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Le socie scrivono: Palmira Orso

Pioniera livornese nella direzione d'orchestra

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Nell'ambito del progetto "8 marzo e dintorni 2023", oggi pubblichiamo il primo ritratto di figura femminile raccontato da Fiorella Chiappi, Past President Soroptimist club Livorno e componente Comitato Consulte e P.O. Soroptimist International d'Italia: Palmira Orso, pioniera livornese nella direzione d'orchestra. 

Le prime direttrici d'orchestra a Livorno, capitale dei teatri

Le prime donne a dirigere un'orchestra, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, furono la livornese Palmira Orso e Irene Morpurgo, nata ad Alessandria d'Egitto e vissuta in Italia. Entrambe furono due pioniere, capaci d'infrangere un tabù nel mondo della musica: la direzione d'orchestra affidata a una donna, ma finite nell'oblio fino al 2014, quando il Maestro Massimo Signorini, Presidente dell'Accademia livornese degli Avvalorati, fisarmonicista e studioso di Storia della musica, non le ha scoperte inaspettatamente, sfogliando per una sua ricerca i documenti sugli spettacoli musicali a Livorno. 

Apprezzate per le loro capacità, anche se donne, queste due musiciste diressero orchestre in alcune città italiane fra cui Livorno, che, allora, era considerata la "Capitale dei tanti teatri" con un "Patronato Teatrale Città di Livorno", unico caso in Italia e all'estero, che si occupava di portare spettacoli di alto livello nei suoi innumerevoli teatri (Signorini, 2018).  

La scoperta del Maestro Signorini 

Di Palmira Orso il Maestro Signorini, attraverso il suo lavoro di ricerca ancora in corso, è riuscito a trovare alcuni documenti sulla carriera professionale ma poche informazioni sulla sua vita privata. Per certo sappiamo che Maria Palmira Virginia Augusta Orso nacque a Livorno, il 15 agosto del 1860, un anno prima dell'Unità d'Italia, in una famiglia con una storia musicale e non solo militare. Della madre, Annetta Cottalorda, non abbiamo notizie, del padre risulta che era un capitano del XXXIII Battaglione Fanteria d'Arresto "Ardenza" dell'Esercito italiano (Granatieri) e successivamente del Reggimento del XXXVII Distretto. Un uomo la cui vita "fu totalmente dedicata all'esercito e di conseguenza all'Unità d'Italia." Anche il nonno paterno, Felice Orso, aveva intrapreso la carriera militare; era stato, infatti, un tenente del Reggimento dei Bersaglieri. Di lui, però, si sa che fu anche un compositore di musica e che le sue opere furono pubblicate a Firenze, Milano, Bologna e a Trieste.  

Palmira, fin dall'età di quattordici anni, perfezionò la sua formazione musicale a Firenze: il 4 ottobre del 1874 fu ammessa alla Scuola di Canto al Regio Istituto Musicale di Firenze e, il 19 ottobre del 1889, alla Scuola di Fuga ed Elementi di Storia. 

L'inizio della carriera musicale di Palmira Orso

All'età di trent'anni nel 1890, Palmira Orso salì sul podio d'orchestra nel più grande teatro toscano "all'italiana": il "Pagliano" di Firenze, diventato poi, nel 1901, il "Verdi". Fu un successo il "... Gran Concerto al Tetro Pagliano di Firenze, con l'esecuzione sotto la sua direzione d'orchestra, dell'Inno Patriottico con coro e grande orchestra della maestra signorina Palmira Orso, un'alunna dell'Istituto Cherubini di Firenze, piena d'intelligenza e di energia ..." Se ne parlò anche fuori dall'Italia: "Le Menestrel", un famoso giornale francese di critica musicale, precisò che l'Inno Patriottico era una composizione della giovane Palmira Orso sulle parole del padre Paolo; altrettanto fece, il 29 novembre 1890, l'importante quotidiano americano "Boston Evening Transcript." 

Nell'autunno del 1896 Palmira si trasferì a Lodi, dove diresse l'opera "I Lombardi alla prima crociata" di Verdi nel prestigioso Teatro Sociale di Lodi (Ongaro, 2006). Ne dettero notizia alcuni giornali italiani e statunitensi e il grande quotidiano francese "Le Gaulois", come riporta sempre Massimo Signorini, scrisse: "...Les journaux italiens disent grand bien du nouveau chef d'orchestre du théâtre de Lodi, qui n'est autre ... qu'une jeune femme, la signorina Palmira Orso ..." 

L'esperienza professionale a Livorno

Il 9 gennaio 1903, la musicista livornese rientrò da Milano nella sua città natale, in cui, come testimonia il periodico "La Gazzetta Livornese", instaurò con Lanciotto Lazzari, mecenate livornese e affittuario del teatro Politeama Livornese, un rapporto contrattuale in qualità di "direttrice artistica" e "direttrice d'orchestra". Tenne dieci rappresentazioni di "Ernani", cinque del "Rigoletto" di Verdi e della "Sonnambula" di Vincenzo Bellini, con grande eco nei giornali francesi e statunitensi. Durante gli anni della sua permanenza a Livorno, Palmira, che si dedicò molto anche alla composizione, visse con il padre Paolo e la madre Annetta, cui si aggiunsero, il 6 febbraio 1903, anche i suoi fratelli Felice ed Eugenio.

Il mistero degli ultimi anni di vita

Sappiamo che l'1 dicembre 1908, Palmira Orso era nubile e che lasciò di nuovo la sua città natale per trasferirsi a Bari. Dopo non abbiamo più notizie certe; "... si può soltanto ipotizzare che tra il 1908 ed il 1910 Palmira Orso abbia deciso di emigrare da Bari verso gli Stati Uniti d'America, dove soltanto alcune fonti, non affidabili, ce la presentano attiva come direttrice d'orchestra e compositrice nel repertorio dell'opera lirica" (Signorini M. 2018). 

A tutt'oggi non sappiamo neanche quando sia morta e dove. 

Valorizzazione a Livorno di Palmira Orso

Palmira Orso, scomparsa dalla storia culturale di Livorno per più di un secolo, è tornata a rivivere dopo l'accurata ricerca del Maestro Signorini. A lei, come a Irene Morpurgo, la città ha dedicato due aree verdi nella piazza della Vittoria e la sua storia e le sue composizioni sono state fatte conoscere dal Maestro in alcuni eventi, fra cui i concerti realizzati, nel 2018 e nel 2022, dal Soroptimist club di Livorno, per il suo "Festival femminile annuale", il 21 giugno, in occasione della festa della musica.   


Bibliografia

Ongaro E. (2006). Il lodigiano nel Novecento. Milano: FrancoAngeli. 

Signorini M. (2018). Essere Donne e Prime direttrici d'orchestra. Pisa: Campano Edizioni. 

 1."L'Associazione Accademia degli Avvalorati, costituita il 7 marzo 2012 vuol cercare di dare una continuità storica a quell'antica Accademia degli Avvalorati (attiva già dal principio del XVIII secolo e fondata da Ferdinando II nel teatro di San Sebastiano in Livorno per pubbliche letterarie adunanze) che aveva realizzato tante manifestazioni culturali, osservando la moralità e la decenza degli spettacoli nella città di Livorno." http://www.accademiadegliavvalorati.com/ (Reperito il 10/1/2022)



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