A poco più di un anno dal precedente convegno su Le Associazioni di servizio agli inizi del 3° millennio nel contesto delle celebrazioni dei 150 anni di Unità Nazionale, come era stato annunciato programmaticamente, il Soroptimist torinese ha preso parte a un nuovo incontro tra i club di servizio legati da un protocollo di partnership finalizzato alla realizzazione di progetti comuni. Ai quattro club fondatori – Soroptimist, Rotary, Lions, Zonta – si è ultimamente associato il Panathlon International, che conferisce al sodalizio la sua mission in favore dello sport visto anche come veicolo di valori di solidarietà, rispetto e accettazione delle differenze e rifiuto della violenza.
L’incontro di quest’anno è servito a fare il punto sull’avanzamento della partnership a un anno dalla sua proclamazione, e a presentare i progetti che ognuno dei club ha avviato o realizzato sulla base di una linea comune. Il problema sul quale lavorare è stato individuato nelle “nuove povertà”, cioè in quelle situazioni di disagio in primo luogo economico, ma anche sociale, morale e culturale che colpiscono, nella crisi generale che stiamo vivendo, sempre più ampi settori della società. Povertà “nuove” perché ne sono vittime fasce sociali un tempo sicure nella loro condizione; categorie di cittadini che per ragioni non dipendenti da loro si ritrovano improvvisamente privi di lavoro o di un tetto sperimentando così, in modo imprevedibile, una condizione di esclusione.
I club si sono attivati su questa problematica con iniziative diverse a seconda delle rispettive vocazioni e delle collaborazioni con enti e fondazioni benefiche. La maggior parte dei progetti non consiste in semplici elargizioni di aiuti, ma offre sostegni all’imprenditorialità e allo studio, oppure presenta contenuti educativi che possano contribuire, più a lungo termine, a sradicare alla base le cause della precarietà.
Il Soroptimist, che tradizionalmente fonda i propri progetti sulle professionalità interne sulle quali può contare, ha aderito alla partnership con i service del microcredito e dell’aula d’ascolto protetto per i minori: quest’ultimo non ha una valenza strettamente economica, ma fa riferimento al degrado e alla violenza che nascono da situazioni di povertà materiale e culturale.
La mattinata del convegno è trascorsa in modo rapido e intenso tra i numerosi interventi di tutte le associazioni coinvolte. Una nuova verifica della partnership è prevista, come da programma, nel 2013.
Un riassunto dei lavori è visibile al link http://youtu.be/L0WZ_LivRIk
Allegato Programma.