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Inaugurata l'Oasi delle Api

Piccole, ma fondamentali

Inaugurata
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Nella bellissima campagna di via delle Campora, in un'Area Biologica adatta a colture protette, si è concluso  il service del Club Firenze che ha installato trenta arnie ospitate presso AgriCult, Associazione che promuove incontri legati alla cultura e all'ambiente. La difesa dell'ambiente è un tema dominante nell'attività del Soroptimist International. Il progetto Oasi delle api adottato da molti club del nostro paese impegnati nell'installazione e cura di arnie, collaborazione con apicoltori e organizzazione di attività didattiche orientate alla difesa e cura della natura è perfettamente in linea con l'originaria iniziativa svolta dal primo Club Soroptimist mondiale negli Stati Uniti, che si adoperò con forza per ostacolare vittoriosamente l'abbattimento di un grande bosco di sequoie nel lontano 1921. 

Le api hanno un'origine antichissima: una pittura rupestre risalente a circa 12 mila anni fa è la più antica testimonianza del rapporto uomo-api, ma loro ronzavano già sulla Terra da molto prima. Così il meraviglioso mondo delle api è stato svelato, con l'illustrazione da parte di una esperta apicultrice sulla nascita del miele, importantissima fonte di energia, e per la sua funzione dolcificante e conservativa, per le preziose proprietà antisettiche e il potere antinfiammatorio, fino a dimostrare la responsabilità di questi operosissimi insetti nel processo di impollinazione che consente alle specie vegetali di proliferare. La famosa frase pronunciata o attribuita a Albert Einstein che profetizzava appena quattro anni di vita della specie umana nel caso della scomparsa delle api, sta alla base del fondamentale rapporto fra queste instancabili lavoratrici e l'equilibrio ambientale.

Sorprendente è il riferimento al rapporto numerico fra un barattolo di miele e le cifre per la sua produzione. Per ottenere 500 grammi di miele alle api è necessario visitare più di 13 milioni di fiori, prelevandone il nettare, e in tal modo attuando il servizio di impollinazione, percorrendo in volo più di 81.000 kilometri, cifra che supera il doppio della circonferenza terrestre.

Sono intervenuti:

Elena Dilaghi Pestellini, responsabile Didattica e Divulgazione della Società Astronomica Italiana: Le api e le onde elettromagnetiche

Ha introdotto brevemente le onde elettromagnetiche, spiegando che cosa sono quelle prodotte dalle centrali elettriche, dalle antenne, dalle trasmissioni televisive, dai cellulari etc...Tralasciando fenomeni naturali, esplosioni solari, variazioni di campo magnetico, etc... ha analizzato le basse frequenze come 4/ 5 G. Nel grasso corporeo delle api sono presenti cristalli di magnetite che possono essere disturbati nell'orientamento da campi elettrici e magnetici. Le api in genere hanno campi elettrici positivi, I fiori negativi, quindi al momento dell'impollinazione I campi si neutralizzano e le api sanno che il contatto è gia avvenuto. Ci sono varie ipotesi contrastanti ed incerte, dovute a diverse scuole di pensiero, riguardo a queste interazioni.

Beniamino Gioli, dirigente Istituto Bioeconomia CNR): Clima e agricoltura

Il rapporto fra clima e agricoltura richiede oggi misure particolari dal momento che il cambiamento climatico influisce sempre più sulla quantità della produzione alimentare e d'altra parte l'agricoltura ha un impatto significativo sull'ambiente e sul clima. Le emissioni di gas serra costituiscono impatti ambientali che devono essere ridotti e al contempo occorre aumentare la produttività, diminuire i fertilizzanti chimici e dissuadere dal consumo di cibi che comportano l'uso intensivo di risorse e la produzione di gas serra. Il rapporto fra clima e agricoltura richiede oggi misure particolari dal momento che il cambiamento climatico influisce sempre più sulla quantità della produzione alimentare e d'altra parte l'agricoltura ha un impatto significativo sull'ambiente e sul clima. Le emissioni di gas serra costituiscono impatti ambientali che devono essere ridotti e al contempo occorre aumentare la produttività, diminuire i fertilizzanti chimici e dissuadere dal consumo di cibi che comportino l'uso intensivo di risorse e la produzione di gas serra. Si lavora oggi alla predisposizione di misure con cui ridurre le emissioni adottando pratiche ecologiche e accrescendo la capacità del suolo e delle foreste di assorbire il carbonio. E' possibile così combinare colture consentendo la rigenerazione dei terreni e quindi il miglioramento in termini quantitativi e qualitativi delle colture stesse.

In allegato l'invito all'inaugurazione

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