Evento realizzato in collaborazione con: Verona Professional Women Networking, Rotary Club Verona Sud Michele Sanmicheli, Federfarma Verona, A.N.D.E. Associazione Nazionale Donne Lettrici, Società Letteraria di Verona, ConfCommercio Terziario Donna Verona.
Relatrici di questa tavola rotonda saranno la prof.ssa Giovannella Baggio, la prof.ssa Antonella Viola e il prof. Luca Fabris, luminari nell'ambito della medicina di Genere-Specifica, che ringraziamo per la disponibilità e la loro presenza, moderati dalla dott.ssa Annamaria Molino, Past president del Soroptimist del club di Verona, specialista in oncologia, nell'amministrazione comunale di Verona ricopre il ruolo di Capogruppo del gruppo consiliare Damiano Tommasi Sindaco, delegata per la Rete Città Sane OMS.
L'incontro interseca la campagna “Camminare con scarpe diverse per la parità di genere”. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione, alla sua seconda edizione, promossa dal SI of Europe a cui l'Unione italiana del Soroptimist ha aderito nell'ambito delle manifestazioni dell'8 marzo Giornata internazionale della donna.
Sono trascorsi 115 anni dalla celebrazione negli USA della prima giornata nazionale della donna: era il 28 febbraio del 1909.
L'anno successivo l'Internazionale Socialista la introdusse in Europa e istituì nel corso del Congresso di Copenaghen la Giornata Internazionale della Donna per promuoverne diritti e per sostenere la campagna in favore del suffragio universale.
In Italia la prima Giornata internazionale della Donna fu festeggiata nel 1922 e nel 1946 la mimosa fu individuata come suo simbolo ufficiale. Nel 1977 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò l'8 marzo «Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e per la pace internazionale».
Questa ricorrenza sin dal suo nascere sottolinea l'importanza della lotta per i diritti delle donne, in particolare per la loro emancipazione, ci ricorda le conquiste sociali, economiche e politiche e porta l'attenzione su questioni come l'uguaglianza di genere, le discriminazioni e le violenze contro le donne.
L'8 marzo costituisce un momento per riflettere sulle conquiste ottenute, chiedere nuovi cambiamenti e celebrare atti di coraggio e determinazione delle donne che si sono distinte nella storia. Il mondo ha fatto notevoli progressi in diversi ambiti, ma nessun Paese ha raggiunto ancora la parità di genere. Molta strada è stata fatta in molti campi e di questo siamo grate e grati a chi ci ha preceduto; ora spetta a noi aggiungere ulteriori tasselli, per consolidare e presidiare quanto raggiunto nei vari ambiti.
Negli ultimi anni tanto è stato realizzato dal mondo accademico e della ricerca scientifica nell'ambito della medicina sul fronte donna. Parlare di parità di genere e agire su questo piano con interventi concreti e incisivi significa contribuire ad aumentare il grado di civiltà del genere umano. l'ONU ha affermato che “l'uguaglianza di genere è un diritto fondamentale, e necessario fondamento per un mondo pacifico, prospero e sostenibile”.
Come declinare la parità di genere sul piano delle cure mediche?
Questo è il punto di partenza su cui vogliamo porre l'attenzione: la medicina di genere, o meglio, medicina-specifica.
Il Soroptimist di Verona, intersecando uno dei macro obiettivi individuati dalla Presidente Adriana Macchi, la medicina di genere, ha inteso contribuire alla giornata Internazionale della donna, insieme ad Ande, Federfarma, Rotary Verona Sud e Verona, Terziario donne Confcommercio, Professional Women Network, con il capitolo Medicina di genere e in collaborazione con l'Assessorato Parità di Genere del Comune di Verona.
Il focus dell'incontro è centrato su un approccio alla medicina che tenga conto di come donne e uomini, pur soggetti alle medesime malattie (patologie cardiovascolari, diabete, malattie infettive) manifestano diverse sintomatologie, progressioni di patologie e risposte ai trattamenti terapetutici.
In medicina, potremmo dire che, giocando con le parole, ‘conoscere le differenze' tra donne e uomini salva la vita!