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IL GIAKI E IL CHINI

Presentazione Quinto Quaderno di Casa Matteotti - incontro con Fernando Venturini

La grande storia d'amore tra Giacomo Matteotti e Velia Titta si rivela attraverso le centinaia di lettere che i due amanti, poi marito e moglie, si sono scambiati dal 1912 al 1924. Il centenario della morte è l'occasione per ricostruire un rapporto affertivo che fu di straordinaria importanza per Matteotti, nonostante Velia non avesse le sue passioni politiche e sia vissuta sempre lontana dagli ambienti del socialismo militante. Ne nasce una "cronaca" che, attraverso l'epistolario e altre fonti, illumina non solo la vita tormentata di una famiglia borghese ma anche aspetti dell'animo di Giacomo Matteotti, a cui - come scrisse Goberti - non sono estranee le ragioni del suo pensiero e della sua azione politica. Gli spiragli che, nel dialogo intimo con Velia, Giacomo apre sulla vita parlamentare, i giudizi su uomini e avvenimenti, gli stessi silenzi, ci restituiscono una personalità più sfumata e tormentata. Fu così anche quando arrivò il fascismo. Giaki ne divenne un bersaglio e la vita di questa coppia felice precipitò in una lotta senza sosta che il libro segue da un'angolazione particolare. Velia ne sarebbe uscita vedova, con tre figli, assediata dal regime, destinata a sfiorire dopo la morte dell'amato, ormai divenuto il proprio "idolo".

OSPITI:  Fernando Venturini                                 autore del libro

               Mirella Rigobello                                       Presidente Comitato di Rovigo della Società Dante Alighieri (nostro partner di questa giornata)

               Maria Lodovica Mutterle                        Direttrice Casa Museo Giacomo Matteotti (nostro partner di questa giornata)

               Giuseppe Tasso                                       Sindaco Città di Fratta Polesine  (nostro partner di questa giornata)

                Cinzia Mantovani                                    Assessore CPO e cultura della Città di Fratta Polesine  (nostro partner di questa giornata)


LETTURE: Anna Paola Bordin e Guidalberto Gregori


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