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BREXIT aspetti giuridici ed economici

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  • Club: Pordenone
  • Autore: Piera Roncoletta
  • Ultima modifica: Marzo 2017
  • Pordenone

BREXIT: A PORDENONE UN CONVEGNO IL 2 MARZO, ORGANIZZATO DAL SOROPTIMIST CLUB IN COLLABORAZIONE CON L’UNIONE GIURISTI CATTOLICI  

AUDITORIUM GREMITO DI PUBBLICO PER CHIARA MIO E CARLOTTA DE FRANCESCHI, DUE ECONOMISTE DI SUCCESSO IN CAMPO INTERNAZIONALE, ORGOGLIO DEL TERRITORIO PORDENONESE INVITATE DAL SOROPTIMIST CLUB CITTADINO, HANNO PARLATO DI BREXIT E DI EUROPA, DISEGNANDO SCENARI DI SPERANZA   Auditorium dell’istituto Vendramini di Pordenone gremito di pubblico – fra il quale molti commercialisti, avvocati, giornalisti, il prefetto di Pordenone Maria Rosaria Laganà, il vice presidente della Regione Sergio Bolzonello, l’assessore alla cultura Tropeano per il Comune - giovedì sera, a Pordenone, dove si parlava di Brexit con due relatrici di prestigio,due donne pordenonesi che rappresentano l’eccellenza e sono orgoglio del territorio, entrambe impegnate in campo internazionale con incarichi di grandissimo prestigio: Chiara Mio, economista, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, presidente Crédit Agricole FriulAdria e Carlotta De Franceschi, anche lei economista, docente alla Columbia University, già consigliera economica del presidente del consiglio Renzi, presidente del consiglio di indirizzo del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano e a capo della start-up di Action Institute, che lavora per rilanciare la competitività del Sistema Italia. Ed è stata proprio un’associazione di donne che lavorano nel mondo per le donne e per il loro progresso in ogni campo a invitarle, il Soroptimist club di Pordenone, che ha organizzato il convegno in collaborazione con l’Unione giuristi cattolici di Concordia-Pordenone, realtà entrambe presiedute da Carla Panizzi, che ha coordinato gli interventi. Ad aprire la serata è stato uno studente, Riccardo Ciani, delegato della consulta degli studenti di Pordenone e provincia, realtà che ha seguito un percorso di preparazione al convegno con la docente e soroptimista Fiorenza Poletto. Mio e De Franceschi hanno avuto la capacità di spiegare in modo chiaro e con un linguaggio comprensibile anche ai non esperti gli scenari un cui si sta muovendo l’Europa dopo la Brexit – con la conseguente frammentazione dei mercati, le incertezze politiche determinate da appuntamenti elettorali importanti, soprattutto in Francia e Germania – sfatando falsi miti rispetto a numeri, parametri, Pil, debito pubblico e sottolineando come per l’Europa (e per l’Italia) l’uscita del Regno Unito si possa trasformare piuttosto in un’opportunità da cogliere - nell’occupare spazi nuovi – purché sappia ritrovare la politica unitaria e lo spirito che contraddistinse i trattati di Maastricht e fissare regole di bilancio comuni che non possono essere più essere basate sui parametri del 1992, quando l’economia cresceva a cifre oggi inimmaginabili, concetto che è stato ripreso anche nell’intervento conclusivo dal vice presidente della Regione Sergio Bolzonello.

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