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Le nostre amiche api e i pesticidi

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  • Club: Grottaglie
  • Autore: Angela Astone Gallo
  • Ultima modifica: Marzo 2021

Mercoledì 17 marzo alle ore 21 sulla piattaforma Google Meet, il Soroptimist Club di Grottaglie ha svolto l'ultimo convegno relativo al Progetto Centenario "Le nostre amiche api - Oltre il miele c'è di più ..." dal titolo "Rilevanza dei pesticidi nell'apicultura" di cui è stato relatore l'avvocato - botanico Alberto Scardino.

Mercoledì 17 marzo alle ore 21 sulla piattaforma Google Meet, il Soroptimist Club di Grottaglie ha svolto l'ultimo convegno relativo al Progetto Centenario "Le nostre amiche api - Oltre il miele c'è di più ..." dal titolo "Rilevanza dei pesticidi nell'apicultura" di cui è stato relatore l'avvocato - botanico Alberto Scardino.

Dopo i saluti della Presidente del Soroptimist Club di Grottaglie Maria Schinaia e della referente del progetto Anna Maria Lenti (Presidente dell'Udel di Grottaglie - insieme al quale sono stati realizzati i sei  convegni del progetto), l'avvocato Scardino ha elaborato una relazione completa e interessante sull'effetto dei pesticidi sull'ambiente e sulle api. 

Per la difesa fitosanitaria delle colture intensive si possono impiegare diverse sostanze. Studi recenti hanno individuato 121 tipi di pesticidi e i loro metaboliti erano presenti all'interno di arnie di Apis mellifera. Le larve delle api, che si nutrono di una miscela di polline e nettare, sono esposte a questi veleni sia attraverso la pelle che tramite il cibo. I pesticidi, inoltre, influenzano anche la composizione batterica delle palline di polline immagazzinate dalle api, alterandone così la struttura e la possibilità di conservazione.

Le api, in particolare, sono molto sensibili ai pesticidi (anche alcuni di quelli indicati come relativamente innocui): anche se gli insetti non muoiono subito, i veleni sono portati nel nido col polline o col nettare, dove si accumulano in attesa di servire da nutrimento per le larve.

L’ape nel corso della sua vita, può essere avvelenata in 3 modalità: per contatto diretto, per asfissia o per ingestione. Il contatto con l’agente può avvenire sia in maniera diretta che indiretta. Il contatto indiretto con un fitofarmaco può avvenire per cause ambientali: il vento che trasporta l’agente pesticida, oppure, residui di fitofarmaco si depositano sul polline dei fiori o direttamente sulle piante.

Questi pesticidi sono solubili in acqua e quindi mobili nel suolo, cosicché vengono dilavati e si accumulano nelle acque. L’elevata azione sistemica, la notevole persistenza, l’elevatissima azione insetticida dei principi attivi (7000 volte maggiore del DDT) e dei loro metaboliti, contaminano anche le piante selvatiche causando danni irreversibili anche agli  insetti che vengono coinvolti. 

Persino gli uccelli che si nutrono di insetti sono fortemente colpiti e coinvolti da queste contaminazioni da fitofarmaci. Sempre più studi evidenziano che i pesticidi, anche in piccole dosi non letali, deprimono le difese immunitarie delle api. In aggiunta all’ immediato squilibrio della colonia dovuto alla perdita di gran parte delle bottinatrici, si avrà un aumento di virus, batteri, funghi e parassiti. Poiché le api bottinano in massa sulle stesse colture, se si verifica la contaminazione di un numero significativo di bottinatrici ciò compromette l’ equilibrio dell’ intera colonia.

Le api si muovono  per raccogliere il nettare, in un raggio di 3 km; il polline, l’acqua e la propoli vengono raccolti più vicino all’alveare in un raggio di qualche centinaio di metri. In questo modo, le api restano contaminate raccogliendo il nettare, il polline e la melata (prodotta dagli afidi che si nutrono della linfa degli alberi).

Le api esposte a dosi sub-letali di insetticidi riducono la capacità di riconoscere gli odori, sia associabili ai fiori che al feromone della regina. Le api hanno mostrato una significativa riduzione della capacità di orientarsi verso il nido. Le api esposte a dosi letali sono destinate a morte certa, sia le bottinatrici sia le api nutrici. 

Un impegno urgente e mirato alla selezione di fitofarmaci innocui per gli insetti impollinatori e per l'ambiente potrebbe, sicuramente, impedire questo "disastro ecologico".

https://www.anynamenews.com/index.php/cultura/item/1620-le-nostre-amiche-api-e-i-pesticidi-e-stato-il-problema-evidenziato-dal-soroptimist-club-di-grottaglie

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