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Genova - Carta Etica dello Sport femminile

Genova
  • Progetto Nazionale:
    DONNE e SPORT
  • Autore: sergio
  • Ultima modifica: Novembre 2024
  • Genova

8/11/24 - Accademia Ligure di Scienze e Lettere

Si è svolto ieri  l'incontro, organizzato dai due Soroptimist Club genovesi (Club Genova e Club Genova Due), per presentare alla città le logiche e le motivazioni della Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport (definita anche “Carta etica dello sport femminile”), approvata formalmente alcune settimane fa dal Comune di Genova.

La Carta, elaborata dall'associazione  ASSIST Associazione Nazionale Atlete ed aggiornata nel 2023, nasce per la tutela dei diritti delle atlete ed ha tra i suoi obiettivi: la sensibilizzazione sui temi riguardanti le pari opportunità e i diritti nello sport, l'utilizzo di un linguaggio di genere inclusivo e la promozione della cultura sportiva in generale.

Soroptimist International d'Italia ed ASSIST hanno siglato, il 10/2 scorso, un accordo per la promozione della Carta, la realizzazione di azioni e progetti per l'applicazione dei principi in essa indicati e sostenere iniziative comuni per promuovere la cultura dell'uguaglianza e delle pari opportunità.

Erano presenti all'incontro genovese, ospitato dall'Accademia Ligure di Scienze e Lettere in Palazzo Ducale ed aperto a tutti, la Presidente Nazionale Soroptimist Adriana Macchi,  la Presidente ASSIST Luisa Rizzitelli (online),  l'Assessore agli Impianti ed Attività sportive e Turismo del Comune di Genova, Alessandra Bianchi, il Referente ASSIST Settore Legislativo e Diritto Sportivo, avvocato Filippo Biolé,  il Referente Regionale CONI  Antonio MIcillo, la ex pallavolista Lara Lugli (anch'essa online), introdotti dalle Presidenti del Soroptimist Club Genova, Aurelia Costa, e dalla Presidente del Soroptimist Club Genova Due,  Maria Clelia Galassi.

Obiettivo dell'incontro era l'illustrazione delle motivazioni, dei contenuti e delle finalità di questo importate documento.

Con questa firma, il Comune di Genova, qui rappresentato dall'Assessore Alessandra Bianchi,  si unisce a molti altri Comuni italiani nell'impegno per sostenere politiche, iniziative e progetti che mirino a favorire la diffusione dello sport al femminile, la prevenzione di abusi e molestie in ambito sportivo, il contrasto ad ogni stereotipo, pregiudizio, sessismo e bullismo. Temi ben precisati dall'intervento dell'Assessore,  che ha confermato l' impegno, la condivisione di valori, vedute e obiettivi dell'Amministrazione,  impegnata oggi anche come Capitale Europea dello Sport. Riferendo parole molto care al Sindaco Bucci (" lo sport crea buoni cittadini" ) , Bianchi ha altresì dato risalto a questo grande lavoro di squadra "al femminile" , che porta sempre a raggiungere importanti risultati.

E' poi intervenuto il Presidente del Comitato Regionale CONI Liguria, Antonio Micillo. Oltre all'impegno istituzionale, il relatore ha anticipato il seminario del 14/11 , che verterà sull'equità di genere nello sport, iniziativa che, unitamente a Fondazione Cortina, e si svolgerà in occasione del "Salone OrientaMenti" di Genova, invitando il Soroptimist ad intervenire proprio su  tema della "Carta Etica".

La Presidente Nazionale Soroptimist Italia, Adriana Macchi  ha presentato l'Associazione ed i suoi fondamentali, arrivando quindi al Progetto Nazionale italiano 2024"Donne e Sport" , che interseca tutti i nostri 5 Obiettivi ( Empowerment e contrasto alle diseguaglianze,   Educazione-Formazione-Culture di Genere-Lotta agli Stereotipi , Contrasto alla Violenza e Difesa dei Diritti Umani,  Salute-Sicurezza Alimentare -Medicina di Genere,  Sviluppo Sostenibile) e può essere attuato in moltissime modalità, dalla semplice informazione sino al coinvolgimento ed alla richiesta d'impegno delle Istituzioni. Come in questo caso, un obiettivo che collima  con il contenuto della Carta Etica pensata da Assist, che sosteniamo promuovendola presso le realtà Comunali territoriali, "forti " anche della nostra capillare presenza e dell'incisività del nostro operato. Dalla primavera '24 ad oggi sono quasi 60 i Comuni che hanno risposto al nostro invito, distribuiti in tutta Italia. Ed i numeri sono destinati a salire rapidamente di molto...  Il Progetto "Donne e Sport" ha ulteriori applicazioni: azioni di visibilità territoriale (camminate, sostegno a enti sport),  convegnistica,  toponomastica (valorizzazione di sportive), nel processo educativo (interventi nelle scuole  a vari livelli). Poiché lo sport è anche inclusione, naturalmente sviluppiamo attività anche a favore del tema  sport e disabilità. Molto recente è l'inserimento del tema dell'accesso all'attività sportiva anche nel protocollo, aggiornato alcuni giorni fa, con il Ministero degli Interni- Dipartimento Amministrazione Penitenziaria:  l'annuale accordo con Soroptimist per la formazione al lavoro/empowerment delle recluse si arricchisce così anche con questo tema.

La Presidente ASSIST Luisa Rizzitelli, intervenuta in diretta online, ha precisato ulteriormente lo stato di grande difficoltà in questo ambito professionale, lasciando poi la parola ai successivi interventi, dopo aver ringraziato il Soroptimist , la Presidente ed i Club per il grand impegno profuso e gli ottimi risultati ottenuti.

Ha preso quindi la parola l'avvocato giuslavorista Filippo Biolé (Settore Legislativo e Diritto Sportivo di Assist), entrando nel dettaglio dei contenuti della Carta e dei suoi aspetti giuridici : un intervento molto articolato ed appassionato, in qualche modo anche un atto di  denuncia. La Carta si sviluppa in 9 dettagliati articoli ,  proposti,  in tema adulti,  per Categorie Professionali , e in tema  ragazzi, per fasce d'età. E' uno strumento che si auspica venga adottato a livello Regionale ,  per offrire una copertura territoriale ampia e soluzione - almeno regionale - al vuoto legislativo che permane sul tema da 43 anni, in particolare sulle figure che operano in ambito sportivo,  dagli operatori ed operatrici, dirigenti, professionisti . Una situazione di assoluto spicco (in negativo) per l'Italia nell'intero comparto dei Paesi "occidentali".  Non esiste una definizione di professionista sportivo, non vi sono tutele; non vi è un ambito dove svolgere una professione di sportivo, retribuita, se non all'interno dei Corpi di Stato, ma è un palese artificio ed assorbe denaro pubblico;  su 449 Delegati Accreditati solo 71 sono Donne, solo il 10% dei Dirigenti è Donna, la maternità non è tutelata. Non è un problema di copertura finanziaria (i soldi  finanziamento dei bilanci di chi opera nello sport ci sarebbero) ma vengono incanalati sempre e per gli importi assolutamente più cospicui solo verso sport di altissima diffusione e mainstream.

La ex pallavolista Lara Lugli , intervenuta da remoto, ha portato la  sua esperienza  di 25 anni di attività sportiva in Italia e Svizzera. Nel 2021 il suo contratto si estingueva essendo rimasta incinta (e già questo è un minus, ma questo era l'accordo, come anche in altri settori...),  ha richiesto il pagamento dell'ultimo mese che le era dovuto, e la società presso cui operava le disse che non era intenzionata a liquidare: se lei lo avesse preteso, l'avrebbe citata per danni. Lei lo ha formalmente preteso, ed è stata citata per danni. Ha postato sui social, la cosa ha fatto il giro del mondo, grandi e numerose manifestazioni di sdegno, la società sportiva è stata costretta a versare il dovuto. Ma la sua Federazione non è mai intervenuta e neanche il Coni. Purtroppo questo non è stato un caso isolato, da qui la necessità di diffondere, creare indignazione, e forse, arrivare a riempire un vuoto legislativo che però purtroppo oggi nessuno vuole riempire. 

Nell'articolo correlato: le immagini dell'incontro.

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