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La donna in arancione

La cultura contro la violenza di genere: arte, musica e sport per i giovani

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Si è svolto il 27 novembre presso la Piccola Fenice di via S. Francesco  l'Incontro sul tema della prevenzione alla violenza di genere nei giovani “La donna in arancione - Orange the world” indicando l'arte, la musica e lo sport quali antidoti per educare i giovani al controllo delle emozioni virandole verso atteggiamenti positivi. Sono intervenuti: Col. Carabinieri Gianluca Migliozzi, i prof. Maurizio De Vanna, Carla Sancin, Giuseppe Verde, Paride di Stefano e Marta Barrera.

Evento organizzato dalla Presidente Paola Sbisà con le socie Emilia Mezzetti, Daria Parma, Oliva Quasimodo e Laura Billi. Programme Director Marina Tutta.

Incontro aperto al pubblico.


Si è svolto il 27 novembre presso la Piccola Fenice di via S. Francesco g.c. l'Incontro organizzato dal Soroptimist International Club di Trieste sul tema della prevenzione alla violenza di genere nei giovani “La donna in arancione - Orange the world” indicando l'arte, la musica e lo sport quali antidoti per educare i giovani al controllo delle emozioni virandole verso atteggiamenti positivi.

I relatori, introdotti dalla Presidente Paola Sbisà e dalle moderatrici Emilia Mezzetti e Daria Parma, hanno esposto i diversi aspetti desunti dalla loro esperienza professionale: il Col. Gianluca Migliozzi dei Carabinieri ha riportato dati statistici sul fenomeno a livello locale e nazionale affermando l'importanza della collaborazione dell'Arma con il Soroptimist per creare nelle varie sedi “Una stanza tutta per sé” - spazi sempre più numerosi nel nostro Paese che possano diminuire il disagio di una donna che decide di denunciare situazioni violente di cui sia vittima. Maurizio De Vanna, medico psichiatra di lunga esperienza, ha chiarito la differenza tra “aggressività” quale atteggiamento naturale che indica attività rispetto al termine “violenza” che indica la decisione di rivolgere l'aggressività contro un'altra persona, il che segna e produce uno squilibrio emotivo ed etico. Purtroppo esso viene trasmesso alle generazioni successive per effetto della epigenetica, che non cambia la struttura genetica ma modifica la sua preponderanza d'uso di alcuni geni rispetto ad altri, atteggiamento che può anche essere reversibile e riportare il soggetto all'equilibrio pregresso. Carla Sancin, psicoterapeuta, ha completato il discorso portando la pratica della terapia, che richiede attenzione ai minimi sintomi e un lungo periodo di rieducazione. Ha osservato che nella nostra società i casi più frequenti di difficoltà psicoaffettive si riscontrano per due opposti atteggiamenti educativi dei genitori, che vanno dall'eccessivo rigore e pretesa di risultato e rispetto delle regole che ingabbiano le aspirazioni dei figli, alla quasi totale assenza di presenza e di persone di riferimento che portano all'assenza di regole e del senso della misura: in entrambi i casi si sviluppa un bisogno di assoluto controllo sull'altro, pena l'annullamento di se stessi.

Nella Tavola Rotonda, curata dalle socie Oliva Quasimodo e Laura Billi, si sono analizzate alcune delle opere degli studenti del Liceo Artistico “Nordio” che hanno concorso al Premio di studio intitolato a Mirella Schott Sbisà, con il Preside prof. Giuseppe Verde e gli insegnanti Paride di Stefano e Marta Barrera che hanno accompagnato i giovani nella riflessione sul fenomeno della violenza di genere, oggetto del Premio “La donna in arancione” proposto dalla Presidente del Club Paola Sbisà in nome della madre, che oltre ad essere stata lei stessa artista e insegnante alla Scuola di Grafica, è stata pure una delle fondatrici del Soroptimist di Trieste. Il tema è stato variamente declinato dagli studenti che hanno espresso la loro sensibilità e maturità nell'affrontare tale tema: le opere sono state selezionate da una giuria di cui faceva parte la socia Marianna Accerboni, e non è stato facile giudicarle in quanto il livello sia artistico che espressivo è stato notevole: l'opera presentata da Jovana Živanovič è stata utilizzata per creare una bag di rappresentanza.


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