Oggi, 10 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale della Dichiarazione dei Diritti Umani, il Soroptimist Club di Livorno chiude la campagna per il contrasto alla violenza di genere, domestica e assistita. Ogni giorni abbiamo pubblicato un articolo o un'intervista o parlato di una nostra iniziativa. Una nostra socia ha tradotto ogni contributo e condiviso con i club Soroptimist di tutto il mondo. Ringraziamo tutte le socie che hanno lavorato a questa Campagna e le persone con cui abbiamo collaborato in questi 16 giorni. Giovanna Bacci Di Capaci, la vicepresidente del nostro club, nel nostro ultimo articolo della campagna, sintetizza le tappe salienti di questo percorso.
La Campagna contro la Violenza di Giovanna Bacci Di Capaci, vicepresidente e corrispondente del Notiziario del Soroptimist club di Livorno.
Oggi, 10 dicembre, si conclude la Campagna contro la violenza di genere portata avanti dal Soroptimist club di Livorno.
Dal 25 novembre, Giornata mondiale dedicata al contrasto della violenza, fino al 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani, il Soroptimist ha tinto di arancione la città, illuminando il Gazebo della Terrazza Mascagni, la Questura, la Caserma dei Carabinieri e la stanza di ascolto dei minori del Tribunale.
A Livorno per contrastare la violenza sulle donne, il Soroptimist ha realizzato, nella Caserma dei Carabinieri e nella Questura, le stanze adibite all’ascolto protetto delle vittime di violenza (le donne, ma anche i minori, i portatori di handicap, gli anziani). In totale riservatezza, in un ambiente accogliente e con l’aiuto di personale qualificato, le vittime possono finalmente sporgere quella drammatica, mortificante denuncia che potrà liberarle dai soprusi - fisici, verbali, psicologici ed economici - quasi sempre subiti tra le mura domestiche, e purtroppo e troppo spesso di fronte a minori, testimoni involontari e inermi delle violenze inferte alle madri, esperienze traumatiche che lasceranno segni indelebili nelle loro giovani vite (violenza assistita).
In questo periodo arancione, il Club di Livorno ha aderito al progetto nazionale Soroptimist, con una serie d’interviste realizzate dalle socie a referenti delle istituzioni cittadine che si occupano di contrasto alla violenza. Queste interviste sono pubblicate e si possono leggere sul sito e sulla pagina Facebook del club livornese. Alle prime interviste hanno ampiamente risposto la Marescialla Monica Giorgi, referente per la violenza di genere dell’Arma dei Carabinieri di Livorno, e il Vicequestore Aggiunto e nuovo Dirigente Capo della Squadra Mobile, Dott. Giuseppe Lodeserto, che hanno commentato l’uso della “Stanza tutta per sé” creata nella Caserma dei Carabinieri e in Questura, facendone un breve bilancio.
Dalle interviste emerge che la “stanza tutta per sé” è stata un buon investimento, in quanto luogo che aiuta le vittime (donne o bambini) a rilassarsi e a esprimere meglio le proprie emozioni. A Livorno, come ovunque, i maltrattamenti (lesioni, ingiurie, minacce, stalking, violenze sessuali) sono per lo più per opera di familiari violenti. Le donne che denunciano appartengono a tutte le fasce di reddito, e sono di tutte le età. Le denunce sono oggi in aumento, in virtù delle campagne di sensibilizzazione, che hanno indotto sempre di più le vittime di violenza ad acquistare consapevolezza di sé e a non accettare più passivamente gli abusi. Finalmente le donne denunciano (il nostro motto “orangetheworlddecidoio”).
E’ stata intervistata l’Avvocata Cristina Cerrai, Consigliera di Parità della Provincia di Livorno e coordinatrice dello “Sportello Vis” di Livorno, un centro che riunisce una rete territoriale a supporto delle vittime di qualsiasi forma di violenza e intende tutelare i diritti dei cittadini, in particolare delle categorie svantaggiate. Di questa rete fanno parte Forze dell’Ordine, Sanità, Comune di Livorno e altri Comuni della Provincia, Prefettura, Tribunale, Ufficio Scolastico Provinciale e numerose associazioni (Caritas, Randi, Ippogrifo, SVS, CESDI). L’Avv. Cerrai ha illustrato i numerosi servizi offerti da questa importante e consolidata rete territoriale che supporta e protegge le vittime di violenza domestica e assistita ed ha anche istituito uno sportello chiamato “Ascolto uomo”. Questo sportello prende in carico i maltrattanti, impostando per loro un percorso personalizzato al fine di interrompere gli atteggiamenti disfunzionali ed evitare recidive.
A Livorno oltre allo “Sportello Vis”, agisce anche il Centro Donna del Comune, dove è stata intervistata Giovanna Papucci, Presidente dell’Associazione Ippogrifo, impegnata per la promozione della donna in genere e che da più di un decennio supporta la donna che subisce violenza, offrendo un servizio gratuito di ascolto, informazione, formazione, orientamento psicologico e legale. L’Associazione organizza le più varie attività aperte alla cittadinanza (spettacoli, conferenze, tavole rotonde, mostre) sempre al fine di dare visibilità alla creatività e al sapere femminile. Per il contrasto alla violenza di genere, Ippogrifo ha attivato la Rete Antiviolenza città di Livorno; la Rete Albarosa, di cui fanno parte numerose associazioni di volontariato, che intrattiene rapporti con le scuole per educare alla non violenza e all’inclusione; e infine la Federazione Ginestra Antiviolenza, ampia rete territoriale che provvede all’allontanamento dalla città e alla messa in sicurezza di donne anche con minori in case rifugio dislocate in altri territori.
Un’altra interessante intervista è stata rivolta alla Dottoressa Maria Serenella Pignotti, pediatra e medico legale di Firenze, da sempre impegnata, sia in campo medico sia nel sociale, nella difesa dei diritti dei bambini e dei ragazzi, autrice di numerosi articoli e saggi sul tema della violenza domestica. I bambini che assistono alla violenza domestica ne subiscono le conseguenze emozionali e vivono la paura o l’intimidazione esattamente come se la violenza fosse diretta su di loro. Ogni bambino, però, reagisce in modo peculiare in dipendenza di vari fattori: il sesso, l’età, la durata di esposizione alla violenza, la presenza simultanea di altre forme di maltrattamento, le relazioni con gli adulti. Gravissimi sono comunque gli effetti sia a breve, sia a lungo termine per queste giovani vittime. Possono essere soggetti a depressione, somatizzazione, difficoltà di apprendimento, comportamenti violenti con i coetanei. Da adolescenti più facilmente tentano il suicidio, la prostituzione, l’uso di droghe. Purtroppo, sostiene la Dottoressa Pignotti, le istituzioni sono ancora inadeguate di fronte a queste drammatiche problematiche. Occorre un atteggiamento scientifico già a partire dalla preparazione degli operatori affinché sia la Scienza ufficiale, anche nei Tribunali, a supportare le decisioni di Giudici, non il pregiudizio o l’ideologia che ancora è presente in maniera pervasiva nella mentalità di molti operatori.
L’ultima intervista è quella alla matematica Sara Sesti, autrice insieme a Liliana Moro del libro “Scienziate nel tempo. 100 biografie”. Nella breve introduzione all’intervista, la presidente del club livornese sottolinea quanto sia importante, per contrastare la violenza e giungere a una equa parità di genere, l’educazione - a partire della scuole - alla consapevolezza critica di tutti gli stereotipi e pregiudizi di genere. Per giungere a una parità giuridica, familiare, socio-economica, politica e culturale è necessaria una profonda sensibilizzazione e un forte impegno educativo a livello globale. In questo spazio d’impegno si colloca anche il Soroptimist mondiale, nelle sue varie Federazioni e in Italia.
Uno stereotipo di genere ancora vigente è quello che le donne non siano portate per la matematica, la fisica, per quelle materie raggruppate oggi nell’acronimo STEM (dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics). Sara Sesti, con la sua certosina ricerca di donne che nel passato si sono distinte nell’avventuroso viaggio nelle scienze, è riuscita a riportare alla luce ben 100 donne “STEM”. La sua ricerca è nata per contrastare il volto maschile che la scienza continua ad avere, nonostante gli importanti contributi delle donne alla ricerca, dall'antichità ai giorni nostri. Molto illuminante l’intervista e sicuramente stimolante per tutte le studentesse che hanno passione per le materie scientifiche.
Le socie del Soroptimist nel periodo arancione hanno scritto articoli di particolare interesse e competenza in tema di diritti umani, che si possono trovare sul sito del Soroptimist di Livorno. Si parla dei “diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, dei “diritti degli studenti e delle studentesse”, della “tutela dei minori” e di inviolabili diritti umani nella “Giornata Internazionale per il contrasto alla violenza contro le donne e sulle azioni per contrastarla”.
Il 3 dicembre, in cui si celebra la “Giornata Internazionale delle Persone con disabilità”, si è parlato dei loro diritti. I disabili rientrano fra i soggetti fragili, pertanto più esposti a forme di violenza; in particolare i bambini disabili sono molto vulnerabili e possono essere vittime in vari contesti: la scuola, l’ambiente domestico o gli istituti di assistenza. L’articolo di una socia evidenzia i progressi fatti dalla legislazione italiana per favorire il processo di inclusione all’interno della scuola. Se non tutti sanno come sia nata a livello storico la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che si celebra ogni anno il 10 dicembre dal lontano 1948, e perché il Soroptimist Day sia il giorno più importante per questo club Service, consigliamo di leggere “10 dicembre 1948 Assemblea delle Nazioni Unite” sul nostro sito o sulla pagina facebook.
Altra data da ricordare è il 5 dicembre che è la “Giornata mondiale del suolo” istituita nel 2014 dalla FAO (Food and Agricolture Organization) delle Nazioni Unite per promuovere il vitale ruolo del terreno nello sviluppo e nel mantenimento della vita sul nostro pianeta. L’attenzione non solo alle persone - diritti, accettazione delle diversità, sviluppo e pace - ma anche all’ambiente fa parte, fin dalle sue origini, del Soroptimist International; una nostra socia agronoma ci illustra l’importanza della protezione del suolo e il significato di questa particolare giornata festeggiata nel mondo. Mentre una nostra socia avvocata, che al momento svolge l’importante ruolo di garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, nella giornata che celebra i diritti umani per tutti, ci aggiorna sulla situazione drammatica che nel 2020 ha investito l’intero globo. ”In piedi per i diritti umani: è l’appello che intitola la Giornata internazionale dei diritti umani del 2020. Un evidente e forte richiamo alla necessità di mettere al centro dell’opera di ripresa dalla crisi sociale ed economica generata dalla pandemia, la salvaguardia dei diritti della persona, con l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze sistematiche, le situazioni di esclusione e di discriminazione che sono spietatamente venute alla luce nel corso dell’emergenza pandemica.
Infine vogliamo segnalare il notevole riscontro economico che ha prodotto il Service Clementineantiviolenza promosso dal Soroptimist Nazionale all'interno del progetto Orange the world, al quale abbiamo aderito anche noi come tutti i club d’Italia, comprando cassette di ottime clementine prodotte in Calabria. Il ricavato sarà devoluto ai centri antiviolenza D.I.Re (Donne in rete contro la violenza).