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Premio di studio

Premio di studio per orfani di donne vittime di femminicidio

PREMIO DI STUDIO A ORFANI DI DONNE VITTIME DI FEMMINICIDIO

Il progetto, partito nel 2018 per celebrare il 90esimo di fondazione del S.I. Club Milano Fondatore, consiste nell'assegnazione a 3 ragazze orfane a causa dell'uccisione della madre di un premio di studio, partendo dal principio che l'educazione e l'istruzione sono mezzo di riscatto e di aiuto a superare il trauma legato alla perdita violenta della mamma.


PREMIO DI STUDIO A ORFANI DI DONNE VITTIME DI FEMMINICIDIO

 DIMENSIONE DEL PROBLEMA

La violenza contro le donne è un problema sociale di dimensioni planetarie. Quasi quotidianamente i mezzi di comunicazione riportano casi di omicidi, stupri, abusi e altre forme di violenza contro le donne. Sebbene la sensibilità e l'attenzione dell'opinione pubblica a questa piaga sociale siano maggiori, pare altresì che i femminicidi siano aumentati negli ultimi anni. Nella maggior parte dei casi, si tratta di madri che lasciano dietro di sé i figli orfani, bambini o ragazzi testimoni innocenti di litigi e dell'uccisione.

Dal 2000 al 2015 in Italia, circa 1600 (dati dell'Associazione Switch-off) sono i figli orfani a seguito di matricidio. Si tratta di numeri probabilmente sottostimati ma indicativi della notevole dimensione del problema. Questi bambini/ragazzi (i più piccoli hanno pochi mesi, i più grandi sono già adulti) sono orfani speciali anche se la Giustizia con un temine alquanto algido li definisce "vittime collaterali".

 PERCHÉ SONO ORFANI SPECIALI

Sono orfani speciali perché hanno subito un trauma legato a quanto hanno visto e alla perdita violenta della mamma. La morte della mamma si accompagna anche alla mancanza del padre perché messo in carcere o suicida.

Il loro trauma è reso ancor più devastante dalla perdita di molti punti di riferimento connessi non solo alle persone (legami affettivi difficili da scardinare) ma anche alle cose (casa, giochi, scuola, eccetera).

Sono orfani speciali perché in parte vittime della società che non li ha saputi tutelare e di un'attenzione mediatica spesso morbosa.

 CHE NE È DI LORO

Quando muore la mamma e il padre non c'è più, gli orfani sono affidati nella maggior parte dei casi ai nonni, agli zii materni, dati in adozione oppure affidati ai servizi sociali. Più raramente ai fratelli maggiori o ai nonni paterni. Non sempre questi soggetti sono in grado di prendersi cura degli orfani in modo adeguato e rispondente alle loro necessità psicologiche, economiche, culturali e sociali.

Sicuramente ogni situazione presenta sfaccettature diverse ma è sempre comunque dolorosa.

 ASSOCIAZIONI

Il progetto Switch-off.eu (Who, Where, What. Supporting WITness CHildren Orphans From Femicide in Europe) guidato dal Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli, con la collaborazione della rete nazionale dei centri antiviolenza DiRe, e due partner stranieri, ha messo a punto linee guida per affrontare il problema in modo efficace.

IL NOSTRO PROGETTO

Facendo riferimento al Tribunale dei Minori e/o alle associazioni che si fanno carico del problema, la Presidente e una commissione di alcune socie hanno segnalato, tra i casi segnalati, 3 ragazze bisognose di essere aiutate economicamente negli studi alle quali è stato assegnato un assegno di studio, partendo dal principio che l'educazione e l'istruzione sono mezzo di riscatto e di aiuto a superare il trauma legato alla perdita violenta della mamma.

Il nostro progetto rappresenta anche un fil rouge tra i vari service a favore delle categorie più deboli che ha condotto e sta conducendo in questi anni il Soroptimist (Aula di audizione protetta per i minori nei tribunali, spazi per i colloqui in carcere tra genitori/figli, Una stanza Tutta per Sé, App S.H.A.W., Borse di Studio) ed  è una realizzazione concreta dell'Etica e Finalità dell'Associazione Soroptimist Intenational.

 

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