Nell'ambito del progetto nazionale "La città che vorrei. Reinventare una città a misura di donna", il Club lancia un nuovo momento di incontro e riflessione per cercare soluzioni a favore di una città smart, a misura di donna.
Alla presenza della Presidente Nazionale Giovanna Guercio e di un folto gruppo di amministratori e di docenti universitari, oltre che di socie provenienti da tutta Italia, organizzato dal Soroptimist Busto Arsizio presieduto da Marina Re, si è tenuto all'università Liuc di Castellanza il convegno " La città che vorrei".
I TEMI SVILUPPATI
In che modo? per esempio, usando la tecnologia e la transizione digitale per costruire una forma di partecipazione ai tavoli decisionali, aperta in modo egualitario anche alle donne.
In quale modo i Comuni, attori economici e sociali, riescono a collaborare con istituzioni e Università per sostenere una città attrattiva, con più opportunità per tutti, green, inclusiva e sicura.
Queste, in estrema sintesi, sono state le richieste emerse dal sondaggio che ha coinvolto 162 Club di Soroptimist attivi sul territorio, tradotte nel Manifesto presentato nel corso dell'evento. Richieste che rientrano negli obiettivi di Agenda 2030.
La professoressa Anna Gervasoni, Direttrice scientifca di ExSUF (il Centro di Eccellenza sulla finanza sostenibile per le infrastrutture e le smart cities di LIUC – Università Cattaneo e UNECE, United Nations Economic Commission for Europe) è intervenuta sulla possibilità di contribuire a realizzare smart cities sostenibili tramite partnership tra attori pubblici e privati attraendo capitali finanziari privati.
L'architetto Giulio De Carli, managing partner One Works, ha illustrato il progetto dedicato alla ricostruzione della città di Mykolaiv (Ucraina) che One Works, insieme con ExSUF ha deciso di supportare.
Evento sponsorizzato da: NMB Italia Srl