Giornata Internazionale della donna 8 marzo 2023
Le donne di tutto il mondo si accingono a celebrare la Giornata Internazionale della donna che dalla maggioranza delle persone viene definita impropriamente "Festa della donna".
Noi donne soroptimiste, appartenenti ad una organizzazione femminile come il Soroptimist International che esiste da più di cento anni, ci siamo impegnate a mettere in campo progetti e azioni per obiettivi comuni. Lavoriamo per migliorare la vita delle donne, promuovere e valorizzare il loro talento in una società paritaria e uguale dove per ogni donna sia possibile costruire il proprio futuro e viviamo la giornata dedicata alla donna come un momento di riflessione su quanto realizzato dai nostri Club per favorire e accelerare il cambiamento a cui aspiriamo.
Considerata la temperie che stiamo vivendo possiamo constatare che il quadro dell'universo femminile si presenta alquanto desolante. Il mondo è attraversato da tragedie che sconvolgono popoli interi, donne, uomini, ragazzi, ragazze, bambini e bambine, tutti colpiti da atrocità inenarrabili. Pensiamo alle vite perse per la guerra in Ucraina e a tutte le guerre assurde in corso nel mondo. Pensiamo agli stati dominati da autocrati come l'Iran dove è in atto una rivoluzione partita dalle donne che combattono e rischiano la vita per la libertà. Pensiamo alle donne in Afganistan a cui sono negati anche i diritti fondamentali come quelli dell'educazione, del lavoro e sono condannate a vivere relegate in casa in una sorta di schiavitù. Pensiamo a tutte le donne dei paesi sottosviluppati che vedono morire i propri figli perché non hanno cibo per sfamarli. Pensiamo alle donne perseguitate che riescono a fuggire dai loro paesi con immani sacrifici e vengono a morire nel Mar Mediterraneo. Le loro storie ci vengono narrate ogni giorno dai media. Le abbiamo tutte davanti agli occhi le Mahsa Amini vittime della repressione del regime iraniano, entrate nella storia al grido "Donne, Vita, Libertà" scandito dalle folle dei manifestanti o le Shahida, donna sportiva, capitana del Pakistan di Hockey che fuggiva dalla sua terra perché perseguitata ed ha trovato la morte nel naufragio sulla spiaggia calabrese di Cutro.
Volgendo lo sguardo al nostro Paese siamo consapevoli che un grande dramma è presente nella nostra società: la violenza contro le donne. Da molti anni il Soroptimist International d'Italia, attraverso tutti i club sul territorio, è stato a fianco delle donne con azioni concrete impegnando importanti risorse nell'organizzazione di eventi e manifestazioni per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema. Ma i dati che riferiscono di violenze e femminicidi rimangono allarmanti. Il fenomeno non accenna ad arrestarsi, anzi la situazione sembra solo peggiorare.Nell'ambito del contrasto alla violenza di genere sarà avviato quest'anno dal Soroptimist d'Italia il progetto Mobile Angel che è un preziosissimo sistema tecnico di supporto emergenziale che consente l'attivazione di una richiesta di intervento attraverso il ricorso ad un braccialetto intelligente da polso connesso con la rete telefonica per il tramite di un apparato cellulare in uso a vittime di violenza. Mobile Angel progetto pilota è realizzato in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri e la Fondazione Vodafone. E' stato attuato in via sperimentale dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli tra il 2018 e il 2021, dando riscontri estremamente positivi, per le due funzioni che esso svolge, quello di tutela effettiva della vittima nonché quella di rassicurazione. Il kit Mobile Angel è composto da uno smartwatch e da uno smartphone con apposita SIM card. Lo smartwatch è dotato di un tasto di allarme che consente di inviare, una volta premuto due volte in rapida successione, una richiesta di intervento alla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli. In caso di impossibilità di attivare manualmente l'allarme, sensori di movimento che, al configurarsi di alcuni parametri di funzionamento preimpostati, quali il movimento repentino, le improvvise accelerazioni o inclinazioni della postura (causati ad esempio da strattoni, aggressioni, eventi accidentali anomali), l'aumento della frequenza del battito cardiaco, permettono anch'essi l'inoltro del segnale di allarme senza dover necessariamente attivare l'apposito tasto. Il kit Mobile Angel viene assegnato alla vittima vulnerabile solo dietro il proprio consenso. Le iniziative di contrasto alla violenza messe in atto dal Club Ivrea e Canavese sono state presentate durante la conviviale del 15 febbraio u.s. che ha visto una numerosissima presenza di socie. Sono stati ospiti del Club la Procuratrice Capo di Ivrea, dottoressa Gabriella Viglione, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Ivrea, dottor Manuel Grasso accompagnato da due giovani donne appartenenti all'Arma specialmente deputate e formate a seguire nel percorso di denuncia le vittime di violenza di genere, Maresciallo Carmela Pacilio e Appuntato Leonarda Trancucci.
Gli ospiti hanno illustrato la realtà sul territorio dei casi di violenza di genere, purtroppo in aumento esponenziale nell'ultimo decennio e i progetti sostenuti dal Club Ivrea e Canavese volti a contrastarla: l'allestimento della "Stanza tutta per sé" presso la Caserma di Banchette che sarà inaugurata nella prima quindicina di marzo, il progetto Mobile Angel che coinvolge oltre al nostro Club altri 4 Club italiani (2 di Milano, Torino e Napoli). Le competenze e le risorse messe in campo in sinergia da Procura e Carabinieri attraverso la creazione di una stanza protetta per la raccolta delle denunce o delle segnalazioni di potenziale pericolo da parte delle donne unita alla messa a disposizione degli speciali smartwatch dotati di sistema di allarme e GPS in modo da far riacquistare libertà di movimenti e sicurezza alle vittime di comportamenti violenti o di stalkeraggio sono state apprezzate da tutti gli intervenuti.
Ines Bisi P.R. e Addetta stampa Club Ivrea e Canavese