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Contrastare la violenza dentro e fuori la rete:

educazione, legalità, giustizia

Obiettivi:

Contrastare
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  • Cremona

Il Soroptimist Club Cremona ha organizzato, il 23/10/24,  la tavola rotonda intitolata Contrastare la violenza dentro e fuori la rete: educazione, legalità e giustizia

Nel corso dell'incontro sono stati illustrati e commentati i significativi esiti, presentati a Cremona per la prima volta, della ricerca-azione La percezione della legalità e delle regole nei giovani, condotta nel territorio della provincia di Brescia dal centro Criaf (Centro Riabilitazione Infanzia Adolescenza Famiglia) all'interno del progetto “MAPS” (Messa Alla Prova). 

La ricerca ha coinvolto 1004 studenti tra gli 11 e i 17 anni con l'obiettivo di comprendere la loro percezione delle norme e della giustizia 

La ricerca e le attività laboratoriali ed esperienziali che l'hanno accompagnata sono state inoltre occasione per analizzare il rapporto studenti-regole, indagando, alla luce della complessità sociale e delle criticità riscontrate in termini relazionali e di socializzazione, anche comportamenti scorretti nel gruppo dei pari, rivelando alcuni problemi in termini di responsabili

Tra i dati più significativi emersi:  diversi studenti ritengono legali  comportamenti che sono invece illeciti, tra cui: il 19% non pagare il biglietto sui mezzi pubblici o scrivere su edifici pubblici; il 59% non restituire denaro a un amico; il 56% copiare durante un esame. In rete la percezione di legalità appare ancora più problematica: il 56% degli studenti considera legale scaricare materiale pirata; il 55% diffondere informazioni false con l'intento di ferire; il 53% creare profili falsi; il 51% pubblicare foto di altri senza consenso. L'ambiente digitale sembra influenzare la percezione della propria responsabilità: l'83% ritiene improbabile essere punito per comportamenti scorretti online; il 53% giudica le proprie azioni meno gravi per l'anonimato; il 48% si sente meno in colpa nel fare qualcosa percepito come sbagliato.  In allegato l'abstract di tutti risultati della ricerca, riassunto dalla dssa Paola Cattenati, Criaf.

L'incontro si è quindi proposto di avviare un confronto multidisciplinare (sociologico, psicopedagogico, antropologico, giuridico…) sul tema della giustizia e della responsabilità, al fine di prevenire e contrastare la violenza in tutte le sue forme.  

Dopo i saluti e i ringraziamenti della Presidente Marida Brignani, hanno preso la parola l'Assessore all'Istruzione del Comune Roberta Mozzi e la Vice Presidente della Provincia Graziella Locci, che hanno portato i saluti delle loro Istituzioni e hanno espresso parole di compiacimento per l'importante iniziativa.

Quindi la giornalista Francesca Morandi, socia del Club, moderatrice dell'incontro, ha invitato Paola Cattenati, psicopedagista e responsabile del CRIAF (Centro Riabilitazione Infanzia Adolescenza Famiglia), socia del Club,  a illustrare, con l'ausilio di slide molto chiarificatrici, gli esiti della ricerca condotta. Ne sono emerse molte criticità, soprattutto rispetto alla percezione nei ragazzi di ciò che è o non è legale come per esempio scaricare film da siti internet o creare un profilo anonimo online. E' emerso anche quanto importante sia  per i giovani l'esempio ricevuto in famiglia.

Sull'importanza della famiglia quale primo fattore della creazione di responsabilità e di consapevolezza della legalità nei giovani si è anche espressa la prof.ssa Angela Biscaldi, docente di antropologia all'Università statale di Milano, mentre il colonnello Paolo Sambataro, Comandante provinciale dei Carabinieri di Cremona e il vice commissario Alberto Casarotti, responsabile della sicurezza cibernetica della Polizia Postale di Cremona hanno parlato del loro difficile compito di sensibilizzazione che periodicamente svolgono nelle scuole.

Ha concluso il dibattito l'avvocato Romanelli, presidente dell'ordine degli avvocati di Cremona che ha parlato di processo minorile e di giustizia ripartiva, sottolineandone la maggiore possibilità di recupero che  questi tipi di giudizio concedono al minore.

Numerosi gli articoli stampa pubblicati a seguito della diffusione dei risultato della ricerca.


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