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Quello che le donne non dicono

convegno presso la Sede di Firenze della Banca d'Italia

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  • Autore: Giovanna Bacci di Capaci
  • Ultima modifica: Aprile 2024
  • Parole Chiave: le donne contano, educazione finanziaria

Lunedì 4 marzo alle ore 11.30 presso la bellissima Sede di Firenze della Banca d'Italia, fra una splendida collezione di dipinti macchiaioli, si è tenuto un interessantissimo convegno dal titolo "Quello che le donne non dicono" violenze finanziarie sulle donne, fra inconsapevolezza e sindrome dell'impostore. Riflessioni economiche, sociali, culturali e storie di vita vissuta.

La sala era gremita, presenti studentesse, docenti universitarie e di scuola superiori e rappresentanze dei Soroptimist Club della Toscana. Il club di Livorno che era stato invitato, in quanto partner del progetto di ed.finanziaria era rappresentato dalla socia Susanna Piccini, referente di club del progetto e dalla Presidente Maria Bacci di Capaci. 

Dai vari interventi che si sono succeduti, tutti chiari ed esaustivi, è emerso che 

1. la dipendenza economica limita l'autonomia della donna e può preludere alla violenza quando le situazioni familiari si destabilizzano, pertanto l'educazione finanziaria è basilare per rafforzare l'empowerment femminile. Ci sono studi scientifici che provano come una maggiore competenza finanziaria riduca le diseguaglianze e permetta di affrontare meglio la realtà contemporanea.

2.Il divario tra ragazzi e ragazze (già dall'età di 15 anni in tutto il mondo ma in primo luogo in Italia) nelle competenze finanziarie è dovuto soprattutto ad una minore preparazione nelle scienze matematiche per le donne, al fatto che in famiglia si parla poco di soldi, ad una sottovalutazione delle donne stesse in merito alle proprie conoscenze economiche. 

3. Occorre investire sulla didattica della matematica, su programmi di educazione finanziaria nelle scuole, sul supporto alle donne per migliorare la propria autostima. 

La Banca d'Italia sta organizzando progetti in tal senso con varie realtà e sta anche cercando di lavorare con le banche perchè propongano prodotti adatti; inoltre si impegna nella formazione dei docenti fin dalla scuola elementare, con l'obiettivo di inserire l'educazione finanziaria nell'educazione civica.

4. Occorre anche migliorare la sensibilità della comunità su questi temi perché nel Paese, nelle Istituzioni e nella Società non è scontata la necessità di una educazione finanziaria. 

5. E' importantissimo che gli uomini siano educati ad una convivenza pacifica con le donne di oggi, perché siano preparati ad accompagnare personalità evolute e determinate. Solo così si potrà evitare che continuino a svilupparsi storie di soprusi in cui la mancanza di indipendenza economica impedisce di liberarsi dalla violenza fisica.

Alla conclusione degli interventi si è aperto un ampio dibattito fra i presenti e i relatori intervenuti.

Una mattinata molto stimolante ricca di riflessioni e spunti per l'agire futuro anche dei club.

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