Relazione a due voci quella dei Prof. Guido Forni, immunologo, Accademico dei Lincei, e Guido Gasparri, clinico, già Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Torino, che hanno affrontato dai due punti di vista il tema della pandemia da Covid-19 ripercorrendo la storia e prospettandone i probabili scenari futuri alla luce delle attuali conoscenze scientifiche ed esperienze maturate sul campo.
Il prof. Gasparri, con l'ausilio di slides e premettendo che la malattia è parte integrante della storia dell'umanità, ha illustrato la storia delle pandemie note a partire da quella di Atene 430 a.C. raccontata da Tucidide, al tempo di Pericle che ne morì, seguita da quella di Giustiniano dal 542 che travolse l'Impero bizantino con ondate successive fino al 750, poi venne la peste nera (1346-1353) narrata da Boccaccio. Tutte fecero milioni di vittime; tra i fattori e le cause dominanti di comparsa delle malattie contagiose di massa, si trova sempre la concentrazione urbana che favorisce la pandemia, come avvenuto recentemente in Cina dove si è sconvolto l'equilibrio tra città e campagna.
Interessante la storia della mascherina e del suo inventore, il medico francese Charles de l'Orme, che nel 1619 ideò questo vestito composto da una tunica che copriva la testa, una maschera a forma di becco di un uccello contenente erbe aromatiche che servivano a respingere i miasmi e una bacchetta per esaminare i malati senza toccarli e fu per questo soprannominato "dottor-bec" .
L'epidemia da Covid-19 ha colto il mondo di sorpresa ma l'esperienza messa punto nelle terapie e soprattutto la creazione dei vaccini ha permesso di contrastarla in modo efficace; a questo proposito il Prof. Gasparri ha descritto la propria esperienza di medico vaccinatore nel centro allestito dal CDC in collaborazione con la Reale Mutua in cui pubblico e privato si sono impegnati per il bene comune, come hanno sottolineato la Dott.ssa Lucia Gallo (direttore marketing Piemonte CDC -Affidea-Medicina del lavoro ), la Dott.ssa Virginia Antonini ( Direttrice Comunicazione Reale Mutua) e la Dott.ssa Stefania Agui Coordinatrice Infermieristica CDC-Affidea-medicina del Lavoro. Tutti unanimi nel definire il duro periodo di campagna e di lavoro vaccinale, come una grande esperienza sul piano umano.
Attualmente, oltre agli indispensabili vaccini, le terapie antivirali e monoclonali permettono di curare con maggior successo anche soggetti non vaccinati. In futuro probabilmente il virus diventerà endemico, come sempre quando la popolazione si immunizza.
A conclusione del proprio intervento, il Prof. Gasparri ha comunicato che , secondo i dati forniti sia da ISTAT che da ISS nel 2020 si è registrata una extramortalità, rispetto alla media degli ultimi tre anni, di circa 85000casi a fronte di 75000 decessi per Covid-19.
Il Prof. Forni, a partire dalla dimensione della pandemia mondiale (oltre 450 milioni di persone contagiate e 6 milioni di uccisi pari al 2%degli infetti), con l'aiuto di diapositive ha spiegato come e perché il virus Covid-19 si sia diffuso tanto velocemente e quali siano i meccanismi con cui si insinua nell'organismo dei contagiati.
Poiché il virus si diffonde con le goccioline respiratorie, occorre fare uso delle mascherine; se il virus riesce ad entrare nell'organismo si lega con le cellule umane e va incontro a continue mutazioni, passando da una persona all'altra con le varianti. Il rischio di andare incontro ad una Covid-19 grave raddoppia ogni 5 anni di età.
Il sistema immunitario reagisce per contrastare l'infezione, va quindi rinforzato con la vaccinazione che induce un'ottima protezione e costa poco; ne sono stati prodotti 17 tipi per 11 miliardi di dosi. Purtroppo molti paesi a basso reddito hanno problemi di accesso e distribuzione del vaccino.
il Prof. Forni ha tenuto a dire con chiarezza e a ribadire che chi combatte il virus non è mai il vaccino, ma il sistema immunitario sollecitato e attivato dal vaccino.
L'efficacia del vaccino dipende da vari fattori: età, salute, e genetica del contagiato e caratteristiche della variante del virus che determinano la malattia da Covid-19; i vaccini sono una esercitazione del sistema immunitario che produce anticorpi che neutralizzano le particelle virali; la protezione è labile nel tempo, ma la terza dose protegge dalla malattia grave e dal rischio di morte.
Guardando al futuro il Prof. Forni non nasconde la possibilità di nuove varianti addirittura "attese" e il rischio di focolai epidemici portati da eventi inattesi come la guerra, ma il fattore climatico è favorevole poiché si va verso la stagione calda.
Esiste la cosiddetta "delusione endemica": la constatazione che la Covid-19 non se ne andrà, diventerà endemica come l'influenza e come la malaria e andrà aggiunta alla lista delle nostre preoccupazioni. Dovremo imparare a convivere con essa.
Le misure da adottare in tal senso (aperture, chiusure, limitazioni varie...) attengono alle autorità , alla capacità di queste di godere della "fiducia" dei cittadini indispensabile come base per la gestione del problema.
La chiarezza dell'esposizione, fatta dai due competenti ed esperti relatori, è stata particolarmente apprezzata perchè ha permesso a tutti di comprendere chiaramente il pur complesso argomento.
Per una più completa informazione si rimanda alle diapositive allegate.
https://drive.google.com/file/d/1XrKU-oYE8aAo4uCz72a4MlIHmK-cGWMx/view