Mercoledì 8 maggio si è svolta a Palazzo Albicini, nell'ambito del progetto nazionale Donne & Sport, una interessante conversazione dal titolo Donne e Sport – la lunga strada verso la parità. Relatrice la prof.ssa Silvia Camporesi, bioeticista, con una formazione interdisciplinare in Biotecnologie e Filosofia della Medicina.
Mercoledì 8 maggio 2024 si è svolta a Palazzo Albicini, nell'ambito del progetto nazionale Donne & Sport, una interessante conversazione dal titolo Donne e Sport – la lunga strada verso la parità. Relatrice la prof.ssa Silvia Camporesi, docente presso il King's College di Londra, bioeticista, con una formazione interdisciplinare in Biotecnologie e Filosofia della Medicina.
Dopo i saluti istituzionali, la Presidente Mariarita Zanca ha presentato il ricco parterre di ospiti, espressione del valore dello sport della città di Forlì, che ha dialogato con la relatrice: Juni Francisca, olandese, allenatore della squadra di Softball forlivese, serie italiana A1, ha vinto un argento e un oro agli Europei alla guida della Nazionale Maggiore dei Paesi Bassi, rispettivamente nel 2015 e nel 2017, e uno storico quarto posto per la squadra Orange nel mondiale assoluto di softball femminile nel 2016 in Canada. È alla sua terza stagione in Italia. Confermato nel 2023 dopo la doppia vittoria in Coppa Campioni e in campionato nel 2021, oltre alla finale in Europa. Marilena Rosetti, Presidente del Panathlon Club di Forlì, organizzazione molto attiva a Forlì, che promuove la diffusione della cultura e dell'etica sportiva difendendo i valori dello sport inteso come strumento di formazione e valorizzazione della persona. Maurizio Gioiello, già docente di Italiano e Storia presso l'Istituto ITTS di Forlì, giornalista-pubblicista, ha collaborato con il Resto del Carlino e Il Corriere dello Sport-Stadio, è stato redattore di Cesena Trotto. Giuseppe Fabbri, marciatore, ha conseguito 8 record italiani di cui 1 mondiale, 3 chilometri INDOOR, nel 1977. Ivan Balelli, fiduciario CONI per la provincia di Forlì, ed ex-allenatore di pallacanestro.
Durante l'incontro sono stati affrontati i temi legati al Gender Equality, alla parità di trattamento tra uomini e donne, al contrasto agli stereotipi, alle discriminazioni sia in ambito professionistico sia amatoriale, e agli aspetti legati alla prevenzione della violenza con un approccio inclusivo che consideri anche la disabilità. La serata ha riservato uno spazio anche alla presentazione del volume scritto dalla prof.ssa Camporesi Partire (s)vantaggiati? Corpi bionici e atleti geneticamente modificati nello sport (Fandango libri, 2023) che esamina in modo critico le politiche internazionali che regolamentano la partecipazione di atleti e atlete alle competizioni sportive. Ricordando alcuni esempi eclatanti di discriminazione, la relatrice ha portato alla riflessione dei presenti i più recenti studi sul pensiero filosofico riguardante le tecnologie assistive e genetiche che migliorano le prestazioni fisiche, mentre la Presidente Mariarita Zanca, ha messo l'accento sulla sensibilizzazione del tema del linguaggio e della scarsa presenza delle atlete nei media e negli organismi decisionali, sul desiderio di voler contribuire a una nuova narrazione dello sport e dei suoi luoghi in un'ottica di genere, valorizzando la storia delle atlete con focus dedicati alle professioni sportive.
Silvia Camporesi (1982) da 15 anni si occupa a livello internazionale di etica e sport. È vice-presidente dell'Associazione Britannica per la Filosofia dello Sport (Bpsa) e fa parte dell'Ethics Expert Advisory Group dell'Associazione Mondiale contro il Doping (Wada). Autrice di oltre 50 articoli in inglese e due monografie sulle tecnologie genetiche e potenziamento delle capacità umane. Ex mezzofondista per la squadra di atletica leggera di Forlì, (correva gli 800 e i 1500 metri), ha trasformato la passione per lo sport nel suo lavoro.