Partecipazione del Club alla fiaccolata organizzata dall'amministrazione comunale di Fano domenica 20 Novembre alle 17.30 per dare l'ultimo saluto ad Anastasiia Alashrj e sostenere la sua famiglia e condannare ogni forma di violenza.
La 23enne profuga ucraina aveva saputo integrarsi bene e presto nella vita di Fano, dove era arrivata nel marzo corso, in fuga dalla guerra insieme con il marito 42enneAMRALLAH Mustafa Alashrj (ora accusato di omicidio) e il figlioletto. Aveva trovato lavoro presso una trattoria del centro storico e nel tempo libero dava lezioni di pianoforte. Un lungo percorso silenzioso, alla sua testa il sindaco Massimo Seri con la fascia tricolore e il Vescovo Armando Trasarti e una nutrita presenza di politici e amministratori pubblici, oltre ad un lungo striscione sorretto da uomini con la scritta "Gli uomini di Fano dicono: NO ", ha attraversato uno spicchio di centro storico fino alla piazza principale. Dopo le parole del Sindaco e del vescovo contro questa società ancora maschilista, ha parlato il cantautore fanese Luca Vagnini, invitando i presenti a imprimere il palmo di una mano, dopo averla intinta nella tempera bianca, sullo striscione la scritta "Gli uomini di Fano dicono: NO". Una iniziativa spontanea attuata da un gruppo di fanesi. Lo striscione è stato esposto da un balcone che si affaccia sulla piazza. I partecipanti si sono raccolti in una preghiera in ucraino. Alla fine della cerimonia è stato liberato un palloncino bianco in memoria della ragazza con il sottofondo di alcuni brani che la giovane amava suonare al pianoforte. A manifestazione conclusa le donne della comunità ucraina hanno raccolto tutte le candele usate per la fiaccolata. Saranno fuse e la cera sarà spedita in Ucraina per farne nuove candele: illumineranno e riscalderanno le abitazioni dove mancano energia elettrica e gas. Il club ha raccolto fra le socie la somma di 361 euro da devolvere per le necessità della famiglia.