Carla Visioli, Presidente del Soroptimist Club Terre dell'Oglio Po, ha presenziato alla partenza della terza tappa del Giro d'Italia femminile 2024 e ha rilasciato un'intervista a RCS Sport e a RTL 102,5.
Ecco il testo dell'intervista.
Porto i ringraziamenti del Soroptimist International d'Italia e del Club “Terre dell'Oglio Po”, che si è fondato proprio qui a Sabbioneta nel 2021, a RCS Sport e RTL 102.5 per l'ampia visibilità data a questo importante evento sportivo femminile che diventa una grande opportunità mediatica per parlare di donne e sport, argomento che sta molto a cuore all'organizzazione femminile che rappresento.
Siamo qui per dare voce alle donne dello sport. Infatti stiamo sviluppando a livello nazionale il progetto ”DONNE E SPORT” che, fra l'altro, intende sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni importanti, quali l'insufficiente rilievo dato dai media agli sport femminili, il linguaggio utilizzato per le atlete e la scarsa presenza delle donne negli organi sportivi decisionali.
Per questo, nell'ambito del progetto nazionale DONNE E SPORT, Soroptimist International d'Italia in collaborazione con ASSIST, Associazione Nazionale Atlete, promuove la “Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport”, definita anche “Carta etica dello sport femminile”, e ne propone l'adesione a tutte le amministrazioni locali. Sono quindi lieta di informare che nel nostro territorio dell'Oglio Po hanno già aderito i Comuni di Bozzolo, Sabbioneta e Viadana. Ringrazio, pertanto, Marco Pasquali, primo cittadino di Sabbioneta, città che oggi ospita la partenza di questa terza tappa del Giro d'Italia al femminile, per aver dimostrato sensibilità al principio della parità tra donne e uomini che necessita di trovare applicazione anche in ambito sportivo locale.
Voglio ricordare che il progetto si propone di far riflettere su questo divario e di promuove i valori sportivi, affrontando i temi legati alla gender quality, alla parità di trattamento di uomini e donne, al contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni sia in ambito professionale che amatoriale, agli aspetti legati alla prevenzione sulla violenza, con un approccio inclusivo che consideri anche la disabilità.
Auspichiamo che questo evento sia seguito con altrettanta passione dal mondo sportivo TUTTO e che i media sappiano sempre più valorizzare lo sport femminile.
Ci rende ottimiste aver avuto questa grande opportunità di parola e di aver così potuto dare voce alle donne, e in particolare, in questo contesto, alle donne dello sport.