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Il Soroptimist per la prevenzione oncologica

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  • Autore: Francesca Poli
  • Ultima modifica: Aprile 2023

Le relatrici Catrin Simeth e Sandra Dudine, che hanno illustrato "Le innovazioni in tema di prevenzione oncologica in un'ottica di genere" rilevando come le indagini in merito alla sintomatologia delle patologie siano condotte in prevalenza su soggetti maschi. L'evento è collegato al service per l'acquisto di un colonscopio robotico monouso che sarà donato alla LILT, strumento diagnostico d'avanguardia.

Mercoledì 19 aprile 2023 alle ore 20.00 presso lo Yacht Club Adriaco, sono state ospiti relatrici la prof. Catrin Simeth gastroenterologa e dirigente medico presso il servizio di gastroenterologia di ASUGI in Trieste e la presidente LILT Trieste, Sandra Dudine, che hanno illustrato "Le innovazioni in tema di prevenzione oncologica in un'ottica di genere". L'evento è collegato al service per l'acquisto di un colonscopio robotico monouso che sarà donato alla LILT, strumento diagnostico d'avanguardia. Sandra Dudine ha sottolineato come la LILT Lega Italiana per la Lotta ai Tumori sia una realtà di lunga data, fondata già cent'anni fa a Bologna, compiendo un percorso di prevenzione e di informazione sul territorio nazionale, dove si contano più di cento associazioni provinciali con quattrocento sedi ambulatoriali per eseguire visite mediche ed esami specialistici per affiancare i programmi di screening regionali. La professoressa Simeth ha affrontato l'argomento entrando nello specifico dell'importanza della medicina di genere. Andando alle origini, al medico Ippocrate, vissuto nel quarto secolo avanti Cristo, nel cui nome ogni medico fa il giuramento di etica professionale, ha osservato come già all'epoca egli parlasse di medicina riferita alla persona e non viceversa, definendo ante litteram quella che oggi chiamiamo medicina personalizzata. In particolare, prendendo in considerazione l'elemento del "genere", si rileva come le indagini in merito alla sintomatologia delle patologie siano condotte in prevalenza su soggetti maschi, con la conseguenza che i sintomi presentati dalle donne non sono adeguatamente evidenziati. Un esempio notevole è dato dalla diversità di sintomi relativi all'infarto in un paziente maschio – dolori al petto - o in una paziente donna – dolori allo stomaco – per cui spesso nelle donne l'infarto viene diagnosticato soltanto dopo che la paziente lo ha superato. La patologia cancerogena che si sviluppa nell'intestino viene rilevata soprattutto con l'analisi del sangue occulto nelle feci, da non confondersi col sangue dovuto a lesioni superficiali. L'endoscopio è uno strumento fondamentale per esplorare l'intestino, ma spesso comporta un trauma doloroso per il paziente che abbisogna di sedazione. Il colonscopio riesce ad evidenziare le lesioni, anche minime, facendo guadagnare tempo prezioso per l'inizio della terapia. La differenza di genere si mostra in una diversità di posizionamento delle lesioni tumorali nell'uomo sul lato sinistro, più stretto, piuttosto che nella donna sul lato destro, più largo, dove il tumore dà i suoi segnali in ritardo, in quanto ha più spazio per svilupparsi. In particolare il colonscopio robotico digitale, con la sua struttura flessibile a "bruco" " si adatta bene alle anse intestinali, raggiungendo facilmente e senza dolore anche le Lesioni più lontane. La sua sonda a fibra ottica, collegata con un sistema computerizzato riesce ad evidenziare lesioni anche non visibili ad occhio nudo. Per questo il service del Club con il dono di questo colonscopio di ultima generazione è doppiamente utile al paziente e al medico.

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