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Con DORA può ritornare la speranza

Con DORA può ritornare la speranza per una nuova vita!

Con

Lanciato dal Soroptimist Club di Monza, con il concorso finanziario di Regione Lombardia, nello
scorso autunno, è ora in piena attuazione il PROGETTO DORA, per sostenere l’integrazione
lavorativa di donne in condizioni di fragilità in questo periodo in cui la crisi epidemica COVID-19 ha
determinato la contrazione delle opportunità lavorative anche nel territorio di Monza e Brianza.
L’iniziativa del Club monzese è rivolta in particolare a donne con livelli medio-bassi di istruzione e
condizioni familiari precarie, spesso anche con difficolta di inserimento sociale per scarsa
conoscenza della lingua italiana o delle modalità di inserimento nel mondo del lavoro. Vi è perciò
la necessità di offrire a queste donne un supporto personalizzato per trovare uno spazio
professionale e sperimentarsi concretamente ed autonomamente nel lavoro.
Il progetto si sta realizzando con la collaborazione di Caritas Monza, che si occupa del rapporto
con le donne coinvolte curando un’attività di analisi delle esigenze presenti e di
accompagnamento individuale e di gruppo per sostenere l’accrescimento delle competenze
individuali e la responsabilità di ciascuna donna coinvolta nello sviluppo del proprio percorso
lavorativo, anche con l’apporto del Consorzio sociale CS&L che assicura l’attività formativa e
l’accompagnamento nei tirocini presso le aziende.
Un contributo essenziale è poi fornito da aziende del territorio monzese che stanno offrendo
sbocchi professionali alle donne coinvolte nell’iniziativa, già garantendo prime assunzioni.

Il progetto è stato selezionato da Regione Lombardia tra le iniziative sociali utili per la ripresa dopo
l’emergenza COVID-19 e sostenuto finanziariamente con il concorso del Ministero del Lavoro.
“Abbiamo sentito il dovere di essere vicine alle donne più svantaggiate della nostra città, per
sostenerle in questo periodo così difficile” ha ricordato la Presidente del Soroptimist di Monza,
Angela Levatino. “Un piccolo contributo il nostro, che offriamo anche come sperimentazione di un
modello di accompagnamento all’inserimento nel mondo del lavoro di persone particolarmente
fragili e in condizioni di grande difficoltà, attivando un “lavoro di squadra” tra diversi soggetti attivi
nel nostro territorio. Un grazie particolare alle Socie Iliana Biagiotti e Silvana Zanetta, per il
contributo nella realizzazione di questo progetto”.
“Grazie anche a don Augusto Panzeri e ad Anna Piazza di Caritas e a Marina Appicciutoli del
Consorzio, per il loro impegno e la grande disponibilità”.
Il progetto proseguirà nei prossimi mesi, con l’attività di tirocinio e di inserimento nel lavoro.

Nel dettaglio che segue,si riporta l'abstract del progetto:

In un contesto occupazionale già particolarmente delicato (2019: aumento del tasso di disoccupazione femminile) il progetto intende promuovere l'integrazione lavorativa di donne in condizioni di fragilità  pesantemente aggravate, anche nel territorio monzese, dalla crisi epidemica  Covid19 .
Il progetto  si rivolge a un gruppo di donne con livelli medio-bassi di istruzione, condizioni familiari precarie,  disoccupate o con poca o nessuna esperienza lavorativa,  prive di specializzazione e professionalità; spesso  immigrate con difficoltà di comunicazione per scarsa conoscenza dell’italiano. Il progetto attiva percorsi individualizzati e di gruppo  per riposizionarsi con maggiori livelli di autonomia e competenze nel nuovo mondo del lavoro.
Il progetto si rivolge quindi alle famiglie più povere  che spesso si rivolgono per un supporto  ai Centri di Ascolto e di Aiuto della Caritas Diocesana, con la quale si collaborerà per l'attuazione del progetto, nelle sue diverse fasi (individuazione dei soggetti coinvolti,  supporto di esperti, formazione, monitoraggio).
Finalità del progetto,   offrendo sostegno economico  e accompagnamento con percorsi di empowerment per l'integrazione socio-lavorativa:
• sviluppare l’autonomia delle donne, valorizzandone le potenzialità e migliorando le capacità di accedere alle risorse occupazionali e ai servizi presenti sul territorio;
• costruire e rendere operativi percorsi di inserimento lavorativo individualizzati, attraverso l’utilizzo di  tirocini socio-lavorativi;
• sperimentare  modalità di confronto in gruppo peer to peer  per creare solidarietà tra persone che vivono difficoltà simili e sviluppare scambi utili sia per la vita sociale che per la definizione di strategie di ricerca del lavoro;
• attivare sinergie e reti con i servizi, le organizzazioni del volontariato, le imprese, gli Enti di formazione ed il contesto territoriale.
 Azione progettuale
L'iniziativa, che intende costituire anche un progetto-pilota sperimentale, prevede l'attivazione di un gruppo di circa dieci donne in situazione di  disagio, interessate al reinserimento nel mondo del lavoro dopo la crisi Covid, con le quali realizzare un percorso così in sintesi articolato:
- Costituzione dell'equipe di progetto, in raccordo con Caritas; aggregazione della rete degli enti; ricezione segnalazione donne interessate, avvio presa in carico delle utenti  (ott. 2020)
- Accoglienza e analisi delle competenze e abilità, con colloqui di conoscenza e valutazione; orientamento, individuale e di gruppo, alla formazione e alla ricerca attiva del lavoro (nov. 2020)
- Inserimento in contesti lavorativi, diretto o con tirocinio; costituzione  del gruppo di confronto e sua implementazione ("il lavoro tra noi"); supporto al consolidamento dell'inserimento lavorativo  (dic. 20 - giu. 2021)
- Valutazione interventi realizzati e rafforzamento competenze individuali; valutazione
interazioni di rete; comunicazione risultati (giu-lug. 2021).
 Equipe di progetto
Costituita da esperti,  rappresentanti Caritas, volontarie Soroptimist
 Rete degli Enti
Si opererà, oltre che con Caritas,  con altri soggetti  locali interessati (Centri formazione professionale, Centri educazione adulti, Centri lavoro....).
 

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