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Nuovi disturbi alimentari delle giovanissime

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Il giorno 10 dicembre il Soroptimist Club Valle Umbra ha organizzato presso Villa Roncalli a Foligno il Convegno "Dall'ortoressia alla drunkoressia" - I nuovi disturbi alimentari delle giovanissime.

Relatori del convegno sono la Dottoressa Francesca Bianconi Psicologa e il Dottor Marco Ceci, Psicologo, coordina la Dottoressa Monica Sassi. 

Il giorno 10 dicembre, presso l’hotel ristorante “Villa Roncalli” di Foligno, si è tenuto l’incontro organizzato dal Club Valle Umbra, dal titolo “Dalla drunkoressia all’ortoressia – I nuovi disturbi alimentari delle giovanissime” che ha visto come ospiti il Dr. Marco Ceci, psicologo presso l’Ambulatorio per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Umbertide e presso il Centro DAI ed Obesità di Città della Pieve, e la Dr.ssa Francesca Bianconi, psicologa psicoterapeuta esperta in disagio giovanile.

Temi della serata sono stati quindi i disturbi alimentari, spaziando dalle più conosciute Anoressia Nervosa e Bulimia, alle patologie emergenti come: il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (o Binge-Eating Disorder) che consiste nel avere improvvise abbuffate senza metodi di compenso; la Reverse Anorexia (o Vigoressia), nella patologia che porta la persona a focalizzarsi estremamente sull’accumulo ipertrofico di massa muscolare; l’ortoressia, ovvero la tendenza ad avere una selettività estrema dettata da una ricerca eccessiva di cibi sempre più salutari non dettata da un’attenzione alle forme corporee. Si è inoltre posto l’accento sulla sempre crescente problematica dell’obesità, considerando tutte le complicanze e malattie collaterali connesse al sovrappeso. Ciò che si rileva sul piano epidemiologico è che sempre più i disturbi colpiscono anche i più piccoli, e sempre più i disturbi alimentari interessano anche il genere maschile, per quanto risulti ancora in grande prevalenza femminile.

Proseguendo il confronto, sono emerse tematiche importanti, come l’influsso della società e della famiglia come mediatore, poiché il disagio psichico affonda le sue radici principalmente nell’età dello sviluppo. Una società dove l’intimo perde i confini a favore del social e che si allontana da un contatto umano autentico e profondo, può portare ad allontanarsi dal vivere le proprie emozioni se non attraverso ciò che è tangibile, sensoriale, corporeo, visibile; il cibo ed il corpo diventano quindi voce di disagio, bersaglio di emozioni, mezzi di comunicazione deformati e deformanti. La famiglia e in generale le figure di attaccamento, rimangono sicuramente i principali appigli attraverso cui ritrovare un’umanità, un dialogo interiore ed uno scambio emotivo.

Ci auguriamo che questi incontri aiutino a far nascere un cambiamento che dall’intimo di ognuno di noi si estenda alle reti familiari e sociali che ci circondano.

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