Domenica 10 novembre alle 17:30 nel Cinema Passerotti di Peccioli, la giornalista d'inchiesta e scrittrice Ilaria Bonuccelli presenta il suo libro
“VIOLENZISSIMA”, storie di violenze di genere e di valutazioni stereotipate. Conversa con l'autrice la giornalista Sarah Esposito.
A seguire Danza spagnola con il Gruppo LO QUE SOY Donne Girasole.
E' proprio da Peccioli che il Soroptimist International Valdarno Inferiore ha voluto iniziare le proprie riflessioni sui femminicidi e su ogni forma di violenza di genere, che da 25 anni convergono in tutto il mondo nella “Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” designata nella data del 25 novembre dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.
A Peccioli, infatti, il 24 novembre del 2023 è stata inaugurata la seconda delle tre “Stanze tutte per sé”, stanze accoglienti dedicate all'ascolto protetto delle vittime di violenza, realizzate dal Soroptimist Valdarno Inferiore nell'ambito della collaborazione tra Soroptimist International d'Italia, il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno.
I dati sui femminicidi restano allarmanti: nell'ultimo report del Viminale relativo al periodo 1 gennaio – 3 novembre 2024 sono 96 i femminicidi, di cui 82 relativi a donne uccise in ambito familiare o affettivo.
Ed ogni volta ci si stupisce, ci sembra inconcepibile questa volontà maschile di sopprimere le donne, eppure ogni volta ci rendiamo conto che si tratta dell'atto finale di un ciclo di violenze.
Vogliamo qui riportare e fare nostra la definizione di femminicidio dell'antropologa Marcela Lagarde: “Si tratta della forma estrema della violenza di genere contro le donne, prodotta dalla violazione dei suoi diritti
umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine, quali maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria e istituzionale, che comportano l'impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale, quanto da parte dello Stato e che, ponendo la donna in una condizione indifesa e di rischio possono culminare nell'uccisione o nel tentativo di uccisione della donna stessa”.
A queste condotte, quasi sempre trascurate, ai linguaggi che vengono usati dobbiamo prestare più attenzione e il libro di Ilaria Bonuccelli ci aiuterà in questo impegno.
A conclusione, e con l'augurio che tutte le donne, in tutti gli stati del mondo, possano essere libere di danzare, il Gruppo di Danza Spagnola “Lo que Soy”, guidato dalla Maestra Maria Teresa Spinelli, interpreterà il ballo Flamenco che, per secoli, in Europa, ha rappresentato più di ogni altro la libertà di espressione e l'integrazione di una cultura marginalizzata, quella dei Gitani, tanto da meritare nel 2010 la dichiarazione di Patrimonio immateriale dell' Umanità.