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RICORDO DI SIMONETTA

RICORDO
  • Club: Roma
  • Autore: Daniela Rivanera
  • Ultima modifica: Febbraio 2021

L' 11 marzo ci siamo raccolte in preghiera presso la Chiesa di S.Maria ai Monti per ricordare la nostra cara Simonetta che il13 febbraio ci ha lasciato .

La cara Simonetta grande amica,confidente. L'ho conosciuta appena sono entrata al club e subito mi ha dato tanti consigli e la sua amicizia. Quando avevo dubbi o incertezze lei era sempre disponibile per consigli e suggerimenti. Mi mancherà

Daniela Rivanera

 

 

Ricordo di Rita Tolomeo

Ho conosciuto Simonetta Saffiotti Bernardi agli inizi degli anni Ottanta quando la prima delle tante riforme che hanno stravolto l’università italiana aveva auspicato la formazione di dipartimenti monotematici all’interno dello stesso Ateneo. Il nostro era quello di storia e in esso confluirono medievisti come la nostra Simonetta, modernisti e contemporaneisti. Si trattò di un breve periodo, ma sufficiente a far nascere tra noi due un’amicizia che si fondava allora sull’aver entrambe frequentato la Scuola di Paleografia e Diplomatica e sull’interesse per il mondo Adriatico. Quel mare che abbracciava l’orizzonte su cui si affacciava la sua amata Cingoli, luogo di ricordi familiari, di ristoro dell’animo.

Simonetta era nata nel 1940 e già al termine degli studi universitari si era dedicata alla ricerca e poi alla docenza. La sua attività di studiosa l’aveva vista impegnata in diversi settori dalla storia economica legata agli scambi tra le due sponde adriatiche, alla collaborazione con le grandi opere della Treccani, con l’Enciclopedia Dantesca, il Nuovo Dizionario Enciclopedico Italiano ecc. Sarebbe lungo ricordare tutti i suoi studi, le collaborazioni a riviste, la partecipazione a convegni. Uno spazio tra i tanti campi di ricerca era riservato agli studi sulle donne nella società marchigiana del medioevo e alla santità femminile nel Duecento come il contributo su Santa Sperandia patrona di Cingoli. 

Un’attenzione al femminile, la sua, che doveva inevitabilmente avvicinarla al Soroptimist di cui condivideva finalità e ideali, All’interno del Club Roma l’ha guidata l’idea che quello che ognuno di noi fa è un service, un service nel nome del cambiamento, della crescita del ruolo della donna nella società, di una attenzione a quei settori più fragili e quindi esposti ad ogni tipo di violenza. Presidente nel biennio ottobre 2008-settembre 2010 ho avuto il piacere di essere segretaria del Club e collaborare strettamente con lei per organizzare riunioni di Club e incontri. Proprio in quel periodo abbiamo anche dato inizio alla sistemazione delle scatole contenenti i documenti dell’archivio del nostro Club, un lavoro complicato dalla difficoltà di accedere fisicamente al materiale, ma Simonetta sapeva infondere in me e nella dottoressa Stazzi, che ci aiutava, una salutare dose di positività. Seguiva con interesse ed entusiasmo le riunioni del Nazionale anche quando non era delegata, felice di incontrare tante amiche con cui condividere impressioni e progetti e con generosità acquistava dai banchetti organizzati dai diversi club per raccogliere fondi per carceri o case famiglia. Se dovessi usare un solo aggettivo la definirei solare, solare come sanno essere i bimbi nel loro candore

Era fortemente legata alla figura paterna l’architetto Cesare Emidio Bernardi, che aveva operato a Roma negli anni della ricostruzione senza mai dimenticare la sua amata Cingoli dove aveva realizzato la vetrata della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Quando il Museo civico decise di dedicargli una sala, Simonetta ne seguì con entusiasmo e affetto l’allestimento, curando con la precisione della studiosa l’esposizione dei documenti, degli studi - realizzati e non - , delle opere di grafica e dei disegni.La stessa cura  lo stesso amore per l’armonia e per il bello che si potevano cogliere appena si varcava la soglia della sua casa nel suo salotto dominato dal ritratto materno.La sua casa, la sua disponibilità il suo sorriso ci mancheranno. Arrivederci Simonetta.

 

Ricordo di Anna Maria Isastia

Care amiche,

ho conosciuto Simonetta Bernardi Saffiotti tanti anni fa perché insegnava Storia medievale nell'Università di Roma Tre. L'ho ritrovata socia del nostro club circa venti anni fa, presentata da non ricordo quali socie. Si inserì subito molto bene per la sua signorilità, gentilezza e cultura. Divenne amica di molte di noi e aprì la sua splendida casa con vista sul Colosseo e sulla città antica a tutte le socie per molti incontri, conferenze, cene. E' stata presidente del club di Roma dal 2009 al 2011.

Per parecchi anni mi ha accompagnata in giro per l'Italia soroptimista. Le piaceva tanto guidare e aveva bisogno di compagnia. Non si offendeva se quando veniva a prendermi a casa io, per prima cosa, coprivo il sedile della macchina con un lenzuolo per limitare i danni provocati dai peli dei suoi cani. Ne ha sempre avuto almeno due e la sua macchina era impraticabile!!

Cani splendidi che lei amava moltissimo. Era particolarmente orgogliosa di un bracco che aveva vinto il primo premio in una competizione canina.

Rimpiango di non aver avuto il tempo di andare a Cingoli dove aveva il palazzo di famiglia e dove trascorreva molti mesi all'anno insegnando e facendo ricerche di storia locale. Invitata più volte avevo sempre rimandato.

Prima della pandemia la chiamavo per ricordarle gli appuntamenti del club o per coinvolgerla in eventi culturali che potevano interessarla. Poi la clausura forzata è stata l'inizio della fine. Tante volte ho pensato di chiamarla, di chiederle notizie, di coinvolgerla sui social ma quando stava a Roma lasciava il computer a Cingoli e dunque era diventato difficile coinvolgerla anche per motivi legati alla sua età.

Wilma Malucelli che è stata presidente nazionale e Vanna Naretto che ha ricoperto parecchie cariche nazionali hanno scritto a me in privato pregandomi di comunicare la loro vicinanza per la scomparsa di Simonetta a tutte le socie del club. 

 

 

 

 

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