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Un articolo sul progetto dei club romani

Corriere della sera 16.11.2020

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«Una stanza tutta per sé» con colori delicati e arredamento armonioso per comunicare serenità e facilitare l’audizione nel complesso percorso di liberazione dalla paura

Una stanza protetta per assicurare alle donne vittime di violenza la massima riservatezza e protezione nel difficile momento della denuncia: è stata ritagliata presso la caserma dei carabinieri di via in Selci 88, con un ingresso riservato. L’iniziativa di tre club romani del Soroptimist international d’Italia è nata sulla base del progetto nazionale «Una stanza tutta per sé», varato insieme al comando generale dei carabinieri con l’intenzione di attivare su tutto il territorio nazionale luoghi adatti ad agevolare la presentazione delle denunce, nettamente inferiori rispetto al numero dei reati di violenza.
All’accoglienza è presente personale specializzato, che favorisce l’esposizione presentandosi si sia in rappresentanza della legge sia come persona cui confidare le proprie sofferenze. La stanza «è resa accogliente da colori delicati e arredamento armonioso, comunica serenità e facilita l’audizione nel complesso percorso della liberazione dalla paura» spiegano gli ideatori. Un allestimento dovuto alla considerazione che spesso «la resistenza a denunciare è causata dal fatto che l’autore della violenza non è un estraneo ma una persona cui la vittima è legata affettivamente, dal timore di entrare in un luogo istituzionale, dalla “vergogna” di dover raccontare tutto».

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