Le porte dell'Accademia di Agricoltura di Torino si sono aperte alle Socie del Club per una visita riservata che è risultata del più grande interesse sotto molteplici aspetti. Le eleganti e preziose sale dell'ottocentesco palazzo Corbetta Bellini di Lessolo che dal 1939 ospita l'Accademia (fondata come Reale Società Agraria sotto Vittorio Amedeo III e in seguito, con Carlo Alberto, divenuta Reale Accademia di Agricoltura) contengono, oltre a notevoli arredi e opere d'arte, una biblioteca e archivi ricchi di volumi e documenti di grande valore storico, importanti collezioni di strumenti tecnici, di stampe e di minerali.
Le socie sono state accolte con grande cordialità dal Presidente, Prof. Marco Devecchi, e guidate nel percorso storico dell'Accademia dalla dott.ssa Caterina Ronco, autrice di un'accurata pubblicazione consultabile anche online al file allegato. Erano presenti anche i due precedenti Presidenti dell'Accademia, Dottor Enrico Gennaro e Professor Pietro Piccarolo, e la Segretaria, Dottoressa Marina Maniago.
Di sala in sala della prestigiosa sede, grazie alla preziosa guida della Dott. Caterina Ronco, le Socie hanno potuto ammirare e apprezzare le opere d'arte e le ricche collezioni di strumenti tecnici, stampe e minerali presenti, nonché conoscere la storia dell'Accademia stessa che ha contato tra i suoi soci ordinari Camillo Benso di Cavour e Luigi Einaudi.
Un posto a parte occupa l'eccezionale raccolta pomologica di Francesco Garnier-Valletti (1808-1889), costituita da circa 600 riproduzioni in cera o resine di frutti (mele, pere, albicocche, pesche, susine, uve, queste ultime conservate in altra sede), fedeli non solo nell'aspetto ma anche nel peso. Questi modelli, la cui arte nacque verso la fine del XVIII secolo, avevano uno scopo scientifico, nonché didattico, di identificazione e classificazione delle molte varietà conosciute e sono pertanto di una verosimiglianza assoluta. Parimenti importante è la collezione di circa duemila disegni preparatori custoditi dall'Accademia.
La Reale Società Agraria fondata nel 1785 sotto Vittorio Amedeo III, divenuta in seguito con Carlo Alberto, la Reale Accademia di Agricoltura, aveva come scopo dichiarato nel suo primo Statuto di: "promuovere a pubblico vantaggio la coltivazione dei terreni situati principalmente nei felici domini di S.M., secondo le regole opportune e convenevoli alla loro diversa natura", compito che mantenne come organo i consulenza del Governo Piemontese prima e di quello italiano poi, sino al 1868.
Un particolare merito dell'Accademia è quello di aver proposto e ottenuto, in accordo con l'Università e il Comune di Torino, l'istituzione nel 1936 della Facoltà di Agraria presso l'Ateneo torinese e per la realizzazione, nel 1980, del corso di Laurea in Scienze forestali.
Oggi l'Accademia continua nella sua attività di studio e di ricerca su problemi vari con memorie e convegni mirati alla necessità di usare correttamente il territorio e le risorse agricole nei confronti dell'esigenza ineluttabile di conservare all'ambiente caratteristiche di "vivibilità" tali da non alterare il rapporto uomo-natura. (dal Sito dell'Accademia di Agricoltura)
(https://www.accademiadiagricoltura.it/wp-content/uploads/2022/03/sede-e-richiami-storici.pdf).