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I bisogni socio-sanitari della popolazione

dove stiamo andando?

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  • Club: Torino
  • Autore: Agnese Vercellotti
  • Ultima modifica: Febbraio 2023
  • Torino

Questo il tema della conversazione con cui la Prof.ssa Maria Pia Schieroni, Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa, Primario Emerito dell'Azienda Ospedaliero- Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e nostra socia, ha illustrato la situazione attuale del Servizio Sanitario Nazionale alla luce della propria decennale esperienza in ambito ospedaliero a livello dirigenziale. Sono emerse luci e ombre di una situazione che, già problematica, dopo la pandemia da Covid si è fatta più via via più difficile per una riforma non realizzata pienamente a causa della sottrazione di risorse, blocco delle assunzioni, mancata sostituzione dei pensionamenti; assenza di presidi sanitari sul territorio in presenza di una popolazione sempre più anziana. 

La Prof. Schieroni si è avvalsa della proiezione di slide che hanno molto facilitato la comprensione dell'argomento che si presentava complesso per la necessaria citazione di date e cifre.

Come si evince dalle slide allegate, l'esposizione è iniziata con la storia del Servizio Sanitario Nazionale italiano (SSN) quale "patrimonio di civiltà" in quanto "garantisce a tutti uguale ed ottimale trattamento sanitario" e che, nonostante problemi e difficoltà ottiene risultati superiori alla media europea (ad esempio nella sopravvivenza ai tumori) e permette l'invecchiamento della popolazione la cui vita media, ad oggi superiore a 83 anni, richiede prestazioni socio sanitarie specifiche.

Infatti, benché le risorse destinate alla Sanità in Italia (25%) siano decisamente inferiori  a quelle di Francia (+45%) e Germania (+85%), esiste il "paradosso italiano" : grandi risultati in termini di efficienza dovuti soprattutto alla competenza e alla dedizione dei Professionisti della Sanità.

La programmazione in ottica di efficienza ha portato alla revisione della Rete Sanitaria che prevedeva la riduzione dei posti letto ospedalieri per pazienti acuti da trasformare in posti letto per post-acuti e presidi per riabilitazione sul territorio. 

La Rete della "continuità assistenziale" Ospedale- Territorio in realtà non si è mai concretizzata pienamente; l' "aziendalizzazione della sanità" con obiettivi di "produttività", (ma  il bilancio in sanità  non può essere attivo e anche fronte di stanziamenti notevoli, i costi sono altissimi) ha portato alla riduzione del n° delle giornate di ricovero  con il problema delle dimissioni ospedaliere di pazienti che non trovano sbocco nei previsti presidi territoriali.

Su questa situazione già di per sé  problematica si è abbattuta la tempesta Covid che ha travolto le strutture ospedaliere e il personale sanitario (molti decessi tra i Medici e gli Infermieri) e portato alla sospensione di visite, ricoveri e interventi che, cessata l'emergenza, ha creato liste d'attesa abnormi e mancate terapie in concomitanza con la crisi economica che ha costretto molti cittadini a rinunciare alle cure ritenute non indispensabili (es. odontoiatriche)

Benché si cerchi di ovviare alle liste d'attesa per gli interventi programmati con il ricorso a convenzioni con centri privati, resta il grave problema della carenza di personale sanitario ospedaliero.

 È evidente che la crisi della sanità in Italia sia dovuta alla stretta finanziaria con conseguenza mancanza di risorse (strumenti obsoleti, edilizia carente, stipendi più bassi d'Europa) e che la carenza di personale sia dovuta a una cattiva programmazione medica, specialistica e al blocco dei concorsi e delle assunzioni.

Tutto ciò porta alla "desertificazione sanitaria" con mancanze e vuoti di organici ai quali si cerca di ovviare con personale delle Cooperative, medici "gettonisti" e portando l'età della pensione a 72 anni.

Questi sono i risultati delle politiche perseguite negli ultimi 30 anni. 

L'auspicio è che si torni a programmare e a destinare risorse economiche secondo le vere necessità delle persone per continuare tutelarne la salute assicurando i servizi a cui tutti hanno diritto, come vuole la nostra Costituzione.

Per una più completa informazione si rimanda alla visione delle slide allegate.

Allegato Curriculum Prof. M. Pia Schieroni


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