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Le donne contano

un percorso di educazione finanziaria pensato per le donne

Il club di Ferrara ha aderito al Progetto Nazionale “Educazione finanziaria” e alle “Indicazioni del Protocollo
di intesa” che il Soroptimist International d’Italia ha firmato con il Comitato Governativo per la
programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria.
La socia Wanda Formigoni si è dichiarata disponibile ed è stata incaricata dalla Presidente a seguire tre
eventi on line organizzati dalla Banca d’Italia dell’Emilia-Romagna sul tema “Le donne contano: un percorso
di educazione finanziaria pensato per le donne”.
La finalità del Progetto è quella di aiutare donne in condizioni di insicurezza o fragilità in campo di
economia.
Wanda ha redatto una Relazione riguardo i tre incontri informativi, che si inserisce nei Documenti del club.
L’analisi di quanto riportato da Wanda è la base su cui la Presidente ha promosso uno scambio di idee e
proposte da parte delle socie per individuare innanzitutto il target di donne cui riferirsi e
conseguentemente il tema da sviluppare. Inoltre si dovrà studiare il modo migliore per l’organizzazione
dello svolgimento nell’osservanza di tutte le prescrizioni anticovid. 

Il Soroptimist club di Ferrara, aderendo al Progetto “Educazione Finanziaria”
del Soroptimist Nazionale e alle Indicazioni del Protocollo d’Intesa che il
Soroptimist International d’Italia ha firmato, nell’ottobre del 2019, con il
Comitato Governativo “per la programmazione e il coordinamento delle attività
di educazione finanziaria”, ha preso parte ai tre eventi on line, curati da esperti di
Banca d’Italia-Emilia Romagna, sul tema “Le donne contano: un percorso di
educazione finanziaria pensato per le donne”.
L’iniziativa si inserisce nel progetto, promosso a livello nazionale dal Soroptimist
Club International, di favorire l'avanzamento della condizione femminile, creando
opportunità per la vita professionale delle donne, l'uguaglianza di genere e la
parità dei diritti nella consapevolezza che “tra le donne le competenze finanziarie
sono meno diffuse e ciò rappresenta un ostacolo alla promozione del potenziale
femminile e dell’avanzamento della condizione femminile” (Protocollo d’Intesa,
2019).
I tre webinar di formazione, dal titolo “Le donne contano: un percorso di
educazione finanziaria pensato per le donne- Emilia Romagna”, si sono svolti
nelle giornate di mercoledì 25 novembre, mercoledì 2 dicembre e giovedì 10
dicembre 2020 e sono stati strutturati per “formatrici Soroptimist- Emilia
Romagna” a cui sia stato affidato il compito di raggiungere sul territorio donne in
condizioni di insicurezza o fragilità nel campo dell'economia.
Nel corso degli incontri, tenuti in videoconferenza dal dott. A. Pacifici,
funzionario Banca Italia, sono stati trattati argomenti inerenti alla pianificazione
finanziaria, all’uso consapevole degli strumenti di pagamento elettronici,
all’home banking e alla sicurezza informatica. Alla dott. Michela Monanni,
di Banca Italia, è stato, poi, affidato il compito di curare la trasmissione di video
didattici di complemento, quali “Occhio alle scelte: La pianificazione
finanziaria” (https://youtu.be/UrBkAhfaEUQ); “Le trappole comportamentali:
La preferenza per il presente” (https://youtu.be/gLKWvZ9xqTg); “Occhio
alle scelte: La carta di credito” (https://youtu.be/nJiwRqKXUL8); “La
contabilità mentale” (https://youtu.be/cqY8VWEZi6Q), “Il conto corrente”
(https://youtu.be/9DWWMRKlGhM), “Effetto dotazione”
(https://youtu.be/XtcRgNksV6A).
Terminati i tre incontri formativi, di sicuro interesse, resta ora, come responsabile
“formatrice Soroptimist”, necessario chiedersi come dare pratica attuazione, sul
territorio, a corsi formativi di educazione finanzia finalizzati, come detto, a
sollevare da uno stato di difficoltà donne in condizione di “fragilità economica”.
Il primo ostacolo che si incontra è, di fatto, l’attuale situazione di lockdown che
non consente una normale mobilità sul territorio e condiziona necessariamente
ogni progetto organizzativo.
Se l’impossibilità di programmare in tempi certi incontri “in presenza”, non
consente di individuare luogo, tempi di svolgimento, cadenze ed eventuali
ripetizioni di incontri, la strada della formazione on-line, d’altra parte, non pare
opportuna perché potrebbe portare ad escludere chi per motivi economici, per età
o per scarse competenze si trovi in difficoltà nell’utilizzare strumenti informatici.

Prioritario, comunque, resta chiedersi a quale “gruppo” di donne sarebbe giusto
destinare un percorso di educazione finanzia.
Una risposta a questa domanda non è di facile soluzione.
Fine del Progetto promosso a livello nazionale – come sopra si è detto - è creare
un’azione positiva a vantaggio della popolazione femminile, in quanto da
indagini statistiche e di mercato è emerso che tra le donne le conoscenze
(competenze) finanziarie sono meno diffuse e ciò, spesso, è d’ostacolo ad
una gestione consapevole della propria condizione economica, sia in
ambito lavorativo che famigliare.
Ne consegue che destinatarie finali di un percorso formativo potrebbero
essere sia donne economicamente disagiate o in difficoltà economica, ma
anche donne che, nella situazione attuale, si trovassero, ad esempio,
anche solo nella necessità di conoscere un uso più consapevole degli
strumenti di pagamento elettronici e della loro sicurezza, o che si
ponessero domande su come pianificare le spese della vita famigliare o
l’investimento dei propri risparmi.
Il ventaglio di possibilità che si apre all’interrogativo sopra postoci, è,
dunque, molto ampio e ci pone di fronte ad una certezza: che per una sua
soluzione non può essere sufficiente l’apporto di competenze di una sola
persona, seppure formatrice, ma sono necessarie anche l’esperienza e il
contributo delle altre socie Soroptimist. Solo collaborando assieme, infatti, si
potrà decidere in modo responsabile se il gruppo a cui destinare gli incontri vada
individuato, ad esempio, fra le beneficiarie di aiuti sociali o fra disoccupate
(categorie rintracciabili in liste tenute dal Comune), oppure fra donne sole più o
meno anziane, oppure fra straniere (persone note alla Caritas, alle Parrocchie, ai
circoli aziendali o per anziani, ecc.); senza escludere che, destinatarie interessate
ad un percorso formativo, potrebbero essere anche mamme, insegnanti, personale
non docente (da individuare attraverso le scuole), oppure donne associate a circoli
culturali o artistici (a cui rendere nota l’iniziativa).
In attesa che questo difficile periodo di isolamento e restrizioni giunga a termine,
si rende allora necessario, e auspicabile, iniziare al più presto un lavoro di
collaborazione, in cui formatrice e socie Soroptimist si attivino per superare
assieme ostacoli e incertezze: nella ferma convinzione e consapevolezza che,
proprio perché noi stesse siamo un “gruppo”, non ci lasciamo sopraffare dalle
difficoltà quando l’obiettivo che si intende perseguire, si ritiene importante e
giusto per altre donne.
Wanda Formigoni Candini

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