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Dalla Psicogeometria al neurone specchio: un pre-sentimento di Maria Montessori

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  • Club: Perugia
  • Autore: Maria Gloria Nucci
  • Ultima modifica: Dicembre 2019

La Giornata internazionale dei diritti umani, il 10 dicembre 2019, è stata un'occasione per ricordare la prima donna medico in Italia che ha posto al centro della sua attività di ricerca la difesa delle esigenze del bambino e dei suoi diritti: Maria Montessori. Il rispetto della personalità del bambino, secondo la Montessori, può migliorare la società e conquistare alla pace e alla tolleranza tutti gli esseri umani.

Il Soroptimist Club di Perugia ha dedicato l'incontro "Dalla Psicogeometria ai neuroni specchio" a Maria Montessori, della quale quest'anno si celebrano settant'anni della sua attività a Perugia. Edi Cicchi, assessore comunale alle Politiche sociali, Famiglia e pari opportunità ha portato il saluto del Sindaco che ha ospitato la conferenza nella prestigiosa Sala dei Notari del Palazzo dei Priori. iLa Presidente del Soroptimist Club di Perugia, Maria Luisa Passeri ha introdotto i relatori della conferenza: la Prof.ssa Gloria Fortini, docente di Matematica e Fisica, il Prof. Angelo Capecci, Presidente della Fondazione Hallgarten - Franchetti Centro Studi Villa Montesca e il Prof.Luciano Mazzetti,  Direttore generale del Centro internazionale Maria Montessori. “Uno spirito senza matematica oggi è paragonabile ad un uomo che ignorava l’alfabeto, al tempo in cui dominava la cultura letteraria.” Partendo da questa idea che Maria Montessori aveva della didattica della matematica, la Prof.ssa Gloria Fortini, oggi giovane docente di Matematica e Fisica, ha  tradotto nel 2009, per la prima volta, dallo spagnolo all’italiano il libro “Psicogeometria” di Maria Montessori, pubblicato a Barcellona nel 1934 e lo ha commentato per farne la sua tesi di laurea. Il Prof. Capecci ha parlato poi della presenza di Maria Montessori a Città di Castello. I baroni Alice e Leopoldo Franchetti conobbero Maria Montessori  nel 1909 a Roma, dove Maria stava sperimentando un approccio nuovo ai problemi di apprendimento, realizzando una struttura costruita in maniera che i piccoli si sentano completamente a loro agio. I baroni rimasero molto colpiti dal lavoro e dall’approccio di Maria e la invitarono a trascorrere un breve periodo presso la Montesca, a Città di Castello, per formare le maestre delle scuole rurali sul nuovo “metodo”, e proprio durante la sua permanenza a Villa Montesca, Maria diede gli ultimi ritocchi al proprio metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini a Roma. "Maria Montessori", ha spiegato il Prof. Luciano Mazzetti "ha elaborato un materiale didattico legato alla matematica e alla geometria, che si proponeva di rendere visibile l'invisibile. Nello studio del processo razionale Maria Montessori  ebbe una grande intuizione, capì che i neuroni giocano un ruolo di primo piano, perché non solo rispecchiano la realtà  ma la interpretano sulla base delle esperienze avute, si tratta dunque di un processo attivo e creativo". Maria Montessori partecipò a diversi movimenti a favore dei diritti femminili nel mondo, propose alle Nazioni Unite una carta per i diritti del bambino ed ebbe intuizioni di enorme modernità e levatura umana. 

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