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Diritti e Giornate Mondiali

21 settembre Giornata Mondiale della Gratitudine

Diritti
  • Club: Livorno
  • Autore: Maria Emanuela Bacci di Capaci
  • Ultima modifica: Settembre 2021

World Gratitude Day
La gratitudine Soroptimista
Fiorella Chiappi, Presidente Soroptimist club Livorno

Il 21 settembre è la giornata mondiale della gratitudine, un sentimento fondante dello spirito e della sorellanza Soroptimista, una festività istituita, nel 1965, alle Hawaii, con l'intento di portare l'attenzione sulla riconoscenza verso le persone, la natura, su quanto ci aiuta a vivere bene.


Come ha ben spiegato Melanie Klein nel suo famoso testo "Invidia e Gratitudine", se viene meno la possibilità di far crescere in noi la capacità di vivere il sentimento di gratitudine, la psiche è dominata dall'invidia e dal suo potere distruttivo.
Se l'invidia, la competizione, la pretesa, la diffidenza nei confronti delle diversità ci limitano dentro lo spazio di un arido egocentrismo e dei rischi che reca con sé, la gratitudine ci permette di avere nuove opportunità di relazioni costruttive, di ampliare le nostre risorse, di arricchirci internamente.
L'invidia e la mancanza di un atteggiamento di gratitudine possono affondare in radici diverse: una mancanza di relazioni parentali soddisfacenti, processi educativi in cui sono deboli l'esempio e l'educazione all'attenzione altrui e modelli culturali in cui gli aspetti relazionali dell'apprezzamento reciproco non sono valori di riferimento. Molti studi, peraltro, attestano la profonda esigenza umana di carezze, intese anche come riconoscimenti e riconoscenza. A tale proposito lo psicologo Eric Berne afferma: "Se una persona non è accarezzata da qualche suo simile, la sua mente si corrompe e la sua umanità s'inaridisce." (Berne, 1970).
Imparare ad apprezzare e riconoscere le positività altrui è un elemento fondante per il proprio e altrui benessere psico-fisico. Molte ricerche ci dicono, infatti, che riuscire a essere grati migliora la qualità della vita. Fra i tanti ricercatori, c'è Robert Emmons dell'University of California che ha mostrato le evidenze su come la gratitudine abbassi del 23% il livello del colesterolo, l'ormone dello stress, e quindi i rischi di disturbi psichici e fisici, rafforzi il sistema immunitario, potenzi l'autostima e consolidi i rapporti.
Detto questo, non possiamo non rilevare che per ogni Soroptimista la gratitudine, la riconoscenza sono gli elementi attraverso cui costruire l'identità Soroptimista. È, infatti, un continuo processo di riconoscimento quello che costruiamo, quando andiamo ad approfondire la vita delle donne che hanno fondato il Soroptimist e l'hanno diffuso, definendo sempre più in azioni concrete i suoi valori fondamentali: la consapevolezza e il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente, la parità di genere, la pace. È in questo modo che costruiamo il senso di appartenenza e d'identità, così come la motivazione e l'impegno a continuare quanto ereditato, adattandolo ai tempi e ai contesti.
Scrivere la storia del Soroptimist Internazionale, locale così come dei singoli club è un altro modo per rafforzare il proprio empowerment Soroptimista, attraverso il recupero di quanto realizzato e, così facendo, l'apprezzamento di chi ci ha precedute.
È arricchente pure la possibilità di confrontarsi con altre realtà, associazioni e istituzioni, in cui altrettante donne s'impegnano per affermare i diritti umani nel mondo, che vediamo a rischio in tanti, troppi luoghi.
Diviene rincuorante, proprio in questo momento storico, anche riconoscere quanto a livello internazionale e non solo locale facciano uomini e donne per i diritti e la parità di genere per la costruzione di una civiltà autenticamente democratica.
È, inoltre, fonte di gioia e attivazione di profondi rapporti di amicizia il condividere, come Soroptimiste, momenti e progetti in cui reciprocamente apprezziamo quanto ognuna offre alle altre: ascolto, disponibilità, stimoli, tempo, cura, dedizione.

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