Il 12 aprile, l'Associazione AMMI Donne per la Salute Taranto ha tenuto un evento dibattito di grande interesse in collaborazione con il Soroptimist Club Taranto, il Serra Club Taranto, l'Associazione Medici Cattolici Italiani Sezione Diocesana di Taranto e l'Associazione Italiana Maestri Cattolici Taranto. L'incontro, dal titolo “Cibo artificiale: opportunità o minaccia?”, mirava a discutere le implicazioni scientifiche, etiche e ambientali della produzione alimentare attraverso metodi di ingegneria genetica e sintesi chimica.
La Presidente dell'Associazione Mogli Medici Italiani, Mariangela Tarantino Introcaso, ha aperto l'evento con i saluti e dato la parola a Rosa Maria Ladiana, Presidente del Soroptimist Club Taranto che ha sottolineato l'importanza di affrontare un argomento così attuale, fondamentale per la tutela della salute e l'equilibrio ambientale.
Ha introdotto l'argomento evidenziando il crescente interesse nei confronti del cibo artificiale, sottolineando come sia cruciale per il futuro dell'umanità trovare soluzioni sostenibili per nutrire la popolazione mondiale in crescita e contrastare il cambiamento climatico.
Tuttavia, ha anche messo in luce le sfide e le controversie legate a questa nuova frontiera alimentare. Mentre alcuni vedono nel cibo artificiale un'opportunità per migliorare la sicurezza alimentare e ridurre l'impatto ecologico dell'agricoltura, altri lo considerano una potenziale minaccia per la salute pubblica e l'ambiente.
Le argomentazioni sono state supportate da dati scientifici che mostrano sia i potenziali benefici che i rischi associati al cibo artificiale. Ad esempio, studi citati hanno evidenziato la possibilità di ridurre significativamente le emissioni di gas serra e il consumo di acqua dolce rispetto alla produzione alimentare convenzionale. Tuttavia, sono stati anche sollevati dubbi riguardo alla mancanza di dati a lungo termine sulla sicurezza e alla potenziale creazione di nuovi allergeni o tossine.
Anche la politica e l'economia sono entrate in gioco, con alcuni Paesi che hanno già preso posizioni regolatorie diverse rispetto alla produzione e commercializzazione del cibo artificiale: mentre alcuni si muovono per normare e controllare questa nuova tecnologia, altri vedono opportunità di investimento nell'industria della biologia sintetica.
Dopo l'introduzione, la parola è stata passata alla relatrice principale, la Biologa Dr.ssa Annamaria Pasquadibisceglie, che ha esposto il suo punto di vista critico nei confronti del cibo artificiale. Ha evidenziato i potenziali rischi per la salute associati alla sua produzione e consumo, sottolineando l'importanza di un'alimentazione sana ed equilibrata, come quella della Dieta Mediterranea.
L'esperta ha argomentato che un'eccessiva assunzione di proteine animali può causare infiammazioni nell'organismo e che l'intestino umano non è naturalmente predisposto a una dieta carnivora. Ha quindi promosso l'adozione di una dieta ricca di vegetali e povera di proteine animali, suggerendo che questa scelta potrebbe contribuire alla prevenzione di malattie come il cancro e alla disintossicazione da chemio, radio e farmaci.
L'evento ha offerto quindi una panoramica articolata e stimolante sul tema del cibo artificiale, evidenziando la complessità delle questioni coinvolte e la necessità di un approccio olistico che tenga conto degli aspetti scientifici, etici, sociali ed economici. Mentre il dibattito su questa nuova frontiera alimentare continua, rimane evidente che le decisioni riguardanti il futuro della produzione alimentare avranno profonde implicazioni sulla salute delle persone e sul pianeta.