Il nome deriva da Sorores – Optimae, sorelle per il meglio che, tradotto in italiano, significa Sorellanza.
Esattamente sessant'anni fa, il 25 ottobre 1964, le diciotto socie fondatrici si riunirono per la prima volta per dare vita a Reggio Emilia al trentesimo club dell'Unione Italiana. Si trattava di:
Alma Alberti Visconti, titolare dell'Industria di medaglie Alberti di Milano
Adele Bonaretti Gualerzi, titolare di una gioielleria
Gina Caccialupi Costa, preside e fondatrice dell'Istituto Tecnico Femminile Città del Tricolore di Reggio Emilia
Adele Canovi Quaglia, cavaliere e ragioniera presso la Banca d'Italia
Anna Carreras Alpi, socia amica e poi presidente Aias Reggio Emilia
Rosa Casini Silingardi, insegnante di lettere
Anna Cingi Serventi, pittrice
Lalla Colombo Bossi, ornitologa
Maria Cristina Costa Lenzini, architetto
Lena Ferrarini Vasirani, industriale
Giulia Fontanesi Maramotti, fondatrice della omonima scuola femminile di taglio per confezioni
Chiara Lacerenza, medico anestesista
Alda Marchi, preside e prima Presidente del Club di Reggio Emilia
Luciana Melli, medico pediatra
Lalla Poli Ferrari, proprietaria di un'azienda agricola
Emilia Tamburini, insegnante di disegno
Maria Emilia Tola Del Monte, insegnante di lingue
Nanda Truppi Tosi, miniaturista
Oggi il club è composto da cinquanta socie, che il 25 e 26 ottobre 2024 celebreranno la ricorrenza del 60ennale. Per celebrare questa tappa tanto significativa, il Club ha scelto di onorare una figura straordinaria, che incarna perfettamente i valori che il Soroptimist ha a cuore e che si impegna a diffondere: Matilde di Canossa, una protagonista assoluta del suo tempo. Un personaggio dalla vita complessa e affascinante, capace di far sentire la sua voce in un contesto dominato dagli uomini, in un'epoca in cui alle donne era spesso riservato un ruolo marginale. Quasi una ‘soroptimista ante litteram'; in lei infatti si ritrovano molti dei valori che il Club promuove da sempre, il diritto delle donne a esprimere le proprie potenzialità, a realizzare i propri obiettivi, a ricoprire ruoli di responsabilità nella società, nella cultura, nella politica. Per onorare questa figura, il Soroptimist ha voluto realizzare un progetto dedicato alla città, che lasci un segno tangibile: il restauro del prezioso manoscritto Turri, copia trecentesca del codice di Donizone da Canossa, di proprietà della Biblioteca Panizzi, testimonianza storica che racchiude le imprese e l'eredità della Grancontessa. Questo restauro consentirà a questa opera di straordinario valore di essere conservata a beneficio delle generazioni future, perché possano conoscere, studiare e trarre ispirazione dalla vita e dal coraggio di una donna che ha segnato profondamente il nostro territorio e la nostra storia. Attraverso questo service, il Soroptimist Club di Reggio Emilia celebra i sessant'anni della propria fondazione, rimarcando il proprio impegno verso la promozione di modelli femminili forti e positivi, verso la tutela del patrimonio culturale, e verso la costruzione di un futuro in cui ogni donna possa vedere riconosciute le proprie capacità e il proprio valore. Per farlo, il Club di Reggio Emilia ha potuto contare sul fondamentale contributo di due realtà del territorio, che hanno dimostrato una profonda sensibilità verso iniziative di valore culturale e territoriale: il Gruppo Credem e Interacciai. Grazie al contributo di Credem, tra i principali istituti bancari italiani, da sempre attento alla tutela del patrimonio storico e alla promozione della cultura, è stato possibile dare nuova vita allo straordinario manoscritto Turri. Il sostegno di Interacciai, da oltre 50 anni leader nella distribuzione di Acciai Speciali, ha permesso al Soroptimist di celebrare un anniversario con una due giorni di eventi dedicati alla cittadinanza, alla cultura e alla storia del territorio attraverso la figura di Matilde di Canossa, tra conferenze, visite a collezioni d'arte e a monumenti storici e momenti conviviali. Il compleanno è del Club ma il regalo è per tutta la città.