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LA LEZIONE DI SOMMI AI GIOVANI: DIFENDIAMOLA!

È la più bella.

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Meticolosa e chiara la lectio magistralis che il noto giornalista e conduttore tv, intervenuto questo pomeriggio (4 giugno) al Museo Miniscalchi - Erizzo, ha reso agli alunni delle classi vincitrici del concorso “Costruiamo insieme la cultura del rispetto” indetto da Soroptimist Club Verona

È la più bella perché è giusta, poetica, gentile e generosa. È la Costituzione secondo Luca Sommi, ma è anche quella Carta di 139 articoli posta a presidio della Repubblica italiana, nonché dei diritti di ciascun cittadino, consegnataci 76 anni fa dai nostri padri e madri Costituenti.

Un testo in forma di disposizioni, che le giovani d'oggi hanno il dovere di conoscere e, a loro volta, trasmettere alle future generazioni. Meticolosa e chiara la lectio magistralis che il noto giornalista e conduttore tv, intervenuto questo pomeriggio (4 giugno) al Museo Miniscalchi - Erizzo, ha reso agli alunni delle classi vincitrici del concorso “Costruiamo insieme la cultura del rispetto” indetto da Soroptimist Club Verona.

Ad aggiudicarsi il podio del Concorso "Costruiamo insieme la cultura del rispetto", con un premio di €300 ciascuna, sono state: gli alunni delle primarie di Erbe-IC Vigasio, la classe 3B delle secondarie di primo grado dell'IC di Nogara, e gli studenti del Liceo artistico Anti di Villafranca.

La dignità, punto di partenza

«Abbiamo la fortuna di avere una Costituzione che “dispone”, ma non prescrive né obbliga a fare nulla, tranne che in un articolo, il numero 3, il quale conferisce agli italiani e alle italiane ciò che prima del 2 giugno 1946 non avevano: la dignità. Il punto di partenza deve cioè essere uguale per tutti, ricchi e poveri, intelligenti e non», ha esordito Sommi, che nella stessa occasione ha presentato il suo ultimo libro, La più bella. Perché difendere la Costituzione (Baldini + Castoldi, 2024).

«Ma per garantire questo piano di parità, la Costituzione affida alla Repubblica il compito di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana ….”». Tra le riflessioni sviluppate a partire dalla carta costituzionale, poi, ad affascinare i giovani è stato l'intervento sulle risorse del pianeta, altro indice di misura per un'equa distribuzione della ricchezza.

Diritto a lavorare il giusto e bene

«Avremo un vero progresso quando smetteremo di usare le auto a scoppio e inizieremo quelle a energia solare. Scelta che inciderà anche sul futuro mercato del lavoro: i ragazzi di oggi, infatti, non aspirano più a lavorare dodici ore al giorno per portare a casa due euro, mentre alle loro spalle altri si arricchiscono - ha aggiunto Sommi, intervistato dalla socia soroptimista e giurista Silvia Zenati – Desiderano e hanno diritto di lavorare il giusto e bene, sfruttando le risorse oggi messe a disposizione dalla tecnologia. Per dirla con le parole di Pasolini, che distingueva tra sviluppo e progresso, il primo è la tensione a tutte le cose superflue (proprio la condizione in cui viviamo oggi), il progresso, invece, si traduce nel garantire che tutti abbiamo le cose necessarie».

«Educare al rispetto significa educare al fatto che dietro ognuno di noi vi è sempre un mondo, un mondo che bisogna imparare a guardare e di cui bisogna saper aver cura» ha poi commentato il Provveditore agli studi di Verona Sebastian Amelio, affiancato dalla presidente del Soroptimist scaligero Giovanna De Finis, «chi, nell'altro, sa vedere ciò che lo rende tale nella sua unicità, fa davvero esperienza di Rispetto. Dobbiamo allora far sì che i nostri giovani imparino questa conversione dello sguardo».

https://www.larena.it/argomenti/cultura/luca-sommi-costituzione-1.10727509

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