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Debora Caprioglio a teatro

NON FUI GENTILE, FUI GENTILESCHI

Obiettivi:

Locandina

DEBORA CAPRIOGLIO in "NON FUI GENTILE, FUI GENTILESCHI. La vita di Artemisia Gentileschi narrata da sé medesima", Monologo originale di R. D'Alessandro e F. Valdi, Regia di R. D'Alessandro, Scene e Costumi Roda

Il Club ha dato il patrocinio allo spettacolo teatrale organizzato dal Comune di Belluno – Assessorato Pari Opportunità, per la rassegna “Non solo 25 novembre” presenta:

DEBORA CAPRIOGLIO in "NON FUI GENTILE, FUI GENTILESCHI. La vita di Artemisia Gentileschi narrata da sé medesima"

Dopo il grande successo di critica e di pubblico, le standing ovation tributate alla straordinaria interprete di CALLAS D'INCANTO, Debora Caprioglio vestirà i panni di Artemisia Gentileschi in un nuovo emozionante, intenso assolo.

Siamo nello studio di pittura di Artemisia, e lei è intenta a fare quello che di più ha amato fare nella vita, dipingere. Ci parla e ci racconta di sé, della sua vita a partire dall'infanzia. La perdita della madre, la vita di una bambina in una Roma del seicento. Artemisia capisce da subito quanto è difficile vivere in un mondo di uomini. Eppure in un mondo di uomini il padre, Orazio Gentileschi, la avvia subito ad un mestiere in cui le donne non erano nemmeno contemplate, la pittura. Lei si distingue rispetto ai fratelli ed ha una passione che la tiene ore ed ore a disegnare un viso fino a quando non ne coglie la somiglianza. Grazie al padre conosce i più grandi pittori, addirittura Caravaggio. Ed il padre la affida ad un suo amico perché impari e migliori nell'arte della pittura, Agostino Tassi. Ma il Tassi un giorno abusa di lei. Questo trauma e il processo che ne è derivato, voluto dal padre, segnano tanto profondamente la vita artistica di Artemisia. Tutto quello che ne consegue e tutto quello che lei ha compiuto per affrancarsi e affermarsi in un mondo dominato ferocemente da uomini, la rendono una figura di riferimento per la lotta dei diritti delle donne. La pittura di Artemisia è potentemente drammatica, lo stile è quello caravaggesco, con forti chiaroscuri, con il raggio di luce rivelatore, che nel caso della Gentileschi non rappresenta la grazia di Dio, ma la giustizia divina, che si abbatte su Oloferne per mano di Giuditta o che condanna i vecchioni pronti ad importunare la povera Susanna. Lei con passione ci racconta tutto, ci mostra le sue tele, ce ne spiega la ragione, le circostanze da cui sono nate. Ci racconta i suoi trionfi, le sue sconfitte e sempre e sempre la lotta contro un sistema che la vorrebbe a casa ai fornelli, ad accudire la figlia. Ma lei è la Pittura, come ci dice nell'allegoria che fa di un suo autoritratto, non può fare altro che dipingere. Ci racconterà tutto, scenderà nell'abisso della violenza subita, salirà nel paradiso dell'Arte. E noi assistiamo alla meraviglia di una grandissima pittrice che risplende della sua vittoria su un mondo governato da uomini.

BIGLIETTI: Platea € 12 - Galleria € 12

PREVENDITA: Belluno: Scoppio Spettacoli | 0437 948874

Cortina d'Ampezzo: La Cooperativa | 0436 861245

Conegliano: Jungle Records | 0438

Sacile: Cartoleria Abacus | 0434 781221

Sacile: Discorso | 0434 781324

Borgo Valsugana: Tabaccheria Alessandro Martinelli | 0461 751253


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INFO EVENTO: Scoppio Spettacoli | 0437 948874

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