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Conviviale con relatore prof. Villa

Lorenzo Lotto MDXXI. Cinquecento anni per due capolavori.

Conviviale
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  • Club: Bergamo
  • Autore: Ivana Suardi
  • Ultima modifica: Novembre 2021

Martedì 9 novembre alle ore 20 presso Palazzo del Monte si è svolta la conviviale di Club presente il prof. Giovanni Federico Carlo Villa che ha intrattenuto i presenti sul tema "Lotto MDXXI. Cinquecento anni per due capolavori".

Giovanni Carlo Federico Villa è professore associato di Storia dell'Arte Moderna e di Museologia e storia della critica d'arte e fa parte del Collegio didattico di Dottorato in Studi Umanistici Transculturali dell'Università degli Studi di Bergamo. È inoltre docente di Museologia e Museografia presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell'Università degli Studi di Udine. Dal 2019 è componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Introdotto dalla Presidente, il relatore si è soffermato su alchimia e mistica, simboli, segreti ed enigmi che si nascondono tra gli splendidi volti pieni di luce di Lorenzo Lotto, uno dei grandi del Rinascimento che a Bergamo, oltre a dipingere splendide pale d'altare, racchiuderà misteri nelle tarsie di Santa Maria Maggiore. una delle opere più affascinanti del Cinquecento italiano.


Dallo scambio con Venezia ebbero origine alcune significative vicende come il lungo rapporto tra Lorenzo Lotto e Bergamo, che vi soggiornò per dieci anni - dal 1513 al 1523,

A questa sua presenza sono legati i capolavori di cui la città è ricca, come la Pala Martinengo, che si trova nella chiesa dei santi Bartolomeo e Stefano che è la più grande mai dipinta dal Lotto. Al 1521 risale la pala di san Bernardino custodita nella chiesa omonima di via Pignolo. Altro capolavoro di Lorenzo Lotto a Bergamo è la pala di santo Spirito, realizzata contemporaneamente a quella di san Bernardino, custodita nella chiesa omonima poco distante. Negli stessi anni l'artista realizzò il Compianto sul Cristo morto custodito nella sagrestia della chiesa di sant'Alessandro in Colonna.

Mentre in provincia spiccano il polittico di Ponteranica e la pala di Celana, oltre allo straordinario ciclo di affreschi della Storia di Santa Barbara, a Trescore Balneario.

Il racconto del prof. Villa accompagnato da slides sui particolari delle opere ha molto coinvolto le Socie e gli ospiti intervenuti.


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