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ADESIONE CAMPAGNA SOROPTIMIST PER L'UCRAINA

Impegno concreto e continuo sul territorio.

Il club Merania ha accolto l'appello della PN Giovanna Guercio di aderire alla campagna di raccolta fondi a livello europeo da destinare agli aiuti per i profughi dell'Ucraina per non disperdere le risorse in varie direzioni.

La Presidente Nazionale ha, infatti, provveduto a scrivere all'Ambasciatore dell'Ucraina per avere riscontro in merito alle immediate necessità della comunità ucraina in Italia e dei profughi in arrivo.

Questa decisione di risposta condivisa sottolinea l'unità di tutte le Soroptimiste d' Europa ha consentito loro di non disperdere la generosità e di assommare l'impegno in destinazioni utili e concrete, al fine di agire in maniera coordinata e ponderata.


Le socie del club Merania, oltre a destinare un fondo di euro 500, hanno inviato liberamente il loro contributo attraverso le istituzioni preposte attive sul territorio meranese, con le parrocchie, con la Croce Rossa locale e con altri club di servizio, per inviare farmaci, derrate alimentari e altri beni nelle zone limitrofe alle zone di guerra attualmente raggiungibili.

Da sottolineare un'ulteriore importante risposta urgente legata alla decisione della Presidente del Club Merania, Irene Longobardi, di mettere a disposizione un alloggio per accogliere una madre ucraina con tre figlie di 5 anni, 12 e 22 anni. Per affrontare le notevoli problematiche emerse, tra le quali la necessità della madre sottoporsi ad un importante intervento ortopedico, oltre all'impegno continuo, di grande efficienza considerevole della Presidente (accompagnamento madre alla fisioterapia giornaliera, verifica ed integrazione delle vaccinazioni delle figlie, rapporti con tutte le istituzioni preposte), le socie hanno messo in campo le loro competenze per contribuire a rendere meno traumatico l'abbandono di questa famiglia della loro terra, della loro casa.

Sono state attivate tutte le procedure per garantire la possibilità per le due bambine in età scolare di iscriversi a corsi di lingua e, successivamente, rispettivamente in una scuola dell'infanzia e in una scuola secondaria di secondo grado. La scuola, infatti, è come luogo d'incontro e inclusione: un collettore di conoscenza e integrazione che quasi sempre bypassa le difficoltà, le incomprensioni, le distanze e i divari limitrofi.

 Alcune socie sostengono altri profughi della guerra presenti nel territorio del meranese con sostegno economico e di consulenza sanitaria ed educativa, in collaborazione con il Comune e la Provincia

Il progetto di sostegno prosegue e si consolida


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