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Addio a Ludovica Albertoni di Val di Scalve

Addio

 

 

E’ mancata a Milano il 27 aprile 2020, all’età di 83 anni, Ludovica Albertoni di val di Scalve, personaggio di punta del Soroptimist Internazionale, di cui era parte del Segretariato permanente. Nel 1984 fu tra le fondatrici del club Milano alla Scala, coprendone la presidenza in due mandati: 1988-90 e 1994-96, anno del decennale.

Ludovica, Consulente ippico, Settore Galoppo. Del mondo ippico Ludovica era una personalità. Amazzone, proprietaria e presidente Agri, fu Amazzone Capolista nel 1963, 65,66, 67. Nel 2007 il suo ultimo Premio Merano, con Halling Joy.

Per i cavalli, una passione sfrenata, da quando, negli anni giovanili, sua madre le consentì di acquistare una cavalla. La madre era Maria Giovanna (Nini) figlia di Alberto Pirelli, la storica e molto sofferta benefattrice della comunità di Nomadelfia da lei sostenuta con somme ingentissime.

Ludovica, maggiore di quattro sorelle, aveva 11 anni quando suo padre rimase ucciso in un incidente d’auto sul Lago di Como, rientrando alla loro villa La Carlia (Tremezzo), dove la famiglia era sfollata. Fu una tragedia mai ricomposta, soprattutto per Nini la quale tuttavia, sorretta da una Fede esemplare, riuscì a far diventare grandi le figlie senza che su loro pesasse questo macigno. Loro dovevano avere, ed ebbero, la vita alla quale erano destinate per nome, frequentazioni, censo.

Nel 1960, dopo il liceo artistico dalle Orsoline, Ludovica, sposò il giudice Clemente Papi, anch’egli appassionato ed esperto fantino, dal quale si separò nel 1970.

Dopo la morte della madre e dello zio Giovanni Pirelli (anche lui in un devastante incidente d’auto) una nuova tragedia colpì Ludovica quando la sorella Anna venne travolta da una valanga a Courmayeur. Sembra essere il destino delle grandi famiglie.

Al Soroptimist, dove era diventata molto popolare, Ludovica Albertoni si dedicò con entusiasmo, mettendo a disposizione della Associazione il suo impegno generoso e le sue prestigiose conoscenze. Una antica timidezza la rendeva frettolosa nei modi ma poi gestiva i suoi rapporti con cuore tenerissimo.

La mia conoscenza con Ludovica risale alla terza elementare, frequentata insieme sul lago di Como.

(Carla Maria Casanova)

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