' stato un viaggio nella follia, siamo entrate nelle vite di donne sconosciute e le abbiamo liberate entrando con emozione direttamente nella struttura manicomiale .
Abbiamo analizzato la condizione della donna nel manicomio, la privazione dei diritti e della libertà in un periodo oltremodo difficile che accentuava maggiormente tali privazioni, la seconda guerra mondiale . Molte morivano di fame all'interno del manicomio . Molte erano lì perché qualcuno aveva deciso che dovevano essere allontanate perché scomode, molte erano lì perché orfane e tante troppe perché avevano subito una violenza ed erano la "vergogna" .
"I matti sono ombre che hanno radici che non affondano nella nostra realtà , ma ci somigliano "