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INCONTRO CON ASSESSORE REGIONALE PO

CENTRI ANTIVIOLENZA IN PIEMONTE: STATO DELL'ARTE E PROSPETTIVE.

INCONTRO
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ORGANIZZAZIONE DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN PIEMONTE: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE. 

Questo il titolo del Convegno organizzato dalla Consulta Femminile regionale del Piemonte nelle giornate Arancioni al quale era invitato il Soroptimist Club, rappresentato per l'occasione dalla Presidente di Torino Federica De Dominicis . La Presidente ha potuto illustrare quanto negli anni è stato fatto dal Club di Torino e dai Club Piemontesi e dal Soroptimist nazionale per il contrasto alla violenza di genere, con particolare riferimento al progetto "un stanza tutta per sé"e ha ricordato che l’accordo siglato nel 2015 con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e di recente rinnovato, ha portato a oggi alla realizzazione da parte dei club Soroptimist di 130 stanze presso le Caserme e le Questure e il numero è in costante crescita.

Nelle relazioni delle dirigenti dell’Assessorato della Coesione sociale e Pari Opportunità della Regione, Dott.sse Antonella Caprioglio e Adriana Bisset, stati esposti i dati relativi ai centri antiviolenza, alla loro presenza su tutto il territorio regionale, la loro freqentazione e i diversi servizi offerti, nonché le modalità di intervento.

“Vorremmo chiedere alla Regione l’istituzione di un apposito fondo a favore degli orfani di crimini domestici”. È stata la proposta della presidente della Consulta femminile regionale, Ornella Toselli, che ha aperto l’incontro sulla violenza di genere organizzato a Palazzo Lascaris il 27 novembre.

In apertura del  Convegno, organizzato dalla Consulta femminile regionale, Ilaria Fulle ha letto brani riguardanti la drammatica storia di Artemisia Gentileschi tratti dal libro "La violenza è una vecchia storia"e proiettate immagini delle sue opere più famose.

A seguire, di rilevante interesse  le relazioni delle dirigenti dell’Assessorato della Coesione sociale e pari Opportunità della Regione Antonella Caprioglio e Adriana Bisset che, in vece dell'Assessora Chiara Caucino assente per impegni istituzionali, hanno illustrato la situazione attuale del Piemonte rispetto ai Centri e servizi Antiviolenza, secondo i dati relativi al 2018. 

Caprioglio ha spiegato che oggi sono venti i centri antiviolenza presenti in Piemonte, con sessantasei sportelli attivi dislocati in maniera omogenea sul territorio regionale, anche in aree decentrate con la presenza di operatrici professionali. Per il 2020 è prevista l’apertura di un nuovo centro a Bra (Cn) e dieci nuovi sportelli per un totale di ventuno Cav e settantasei sportelli.

Bisset ha fornito i dati principali relativi al 2018 quando i Cav erano diciassette: 3.455 donne hanno contattato i centri di cui: 1.902 (55%) appartenenti all’area metropolitana di Torino e 1.533 nelle altre province (45%). Nel corso del tempo si è assistito ad un aumento costante delle segnalazioni, nel 2017 erano 2.336 nel 2018 sono state 3.125.

 Attualmente sono 3125 le donne seguite e sono avviati 2246 percorsi in uscita e sono 8791 quelli avviati in precedenza. I percorsi richiedono anche anni, tempo e figure professionali diverse ed assorbono parte delle risorse statali assegnate alla regione Piemonte (1.231.791,13 €) e regionali (200.000,00 €), la metà di questi ultimi destinata a progetti per il recupero dei maltrattanti.

La riflessione su questi e altri dati offre un quadro ben definito: l'emersione della violenza è in aumento quando le donne trovano accoglienza, ascolto e sevizi vicino a casa e che il fenomeno è presente in ogni classe socioeconomica e nazionalità di appartenenza; le donne sono per il 64% italiane, per il 13% europee e per il 16% extraeuropee.

Tra gli strumenti a disposizione la Legge regionale per il patrocinio gratuito delle vittime di violenza, voluta dalla Consulta femminile regionale nel 2006; nel 2018 ne hanno usufruito 180 donne, e 203 nel 2019 ( di cui 166 a Torino): anche qui numeri in aumento man mano che viene conosciuta. 

Sono intervenute: Paola Fuggetta (Commissario Polizia di Stato), Adonella Fiorito (Presidente associazione mai+sole), Stefania Chinellato (Presidente Fidapa di Torino), Federica De Dominicis (Presidente Soroptimist Club di Torino). Erano inoltre presenti Michele Randolfi (Legione Carabinieri Piemonte-Valle d’Aosta ) e Loredana Borinato (Ispettore Capo del Nucleo di prossimità dei Vigili urbani di Torino).

    

 Certo c'è ancora tanto da fare, ma la regione Piemonte da tempo si è organizzata e, rispetto ad altre realtà offre una migliore assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli, ma in prospettiva c'è la volontà di incremento di Centri e servizi.

 

 

 

 

http://www.cr.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2019/482-novembre-2019/9043-in-aumento-i-centri-antiviolenza-in-piemonte

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