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8^ edizione Premio Goffredo Parise per il Reportage

Cerimonia di Premiazione

Obiettivi:

8^
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  • Autore: Carolina Fago
  • Ultima modifica: Giugno 2024

Sabato 11 Maggio 2024 alle ore 17.00 presso il Teatro "Mario Del Monaco" di Treviso si è svolta la Cerimonia di Premiazione dell'8^ edizione del Premio Goffredo Parise per il Reportage e della 4^ edizione della Scuola di Reportage.


La cerimonia, condotta dalla giornalista Mara Pavan, si è aperta con la lettura di brani di significativi articoli di Goffredo Parise, affidata alla voce di Maria Rosaria Nevola, a cui sono seguiti i saluti istituzionali e l'illustrazione, a cura di Antonio Barzaghi, direttore artistico del premio, del nuovo progetto culturale “Le Case della memoria”. 

La giuria del Premio Parise, presieduta da Tiziana Lippiello, rettrice dell'Università Ca' Foscari di Venezia e composta da Attilio Bolzoni, Toni Capuozzo e Stefano Feltri ha ritenuto che il premio dell'ottava edizione fosse assegnato ad Andrea Purgatori, giornalista, conduttore televisivo, saggista e sceneggiatore romano: un omaggio postumo al giornalista romano scomparso nel Luglio 2023, per il suo esemplare lavoro d'inchiesta sul tema dei diritti umani. Le sue coraggiose inchieste hanno fatto epoca nella carta stampata, nella televisione ed anche nel cinema d'impegno sociale. Il “Parise 2024” è stato attribuito ad Andrea Purgatori con la seguente motivazione: “Per la sua libertà di giudizio, per il rigore, il coraggio e la passione umana; per aver conferito al giornalismo d'inchiesta valore, nobiltà e utilità sociale”. A ricordare l'eminente giornalista il collega Toni Capuozzo e il figlio Edoardo collegato via zoom con il Teatro Del Monaco. Momento particolarmente emozionante il ricordo di Andrea Purgatori, con la proiezione di un video a lui dedicato allestito per l'occasione da La7.

La giornalista e scrittrice padovana Pamela Ferlin è la vincitrice della sezione speciale “Finestre sul mondo”, con cui Antonio Barzaghi e Maria Rosaria Nevola intendono valorizzare le azioni svolte a difesa dei diritti umani. Pamela Ferlin, laureata in sociologia, prima nelle pagine del “Corriere della Sera” e poi con il suo primo romanzo “In questa notte afgana” (Piemme, 2023), ha narrato le storie, vere e documentate, di due giovani donne afgane, studentesse universitarie di Kabul, che hanno visto svanire il loro sogno di libertà nella notte del 15 agosto 2021, con la presa di potere dei talebani. All'autrice padovana è stato riconosciuto il grande impegno “per aver dato voce al dissenso afgano riguardante in primo luogo le donne, ma anche la stampa e gli uomini liberi dopo il ritorno del regime talebano. Prima con il diario afgano sulle pagine del Corriere del Veneto e poi con il libro “In questa notte afgana”. Inoltre il premio sottolinea il lavoro di Pamela Ferlin “per aver contribuito, con passione e determinazione, a tenere accesi i riflettori su una realtà in cui i diritti umani vengono quotidianamente violati”.

L'altra sezione speciale del premio per il reportage è dedicata agli studenti dell'Università Ca' Foscari di Venezia, che si sono distinti nell'elaborazione di scritti sui rapporti Occidente -Asia, tra passato e scenari futuri, o sul contributo culturale di Goffredo Parise. L'edizione 2024 va a Mattia Giusto Zanon “per aver fornito, con una lettura di Goffredo Parise reporter, una chiave molto interessante sulla sua collocazione “sociale”, con uno stile nitido e spregiudicato”.

Oltre a promuovere il valore del reportage giornalistico a livello nazionale, da due edizioni il premio pone l'accento anche sulle realtà produttive che hanno saputo coniugare economia e valori umani. A queste eccellenze è riservato il Premio “Impresa umanistica”, voluto dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti. Quest'anno è stato attribuito alla Cooperativa Sociale “Madonna dei Miracoli” di Motta di Livenza (TV), che si occupa dei servizi per l'abitare e l'inclusione sociale delle persone con disabilità. Il riconoscimento è stato assegnato alla onlus per “il prezioso e costante impegno nell'aiutare le persone ad andare oltre le proprie fragilità, consentendo loro di partecipare attivamente al percorso di crescita umana e sociale della comunità”.

Anche quest'anno il Club Treviso è stato a fianco della Scuola di Reportage, che sostiene dal 2021, progetto che ha celebrato il 60° Anniversario di fondazione del Club stesso.

A Treviso da novembre a marzo, si sono tenute in Camera di Commercio e nell'auditorium Santa Caterina sei lezioni dai “big” del giornalismo televisivo e della carta stampata: Stefano Feltri, Riccardo Iacona, Lisa Iotti, Irene Sicurella, Riccardo Staglianò ed Emiliano Poddi. 

Quest'anno hanno partecipato le studentesse e gli studenti del Liceo Duca degli Abruzzi, Antonio Canova e Leonardo Da Vinci di Treviso, del Liceo Marconi di Conegliano, del Liceo Berto di Mogliano Venero, del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto e del Liceo Scarpa di Oderzo.

Sono stati premiati gli studenti liceali che hanno prodotto i migliori servizi d'inchiesta giornalistica, seguendo le lezioni della scuola di reportage intitolata a Goffredo Parise e coordinata da Maria Rosaria Nevola e con la giornalista Lisa Iotti come tutor, unico esempio in Italia nel suo genere.  Quest'anno il tema sviluppato è stato quello del lavoro nelle sue varie articolazioni.

Vincitrice della 4a edizione della Scuola di reportage è risultata Sofia Sossai del Liceo “Marconi” di Conegliano con il reportage “L'incontro di due solitudini” per lo sguardo stupito, attento e rispettoso con cui hai raccontato il mondo delle badanti; per essere entrata in punta di punta di piedi nelle loro vite comuni e averle rese straordinarie; per l'umanità e l'empatia che hai mostrato di fronte alle loro storie. Per il rigore delle tue ricerche nella cura degli anziani non autosufficienti, dramma sociale in un paese sempre più solo e vecchio. Per la sorveglianza, la misura e la limpidezza della tua scrittura, la serietà e il rigore che hai avuto in questo lavoro come in ogni momento della Scuola di reportage che fanno di te una grande giornalista narrativa.

Al secondo posto “Una nuova storia” di Nicolò Merlo del Liceo “Antonio Scarpa” di Motta di Livenza. Al terzo posto a pari merito “Il teatro come un corpo vivente” di Luca Gentile, Fiona Osmani e Marta Pavanello del Liceo “Duca Degli Abruzzi” di Treviso e con “Au pair ma non alla pari” di Lisa Bevilacqua del Liceo “Giorgione” di Castelfranco Veneto.

Inoltre sono state segnalate ben 8 menzioni speciali che stanno a dimostrare l'impegno dei giovani studenti in questo singolare e unico esperimento nato in terra trevigiana.

Altro passaggio significativo, la proiezione di un breve filmato, del famoso psicanalista Massimo Recalcati, su un tema di grande attualità: l'odio e la morte della parola.

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