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Sigilli e Privilegi

17 Novembre 2021, confrerenza e visita all'Archivio di Stato di Modena

Sigilli
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Per 4 anni dal 1541 al 1544 il raro sigillo, conservato nell'Archivio di Stato di Modena, ha seguito le rotte della nave estense di Ercole II, Duca di Ferrara. 

L'unicita' dei dettagli impressi nella ceralacca, gravissimi erano i segni di degrado e frantumazione, è stata ricomposta: ecco il re di Spagna Carlo V in ginocchio e rivolto alla madre Giovanna la Pazza. Il restauro conservativo, del quale il Club Modena è stato promotore, su segnalazione dell'archivista Dott.Alberto Palladini e della Direttrice dell'Archivio di Modena la Dott.ssa Lorenza Iannacci, ha spalancato avvincenti orizzonti di ricerca.

Il Privilegio di navigazione fu richiesto da Ercole II attraverso il suo Ambasciatore in Spagna, nell' ottobre del 1542. 

Realizzato nel castello di Monzon in Aragona, fu sottoscritto dallo stesso Carlo V, con la tipica formula che resterà identica fino a Francisco Franco: "Yo el  rei", io il re. Questo documento e il sigillo ad esso legato permettevano alla nave di non pagare dazi e di impedire le ispezioni delle guardie portuali negli innumerevoli porti del dominio spagnolo. 

Ercole II lo ottenne poiché la nave custode di questo sigillo, varata in un'isola a pochi chilometri dalla Repubblica di Ragusa, ora Dubrovnik, nel 1541 era stata noleggiata dall' Ammiraglio genovese Andrea Doria per approvvigionare  l'armata di Carlo V, allora impegnato nella campagna di Algeri. Dai registri di bordo risultano presenti diverse tonnellate di razioni alimentari sottoforma di" biscotto", oltre a grandi quantità di salnitro, ingrediente della polvere da sparo. 

Negli anni successivi, dapprima ormeggiata al largo delle Baleari, seguira' le rotte dei più importanti porti del Mediterraneo. Tra questi anche Marsiglia, per il quale anche il re di Francia Francesco I sottoscrivera' per il Duca estense un altro Privilegio di navigazione.

Il grosso degli introiti commerciali  di Ercole II proveniva dal grano che dal Sud Italia veniva spedito in Spagna. Le stive, al ritorno, si riempivano di sale e di lana, per lo più utilizzata a Genova. Occasionalmente la nave veniva messa a disposizione per commerci di piccoli importatori: tra i più sorprendenti le 50 coffe di cenere di Alessandria, la polvere di mummia triturata, usata fin dal Medioevo come medicamento. Curioso anche il trasporto di un letto, dal porto di Messina, di una certa Isabella del Papa. 

Le ultime pagine dei registri di bordo danno il punto nave al largo di Londra e riportano una tempesta atlantica di tale portata che nel 1544 Ercole II sarà  costretto a trattatare la vendita della nave, poiché gravemente danneggiata. 

Grazie alla presenza a bordo di un fidato agente del Duca, verranno riportati a Ferrara i registri di bordo, delle spese, i Privilegi di Navigazione e il rarissimo sigillo. Perduto invece, per sempre, il Privilegio gemello della nave Santa Maria di Loreto. 

https://www.filodiritto.com/da-dubrovnik-londra

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