Interessante e coinvolgente incontro con la Dott.ssa Giuliana Baulino Bresso (Socio Fondatore dell'Associazione Nazionale Assistenza Persone Ammalate di Cancro (ANAPACA) che ha illustrato nascita e storia della benemerita Associazione i cui volontari assistono con generosità a Torino i malati di cancro dal 1980; da allora lei stessa ne sostiene l'attività coinvolgendo la propria famiglia. Nelle sue parole si è avvertita una grande passione.
L'incontro è proseguito con l'intervento del Dott. Alessandro Valle ,Medico, Specialista in Oncologia, Esperto in Cure Palliative, Direttore Sanitario della Fondazione FARO di Torino, che ,con altrettanta passione ,ha parlato della Terapia del Dolore , delle Cure Palliative e della vita negli Hospices, sfatando tanti pregiudizi e luoghi comuni, affermando che ricevere cure palliative è un diritto dei pazienti affetti da malattie mortali; in Italia purtroppo attualmente solo il 30% riesce ad accedervi, in attesa che finanziamenti adeguati ci avvicinino al 70% di altri Paesi europei.
“Le cure palliative: valorizzare la vita”
La Dott. Giuliana Baulino Bresso ha illustrato storia e attività dell'ANAPACA di cui lei, con il marito e altre sette persone, è stata fondatrice nel 1980, negli anni che hanno visto fiorire a Torino UGI, AVO e FARO.
Quando non si pronunciava nemmeno la parola cancro, l'acronimo stava per Associazione Nazionale con Parenti Ammalati Cronici, trasformandosi nel 2000 nel più esplicito Associazione Nazionale Assistenza Persone Ammalate di Cancro.
Lo scopo dell'Associazione è alleviare solitudine e isolamento al malato di tumore, con discrezione e professionalità, ed è quello che fanno i volontari che vengono formati con un corso gratuito di sei incontri tenuto, presso l'Ospedale Mauriziano, da oncologi, psichiatri, docenti di terapia del dolore e volontari che raccontano le proprie esperienze.
All'inizio la difficoltà principale è stato il reclutamento dei volontari fatto personalmente dai soci, arruolando anche i figli, con la distribuzione di volantini che pochi accettavano.
Con il tempo il loro numero è cresciuto e attualmente ANAPACA è sostenuta da 200 soci e 170 volontari che prestano la loro preziosa vicinanza agli ammalati sia presso il loro domicilio che in ospedale.
La Dott. Baulino ha parlato con tale passione del suo quarantennale impegno in Associazione che ben spiega il fatto che la consideri la sua terza figlia, sempre presente anche nella vita familiare a dimostrazione della sua grande sensibilità verso gli ammalati e la solidarietà con loro parenti.
Uguale grande sensibilità, unita ad alta professionalità, è stata evidente in ogni passaggio dell'intervento del Dott. Alessandro Valle, Medico, Specialista in Oncologia, Esperto in Cure Palliative, Direttore Sanitario della Fondazione FARO di Torino , ha voluto per prima cosa fare chiarezza su ciò che s'intende per Terapia del Dolore, Cure Palliative e Hospice, sfatando i troppi pregiudizi ancora presenti tra i parenti dei malati e persino in alcuni ambienti medici.
La famiglia attuale difficilmente riesce a far fronte all'assistenza di un malato terminale e l'Hospice, che non deve essere considerato un lazzaretto dove si aspetta solo la morte, costituisce la soluzione più idonea.
L' Hospice infatti non è un luogo lugubre dove si accorcia la vita del paziente ma viceversa, se condotto con professionalità, competenza e umanità, restituisce dignità all'ultimo periodo di vita e la allunga; si tratta solo di non poter impedire la morte, consapevoli che “La vita è l'unica malattia che ha la mortalità al 100%”.
Nell'Hospice, il sapiente uso delle Cure Palliative non azzera la coscienza del malato ma lo tiene sveglio e gli permette di partecipare il più a lungo possibile ai momenti occupazionali (musica, letture, pet therapy, giochi di carta, “mani in pasta” con tortellini e tagliatelle, ecc…) inoltre, grazie a volontari e OSS, il servizio di “beauty farm” (parrucchiere, manicure, smalto, ecc..) molto apprezzato in particolare dalle pazienti, è importante perché dà dignità al corpo malato.
Alla fine l'ammalato semplicemente si assopisce per il fisico sfinito.
Grande attenzione viene rivolta anche al sostegno dei familiari, favorendo una comunicazione autentica con chi se ne sta andando, che richiede vicinanza nella verità.
Anche se in Italia non abbiamo strutture con giardini e spazi come in Inghilterra, dove gli Hospices sono nati, anche da noi nell'Hospice c'è movimento e vitalità: si sono celebrati matrimoni, Battesimi e compleanni.
Il Dott. Valle ha voluto affermare con forza che la Terapia del Dolore e le Cure Palliative, che si possono somministrare ovunque (ospedali, RSA, centri specialistici, con l'assistenza domiciliare) sono un dovere deontologico per il medico e un diritto sancito dalla Costituzione per il cittadino, anche se purtroppo in Italia ne ha accesso solo il 30% degli aventi diritto e bisogno (in altri Paesi europei la media è del 70 -80%).
Secondo l'OMS le Cure Palliative sono “un modo di accostarsi al paziente e ai suoi familiari “ (il peso del caregiver) dando sollievo sia fisicamente che psicologicamente; esattamente quello che si fa in un Hospice ben condotto; ne hanno diritto i malati affetti da malattie mortali quali, oltre al cancro, la SLA, la cirrosi epatica, la demenza, ecc.
Le Cure Palliative sono inoltre un servizio che farebbe risparmiare il SSN anche sul piano economico, ma per rendere efficiente il sistema ci vorrebbero volontà, competenze e finanziamenti che al momento latitano.