Ad Arezzo, il 16 dicembre, nel cuore della città vecchia si è svolta nel ristorante “Le chiavi d'oro, la cena conviviale del Club Arezzo per il consueto scambio degli auguri. Ospite della serata, un noto concittadino, Beppe Angiolini ,imprenditore,presidente onorario della Camera di commercio , buyer di fama nazionale e proprietario del negozio di alta moda Sugar.
La socia Barbara Fabbroni lo ha intervistato in merito al suo percorso lavorativo e alla relazione tra moda-bellezza e donna-moda, ricordando la sua attività di mecenate per l'arte e per lo sviluppo della città
Come di consueto,all'approssimarsi delle feste natalizie il Club Arezzo organizza una cena conviviale che diventa occasione d'incontro per scambiarsi gli auguri e alla quale possono partecipare anche ospiti delle iscritte. Quest'anno il 16 dicembre l'incontro è avvenuto nel ristorante “Le chiavi d'oro†ubicato in piazza san Francesco nel centro antico della città.
Barbara Fabbroni ha avuto il compito di intervistare l'ospite d'onore della serata Beppe Angiolini,volto noto non solo agli aretini ma anche a tutti coloro che seguono e si occupano di moda e che è apparso in varie occasioni in programmi televisivi dedicati.
Alla domanda di come sia nata e si sia sviluppata la sua attività il nostro ha detto di essere partito con un piccolo negozio d'abbigliamento negli anni 60,dopo aver richiesto un forte prestito in banca,dato che la famiglia di coltivatori agricoli non poteva finanziarlo. Purtroppo l'attività faticava a decollare finchè la madre non decise di collaborare di persona alle vendite che cominciarono ad essere sempre più consistenti negli anni a venire.
Beppe, che ha viaggiato molto e conosciuto personaggi di rilievo, tra cui re Carlo d'Inghilterra, ha comunque una forte radicalità nel territorio che ama e che vorrebbe veder sempre più valorizzato. E' infatti anche grazie alla moda che lui ha saputo gestire in modo innovativo e tradizionale al tempo stesso che Arezzo gode di fama nazionale e oltre.
Da non dimenticare inoltre il restauro di uno dei più bei palazzi del 600 della città: palazzo Lombardi, ora sede del negozio Sugar, che ha mantenuto la sua originale struttura e sotto il quale sono stati rinvenuti mosaici di epoca romana, ora lasciati a vista per i visitatori. Se l'arte è bellezza lo è anche la moda autentica che diventa armonia e mezzo per valorizzare ogni donna.
Beppe ,sempre rispondendo alla sua intervistatrice, rassicura le presenti affermando che non è il costo di un capo o la firma a rendere elegante e a valorizzare la donna ma, poiché ora la moda è in continua evoluzione e non ha canoni precisi, basta saper scegliere quegli abiti che donano e nei quali possiamo trovare la nostra identità e, soprattutto la nostra unicità..
In un'epoca di facile omologazione, la moda va costruita ad personam e, dunque, chi acquista va seguito e basta ,interpretando il suo stile e la sua personalità.
Si rammarica del fatto che purtroppo il made in Italy non ha un ricambio generazionale forte e rischia di perdersi mentre finora è stato leader nel mondo.
In sintesi ,la moda deve essere libertà e deve portare questo messaggio di consapevolezza del sé anche in quei paesi ,come l'Iran, dove le donne non possono scegliere come vestirsi e come valorizzarsi.
Conclude affermando che le donne oggi sono molto consapevoli di se stesse e hanno una maggiore capacità di scelta e di decisione e per questo gli uomini le temono e spesso non trovano più una loro collocazione sociale o di ruolo.
Rossella Angiolini interviene sostenendo che è impossibile pensare che la moda non esisterà più perché c'è sempre stata e ci sarà sempre ad influenzare lo stile di vita e viceversa.
La serata si è rivelata occasione di riflessione sul valore della volontà per raggiungere gli obiettivi prefissati e sul fatto che anche nella moda c'è ora un ampio margine lasciato alla libertà e all'individualità che ogni donna deve avere .