Soroptimist
search

Il culto di Iside nella Karales romana

Incontro con Donatella Mureddu

Il
chevron_left
chevron_right
  • Autore: Carla Sanjust
  • Ultima modifica: Giugno 2021

Il 16 giugno, il club ha organizzato una conversazione, con conviviale finalmente in presenza, con Donatella Mureddu che ci ha parlato del "Culto di Iside nella Karales romana". Inoltre il convivio è stata un’occasione per accogliere due giovani nuove socie, Manuela Anzani magistrato e Roberta Porceddu medico.

L’Egittomania è un fenomeno che si verifica, ciclicamente,  fin dall’antichità. L’arte, l’architettura, la religione, esercitano un irresistibile fascino sulle popolazioni che vi entrano in contatto determinando la diffusione di stili, di oggetti, e, soprattutto l’assorbimento dei culti egiziani. Tra questi, particolarmente praticato fu il culto alla dea Iside, sposa di Osiride, figura di spicco nel Pantheon egiziano, connessa alla salvezza ed alla rigenerazione.

Dopo un periodo di rifiuto anche Roma accolse con entusiasmo questo culto misterico, praticato in tutto l’Impero.

Diverse testimonianze archeologiche segnalano la presenza del culto ad Iside in Sardegna. Numerose sono quelle rinvenute a Cagliari. Perciò si ipotizza l’esistenza di un Iseo nella Karales romana. Ma dove era?

Donatella Mureddu, cagliaritana, archeologa, ha lavorato nella Soprintendenza Archeologica di Cagliari svolgendo attività di ricerca e di tutela. Ha diretto diverse campagne di scavo, specialmente a Cagliari, dove era responsabile dell’archeologia urbana, curando le indagini preventive connesse alle attività di trasformazione urbana. Ricordiamo gli scavi a Bonaria, alla Scala di Ferro, in Vico III Lanusei, che hanno permesso di conservare piccoli lembi della Kalares romana. L’indagine più importante è stata quella effettuata presso la chiesa di Sant’ Eulalia: durata quasi un ventennio, tra il 1990 ed il 2008, ha permesso di aprire al pubblico una vasta area archeologica sotterranea, comprendente presenze monumentali di diverse epoche, dall’età repubblicana fino all’alto medioevo.

Dal 2012 al 2017 ha diretto il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, curando, in particolare, gli aspetti dell’accessibilità.

Ha curato diverse pubblicazioni tra monografie e articoli sulle ricerche svolte.

X