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Mercoledì 18 maggio, conviviale interclub con l'Inner Wheel, il  Rotary Club e il Rotaract Club di Conegliano. 

Il prof. Paolo Cescon, docente in quiescenza di chimica analitica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha parlato degli studi effettuati sul cambiamento climatico nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, finanziato dal Ministero dell'Università e Ricerca e attuato dall'ENEA e dal CNR.

Mercoledì 18 giugno interessante conviviale: "Il cambiamento climatico", con relatore il prof. Paolo Cescon professore ordinario di Chimica Analitica e Preside della Facoltà di Scienze dell'Università Cà Foscari di Venezia in quiescenza. Direttore dell'Istituto Dinamica dei Processi Ambientali del CNR e membro di numerosi comitati scientifici (Istituto Superiore di Sanità, Ministero dell'Ambiente, Ministero dell'Università e Ricerca Scientifica e dell'Ufficio di Piano della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la salvaguardia di Venezia).

Dalla fine degli anni 80 ha operato nel Programma Nazionale di Ricerca in Antartide ed ha svolto per tre mandati il ruolo di membro della commissione scientifica nazionale per l'Antartide.

All'incontro, oltre le nostre socie ed amici, erano presenti Paola Moroni Stengher presidente dell'Inner Wheel, Francesco Chiesura presidente del Rotary Club Conegliano e alcuni soci del Rotaract Conegliano.

Il professor Cescon ha parlato degli studi effettuati nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, finanziato dal Ministero dell'Università e Ricerca e attuato dall'ENEA e dal CNR.

I dati scientifici evidenziano come il clima, in questo momento, stia cambiando velocemente, causa il forte calore trattenuto dalla Terra dovuto, non soltanto all'attività del Sole, ma soprattutto all'aumento della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera, mai stata così alta negli ultimi 800mila anni.

Questo fenomeno porta a gravissime conseguenze sul clima e sulla qualità della vita di tutti gli esseri viventi, tra queste c'è da annoverare lo scioglimento dei ghiacciai che vanno ad innalzare drammaticamente il livello del mare.

La crisi climatica è ormai un dato di fatto e per questo motivo, rendendoci conto che gran parte del problema deriva dai nostri comportamenti scorretti, si dovranno ridurre le emissioni nocive, per contenere l'aumento delle temperature per lo meno di 1.5/2 °C rispetto all'epoca preindustriale, come previsto dagli accordi presi in occasione della Conferenza di Parigi sul clima del 2015 (Cop21)


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