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Incontro on line con 5 corsiste SDA Bocconi

Diritto all'istruzione per donne e ragazze, garantendo parità di accesso

Incontro
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La nostra serata è declinata sull’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 ONU per lo sviluppo sostenibile:Istruzione di Qualità

Significa fornire una formazione scolastica di qualità che contribuisca in maniera determinante alla realizzazione di sé, strettamente collegata al livello sociale ed economico raggiunti. Perciò abbiamo invitato cinque laureate che hanno frequentato il corso SDA Bocconi per ricordare e commentare la loro esperienza.Sono Melania Molinari, laureata in ingegneria, presentata da Alessandra Giorgi; Sofia Lorefice, laureata in Filosofia, presentata da Luisa Lazzari; Laura Franchi, laureata in Web Marketing e Digital Comunication, presentata da Giusi Rolfi; Miriana Zipponi, laureata in Scienze dell’Educazione, presentata da Gemma Baglioni e Giulia Tiberti, laureata in Giurisprudenza, presentata da Eleonora Maria Spinelli.

Melania ha frequentato il corso nel febbraio 2009, col tema “Leadership al femminile”: mettere a fuoco obiettivi professionali e desideri personali, prospettive e debolezze, aspirazioni e preoccupazioni, sviluppando consapevolezza della propria identità e delle proprie competenze, alla ricerca di un equilibrio fra esigenze del mondo del lavoro e della vita privata. Osserva che il mondo del lavoro è rapidamente evoluto e se un tempo ci si auspicava il posto fisso, ora la mentalità dei giovani è aperta al cambiamento in molteplici esperienze lavorative. Il fatto di essere donna e giovane può creare difficoltà, soprattutto in un mondo tecnico come il suo, da cui spesso la donna tende a autoescludersi. D’altra parte, non vede con eccessiva soddisfazione le quote rosa, perché si dev’essere accettati non per il genere ma per le capacità.

Sofia nel corso di otto anni fa ha avuto come tema: “La formazione femminile: crescere tra carriera e passione”, argomento a lei particolarmente congeniale, perché sentiva l’urgenza di sviluppare tutti i suoi interessi e le sue passioni per farne una solida base di conoscenze e competenze, su cui poi inserire il suo percorso professionale. Ha lavorato nel giornalismo e nell’editoria e, quando è arrivato il momento di costruirsi una famiglia, le si è aperta la strada della docenza, ma la sua curiosità intellettuale è sempre vigile, per cui sta affrontando lo studio di criptovalute.

Laura nel 2017 ha trovato il tema della leadership al femminile declinato col sottotitolo: “Costruiscila con noi”, centrato sul procedimento di ragionare per obiettivi e di trovare una corretta definizione di leadership. Racconta la sua esperienza di lavoro nell’ambito del marketing che è prevalentemente maschile, ma in cui non si è mai sentita vittima di pregiudizi in quando donna, se mai in quanto troppo giovane. Dà e propone una visione ottimistica della vita, che le viene dagli esempi femminili che l’hanno educata e a cui si è ispirata. Data la sua attenzione ai problemi ambientali, è convinta che saranno le donne quelle che sapranno trovare la soluzione agli attuali problemi ecologici e demografici. Lei, come Sofia e Giulia, accennano al problema della maternità.

Miriana, citando Kant, dice che il corso SDA Bocconi è stato per lei come indossare un nuovo paio di lenti colorate: ha visto le cose in un altro modo, con un approccio di cui si serve ancora e di cui ci ha dato un piccolo saggio, con una lezione sul corretto modo di comunicare, di essere assertivi, di saper ascoltare e di riuscire a comunicare anche cose spiacevoli in modo non aggressivo, non offensivo o negativo, con un atteggiamento sereno e propositivo di ascolto e di collaborazione, prestando attenzione anche al linguaggio non verbale, che si manifesta nei gesti e negli sguardi. Miriana si avvale di queste tecniche nella sua quotidiana attività di educazione e di cura dei piccoli della sua scuola materna.

Giulia è la più giovane, fresca di laurea e fresca di corso SDA. I suoi studi forensi si rivolgono all’ambito internazionale, al diritto criminale europeo, ai fenomeni migratori. Il corso le è capitato in un momento chiave, quando i primi contatti col mondo del lavoro avevano smorzato l’entusiasmo e fatto vacillare la sua determinazione. Il confronto con docenti e compagne l’ha fatta riflettere: non ci si deve sentire fallite di fronte ai primi insuccessi; quando è necessario, è bene darsi una tregua; le difficoltà non devono demoralizzare; ci si deve apprezzare; in un colloquio di lavoro, come può venire stima da un estraneo, se non abbiamo stima di noi stesse? Passando poi a considerazioni più generali, osserva che le forme di discriminazione nella nostra società sono molte e non sempre evidenti, ma sottili e difficili da individuare e soprattutto resistenti nel tempo. Una effettiva parità è ancora lontana.

Eleonora conclude con un plauso di complimenti alle corsiste che sono state capaci di trasmettere con vivacità le loro esperienze e di proporre punti di vista personali ed originali nell’ambito dei temi femminili più attuali e dibattuti.

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